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Dai dati del Telefono Blu Consumatori: ogni famiglia italiana per il pranzo di Pasqua spenderà circa 132 €

20 marzo 2008

Quest'anno per gli italiani, su colombe, uova e prodotti tipici pasquali ci sarà un incremento non superiore del 2%. E' quanto sostiene l'osservatorio dei consumi di Telefono Blu Consumatori, che ammonisce a non dare cifre e prezzi in aumento per non provocare altra inflazione.
Per il pranzo pasquale ogni famiglia spenderà circa 132 euro (stabile rispetto lo scorso anno anche perché le promozioni e le vendite fra mercati e ipermercati consentono di scegliere prodotti a costo più contenuto), mentre oltre 66 milioni saranno spesi complessivamente per i pranzi al ristorante. Per uova e colombe saranno spesi 350 milioni (+3%), per altre leccornie, feste, sagre e per i regali in famiglia, nei giorni di Pasqua e Pasquetta saranno invece spesi circa 900 milioni.
Aggiungendo poi gli 1,4 miliardi che verranno spesi per viaggi, si stima che, complessivamente saranno spesi 4,0 miliardi di euro (500 milioni in meno del 2007).

In Italia sono oltre 30 mila le piccole e medie imprese che producono golosità e manufatti per le festività pasquali. La gamma dei prodotti realizzati è ampia, a partire dai manufatti d'arte sacra legati alla liturgia della Settimana Santa, all'alimentazione, impieghi che danno vita ad un giro d'affari complessivo di oltre 200 milioni di euro. Le centinaia di manifestazioni di culto popolare che animano in questi giorni lo Stivale, muovono da sole poco più di 32 milioni di euro.
Per quanto rigurada il ''fronte alimentare pasquale'', protagonisti non sono solo uova e colombe, ma anche dolci artigiani tipici regionali la cui produzione è aumentata negli ultimi 3 anni del 4%, producendo un fatturato intorno ai 30 milioni di euro. Questo ambito particolare vede la Sardegna e la Puglia in testa nella produzione e nel consumo, seguite da Sicilia ed Emilia Romagna.

Sempre secondo l'osservatorio dei consumi di Telefono Blu Consumatori, nelle case degli italiani avremo circa 42 milioni di uova di pasqua il 70% (60mila quintali prodotti) acquistate direttamente il 30% regalate. Meno le colombe (2 su 3 tradizionali), 34 milioni (70mila quintali), e anche qui l'80% circa saranno acquistate direttamente e il 20% regalate. Complessivamente saranno venduti e comprati 33 mila tonnellate di dolci pasquali lievitati. Tante le leccornie a base di cioccolato: in Italia il consumo di uova di cioccolato negli ultimi cinque anni è aumentato oltre il 20%.
Alto anche il consumo di uova ''vere'': solo lo scorso anno sono state quasi 51 milioni le uova (di gallina ecc.) consumate, pari a circa 9000 tonnellate, consumo che lievata nel periodo pasquale. Quest'anno invece si stima che le uova consumate dagli italiani, direttamente o attrevrso dolci, creme e pasta, saranno all'incirca 350 milioni, per un giro d'affari intorno ai 60 mln di euro.
Anche nel resto d'Europa la Pasqua sarà all'insegna dell'uovo: prima nei consumi la Germania con 700 mln di pezzi.

Ma, al di la dei dolciumi e delle uova, cosa mageranno le famiglie italiane: i dati di Telefono Blu riportano che almeno una famiglia su tre a Pasqua mangerà carne d'agnello. Gli italiani solitamente mangiano, all'anno, circa un chilo e mezzo a testa di agnello, pecora o capretto, dal momento che si preferisce la carne bovina, il pollo o il maiale. Nel periodo di Pasqua però, la tendenza si inverte. In questo periodo, infatti, si concentrano gli acquisti di carne ovina, e con l'aumento delle richieste cresce anche il rischio che qualcuno ci marci a danno dei consumatori. Ad esempio spacciando prodotti importati come puro “Made in Italy”. L'import sulla carne ovina, infatti, è imponente: si superano le 50mila tonnellate all'anno per un valore di circa 200 milioni di euro. Attenzione all'etichetta, dunque.

Per denunciare vacanze rovinate e difficili, aumento dei prezzi nel periodo pasquale, Telefono Blu Consumatori ha già attivato il suo centralino nazionale (199.44.33.78), denuncie che si potranno porgere all'attenzione dell'associazione in difesa dei consumatori anche attrevrso i siti internet: www.telefonoblu.it e www.sosconsumatori.it

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20 marzo 2008
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