Da ieri 500 migranti...
A Lampedusa nelle ultime 24 ore si sono susseguiti un'altissimo numero di sbarchi
A poche ore dalla visita di Papa Francesco sono stati 340 i migranti soccorsi durante la notte dalla Guardia costiera e condotti a Lampedusa. Le operazioni sono iniziate nel tardo pomeriggio, quando la sala operativa ha ricevuto da telefoni satellitari, quasi in contemporanea e dalla stessa zona di mare a 50 miglia dalle coste libiche, 4 richieste di aiuto alle quali dopo poco se ne è aggiunta una quinta, localizzata a circa 50 miglia da Malta. La Guardia costiera ha allertato le autorità di questi due Paesi per trarre in salvo, più velocemente possibile, i profughi. Tutti sono stati condotti a Lampedusa.
Di concerto con le autorità libiche, si legge dall’Agi, e in considerazione della distanza dalle coste di Lampedusa, circa 120 miglia, sono stati dirottati in zona 5 mercantili che incrociavano in quelle acque, per una prima assistenza, in attesa dell'arrivo di un pattugliatore della Guardia Costiera e di due motovedette partite da Lampedusa con a bordo 2 medici del CISOM (Corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta). Alle 22.30 circa il pattugliatore ha raggiunto un primo barcone e ha preso a bordo 94 migranti, 63 uomini, 26 donne e 5 minori, due dei quali con ustioni da idrocarburi.
L'unità ha quindi abbordato altri due barconi, con 209 persone, già assistiti dalle navi mercantili. Il quarto barcone, rilevato nelle acque libiche e con a bordo un centinaio di persone, è stato soccorso da una motovedetta libica. Infine, la nave della Marina Militare "Cigala Fulgosi", in collaborazione con le autorità maltesi, ha individuato il quinto natante in difficoltà, e ha imbarcato i 40 immigrati che vi erano a bordo, tra i quali due donne in stato di gravidanza. In mattinata, senza essere avvistati, erano sbarcati direttamente ai Lampedusa 50 migranti.
Nelle ultime 24 ore sono 559 i profughi approdati nell'isola.
Intanto, da alcuni esponenti politici, oltre a quelli leghisti, arrivano interventi sulla visita del Papa a Lampedusa, a dir poco discutibili. Una su tutte la dichiarazione del deputato Pdl Fabrizio Cicchitto: "Ieri il Pontefice ha sviluppato una riflessione di alto profilo su uno dei più grandi drammi del mondo contemporaneo, l'immigrazione", riconosce Cicchitto sottolineando però che "un conto è la predicazione religiosa, altro conto però è la gestione da parte dello Stato di un fenomeno così difficile, complesso e anche insidioso, per di più segnato dall'intervento di gruppi criminali, qual è l'immigrazione irregolare che proprio a Lampedusa ha, per ciò che riguarda l'Italia, uno snodo fondamentale".
"Uno Stato degno di questo nome - sottolinea allora l'esponente Pdl - non può abbassare la guardia perché rischia di diventare soggetto passivo di operazioni assai dure e pesanti nell'assenza più totale di una solidarietà internazionale. Di conseguenza, anche in questa circostanza, va affermata - ribadisce - una ragionevole, non oltranzista, ma seria e reale autonomia dello Stato dalla Chiesa". "In questo quadro - conclude - è auspicabile che il ministro Keynge non operi forzature unilaterali rispetto a posizioni assai diverse sul tema immigrazione: le tematiche riguardanti ius sanguinis e ius soli possono essere superate solo attraverso mediazioni assai impegnative che richiedono un lavoro politico attento e serio".
[Informazioni tratte da ANSA, AGI, Corriere del Mezzogiorno, Repubblica.it]