Dagli assessorati alle Procure
Quanto "puzzano" le discariche siciliane? Crocetta: "Troppi impianti privati, si rischia deriva camorrista"
Dagli assessorati alle Procure. Gli accertamenti su 'stato di salute' e autorizzazioni nelle discariche siciliane avviate dalla Regione diventano fascicoli sui tavoli della magistratura. A dare il via è stato l'assessore all'Energia, Nicolò Marino, che ha dato documenti ai procuratori di Palermo, Francesco Messineo, e di Catania, Giovanni Salvi, che hanno, rispettivamente, delegato le inchieste agli aggiunti Leonardo Agueci e Amedeo Bertone.
Anche l'assessorato al Territorio ha denunciato un presunto giro di tangenti, all'interno dei propri uffici, riguardanti la discarica di Gela.
Per il governatore Rosario Crocetta, occorre intervenire urgentemente per evitare "il rischio di riprodurre il modello napoletano, che ha portato le discariche nella mani della camorra". "Non possiamo dipendere da quelle private anche in termini di spese di trasporto, di consumi di benzina, di noleggio dei mezzi", è l'allarme lanciato dal presidente della Regione che conferma "l'esigenza di predisporre una direttiva antimafia". "Con la scusa dell'efficienza nella raccolta dei rifiuti - ha osservato - negli anni si sono autorizzate troppe discariche private e nessuna discarica pubblica. Questa situazione vige in mezza Sicilia e ha generato sprechi e fallimenti". "L'assessore Marino - ha rivelato ancora il presidente - ha scoperto che un funzionario avrebbe richiesto un parere legale bloccando un'autorizzazione non corretta sulla discarica di Motta Sant'Anastasia, c'è una documentazione molto dettagliata sulla denuncia".
Proprio in riferimento ai risultati dei lavori di verifica dell’iter istruttorio e autorizzativo delle discariche nel territorio del Comune di Motta Sant’Anastasia, la società Oikos S.p.A. intende fornire alcuni chiarimenti "pur non avendo alla stato piena contezza dei rilievi mossi".
"Nel formulare le domande di autorizzazione - hanno precisato i vertici dell’azienda - la Oikos si è sempre attenuta alle disposizioni di legge in una materia notoriamente in continua evoluzione, avendo, come punto di riferimento e obiettivo principale la salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica. Ogni qual volta è stato richiesto - hanno aggiunto - si è conformata alle disposizioni impartite dalle Autorità istituzionalmente preposte al settore, cercando di offrire strutture e servizi rispondenti alle migliori tecnologie disponibili, in un rapporto di assoluta correttezza e spirito di collaborazione con le medesime Autorità. Pertanto - hanno infine concluso i rappresentanti - la società affronterà le attuali problematiche in coerenza con tali principi, ricorrendo, solo ove necessario, alla giurisdizione amministrativa in caso di divergenze con gli Enti preposti".
Inoltre l’Oikos ha voluto sottolineare "l’apprezzamento per l’impegno manifestato da questa Amministrazione regionale a mettere ordine e disciplina in un settore così delicato e nel quale non è escluso che si siano verificate disfunzioni o incongruenze nell’intero territorio siciliano". Dal proprio canto la società "farà tutto il possibile perché, ove vi siano criticità, a queste si ponga rimedio in un quadro di assoluto rispetto dell’ambiente e garantendo la doverosa trasparenza e informazione".
Sulla vicenda della discarica di Motta Sant'Anastasia ha da tempo acceso un 'faro' anche l'Antimafia regionale. "Le autorizzazioni e la gestione delle discariche in Sicilia - ha ricordato il presidente Nello Musumeci - sono già da mesi al centro dell'esame della Commissione. Gli atti sono secretati, ma posso però dire che c'è tanto da lavorare su questa materia: andremo avanti senza riguardi per nessuno".
Il vicepresidente dell'Antimafia, Fabrizio Ferrandelli (Pd), sente "puzza di bruciato" e chiede di "accendere i riflettori e capire cosa sta accadendo in un settore che garantisce affari a nove zeri".
Il capogruppo di Fi Marco Falcone e il vice Vincenzo Figuccia parlano di "inquietanti interrogativi" e per questo ritengono "opportuno che gli assessori Marino e Lo Bello vengano a riferire in Aula" e facciano sapere "se siano stati rilevati comportamenti illeciti e quali siano i provvedimenti adottati".
L'assessore regionale all'Energia, Nicolò Marino, sulla gestione delle discariche in Sicilia ha affermato: "Occorre effettuare un cambiamento radicale nel dipartimento Territorio e ambiente e non inutili rotazioni. Da quando il mio assessorato è competente per il rilascio delle Autorizzazioni integrate ambientali abbiamo soltanto incontrato ostacoli da parte di quel dipartimento, superati grazie all'impegno del dottor Marco Lupo".
[Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it, LiveSicilia.it, GdS.it]
- Gravi criticità nella discariche Oikos (Guidasicilia.it, 12/03/14)