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Da Firenze a Palermo

Nuove indagini e confessioni sulle stragi del '93 e sulla presunta trattativa tra Cosa nostra e Stato

13 novembre 2009

Altri esecutori materiali delle stragi di mafia del 1993, oltre a quelli già condannati nel processo di Corte d'assise celebrato a Firenze nel 1998, potrebbero essere individuati dai magistrati della procura della Repubblica di Firenze.
In particolare, gli inquirenti fiorentini, forse anche grazie alla spinta data alle indagini dalle recenti dichiarazioni del collaboratore Gaspare Spatuzza, potrebbero essere nella condizione di individuare un altro esecutore materiale della strage dei Georgofili del 27 maggio 1993 rispetto a quelli già condannati. "C'è la concreta speranza di individuare un ulteriore esecutore materiale della strage dei Georgofili", ha detto nei giorni scorsi il procuratore capo di Firenze Giuseppe Quattrocchi, senza fare alcun cenno all'identità di questo nuovo membro dell'organizzazione che avrebbe partecipato alla preparazione e all'attuazione dell'attentato.
Gli inquirenti fiorentini non escludono che lo stesso esecutore possa aver agito anche in altre stragi, oltre a quella dei Georgofili: in particolare, viene ipotizzato che possa aver partecipato anche a quella di via Palestro a Milano.
Quattrocchi ha infine fatto sapere che "ai colleghi di Palermo abbiamo trasmesso una serie di atti relativi a nostre attività di indagine nell'ipotesi che possano loro servire a verificare collegamenti tra esponenti di Cosa nostra e Marcello Dell'Utri, già indagato per concorso esterno in associazione mafiosa". Il procuratore ha aggiunto di "sperare che il materiale inviato dalla procura di Firenze in Sicilia sia utile ai magistrati palermitani per le loro inchieste".

E tra gli atti che la Procura di Firenze ha inviato ai colleghi della Dda di Palermo ci sarebbero i verbali di interrogatorio di un collaboratore di giustizia palermitano che confermerebbe quanto raccontato ai pm dal pentito Spatuzza circa l'incontro avuto con il capomafia Giuseppe Graviano, nel gennaio del '94, in un bar di via Veneto, a Roma. Il pentito, già sentito dal pm di Firenze Gabriele Chelazzi, che indagò sulla strage dei Georgofili, è stato nuovamente interrogato dalla dda toscana proprio a riscontro delle dichiarazioni di Spatuzza. Il collaboratore, che nell'occasione avrebbe fatto da autista all'ex capomandamento di Brancaccio, ha confermato l'incontro a cui, però, non avrebbe preso parte. Durante il colloquio con Graviano, Spatuzza avrebbe appreso che la mafia aveva trovato nel senatore del Pdl Marcello dell'Utri e in Silvio Berlusconi i nuovi referenti politici. "Graviano - racconta Spatuzza - era molto felice, disse che avevamo ottenuto tutto e che queste persone non erano come quei quattro 'crasti' (cornuti, ndr) dei socialisti. La persona grazie alla quale avevamo ottenuto tutto era Berlusconi e c'era di mezzo un nostro compaesano, Dell'Utri".
L'interrogatorio dell'"autista" di Spatuzza, insieme alle dichiarazioni che l'ex capomafia di Brancaccio ha reso ai pm di Firenze, potrebbe essere acquisito agli atti del processo d'appello a Dell'Utri in cui dovrà deporre lo stesso Spatuzza.

[Informazioni tratte da La Siciliaweb.it, Ansa]

- La convinzione del pentito Spatuzza (Guidasicilia.it, 24/10/09)

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13 novembre 2009
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