Da Monti a... valle?
Dopo un anno tecnico, il professor Mario Monti si presenta e parla in termini politici
"La sfida è tra chi vuole cambiare il Paese e chi, come Vendola o Fassina, è a protezione delle rendite e si oppone al cambiamento". Queste, tra le prime parole di Mario Monti dette a 'Radio Anch'io' all’inizio del nuovo anno. Secondo il premier dimissionario, Vendola e Fassina "vogliono conservare, per nobili motivi, un mondo del lavoro cristallizzato, iper protetto rispetto ad altri Paesi. Io sono perché l'Europa si batta per avere una tutela ancora più avanzata ma perché nei singoli Paesi creiamo le condizioni per maggiori posti di lavoro".
"A Bersani, che mi ha chiesto di dire con chi sto, rispondo che io sto per le rifome che rendono l'Italia competitiva e creano posti di lavoro" ha sottolineato Monti. E poi ha aggiunto: "Ma è difficile ragionare su dove uno sta, in un quotidiano un numero di parlamentari del Pd hanno scritto una lettera aperta per dire 'Il Pd stia con Monti'. Desidero che il mondo politico si schieri sulle idee. Io sono salito in campo non schierandomi contro i singoli partiti ma fortemente per determinate idee". "Io non vedo una ostilità di Bersani - ha poi detto Monti -. Quando mi ha chiesto a che posto starò in Europa, mi permetto di essere molto immodesto: credo in Europa di essere conosciuto per quello che ho fatto come commissario e come capo del governo, credo di avere un posto mio nell'opinione dei colleghi dei leader dei Paesi europei. E' enormemente più importante rispetto a quale famiglia politica sceglierei".
Monti ha inoltre spiegato che "nel movimento che si sta creando ci sono persone che si riconoscono nel Ppe, altri nel movimento liberale e alcuni nel gruppo socialista in Europa".
Il senatore ha poi commentato la proposta di Silvio Berlusconi di istituire una commissione d'inchiesta sui motivi che hanno portato alla nascita del governo tecnico. "La trovo una idea interessante, stravangante, tardiva. Ben venga".
Il premier dimissionario ha criticato quindi anche il centrodestra e il suo leader. "Berlusconi ha usato contro di me armi improprie, come i valori della famiglia. La cosa si commenta da se". "In altri momenti, forse allora ero un leaderone, mi ha offerto di prendere la guida del fronte dei moderati - ha aggiunto -. Poi ha detto che il governo ha fatto solo disastri, poi che ha fatto tutto il possibile. Spero che gli elettori siamo meno confusi di me". "Considero i valori etici fondamentalissimi. Detesto i partiti politici che usano qualche volta in modo goffo i valori etici, spesso da loro disattesi, nella realta' quotidiana come arma o accetta contro i rivali. Penso ad alcuni esponenti del Pdl".
Guardando al futuro, Monti ha detto che la prossima legislatura "dovrà essere costituente e per questo occorre una larga maggioranza, più ampia di quella che servirà per governare". "Spero che la prossima legislatura faccia capire agli italiani che hanno interessi comuni e devono battersi perché il nostro Paese non è piu una Cenerentola".
Se la lista del Professore vincerà alle prossime elezioni, Monti annuncia che la prima cosa che farà sarà "la riduzione del numero dei parlamentari, la semplificazione del processo elettorale e un intervento radicale sull'organizzazione territoriale dello Stato". Il premier uscente ha anche ribadito l'impegno per il taglio delle tasse: "Bisogna ridurre la tassazione che grava sul lavoro, sia per i lavoratori che per le imprese, e ridurre la spesa". Monti ha spiegato che "gli italiani hanno bisogno di alleggerimenti per la situazione delle famiglie numerose, di un sistema sanitario che funzioni ancora meglio e a costi minori, di un sistema fiscale che consenta una ridistribuzione del reddito dai più ricchi ai più poveri e che funzioni, non a caso la lotta all'evasione è stato un obiettivo fondamentale del nostro 2012".
Monti ha quindi parlato della "casta": "Ora occorre togliere certi privilegi alla cosiddetta casta", ma "i partiti della strana maggioranza hanno guardato alla propria tutela e alla propria protezione". Per il premier "c'e' ancora molto da fare".
Parlando poi delle selezione dei candidati per la sua lista, il Professore ha spiegato che "Bondi farà un secondo controllo. Il primo è quello della adeguatezza dei profili dei canidati al disegno che scommette su un'Italia nuova. Ci possono essere persone perfettamente in regola penalmente e giuridicamente che non rispondono a questo requisito". "Poi, con l'aiuto di Bondi, valuteremo il pieno rispetto dei criteri sulla candidabilità, introdotti per legge, e di altri più rigorosi in quella materia. Ma prima ci sarà il vaglio dell'adeguatezza delle personalità e della storia personale e professionale". [Adnkronos/Ign]
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