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Dal Canale di Sicilia grida di aiuto continue. Sembra interminabile il flusso di immigrati che partono dall'Africa

26 luglio 2007

Due motovedette della Capitaneria di porto di Catania dall'alba di oggi sono impegnate nel controllo di un vasto tratto di mare al largo di Capo Passero, nel Siracusano, dove ieri è stato ritrovato il cadavere di un immigrato. Il corpo senza vita era nei pressi di una piccola imbarcazione rovesciata e si teme che a bordo del natante ci fossero altre persone.
Ad individuare l'imbarcazione capovolta (un gozzo di sette metri), segnalato da un motopesca, sono stati mezzi della Guardia costiera. Il corpo della vittima, un giovane di colore dall'apparente età di 20 anni, è stato portato a Portopalo di Capo Passero e subito sono cominciate le ricerche, con mezzi navali e aerei, in un'area concentrica di circa 15 miglia a partire dal luogo del disastro.
Il naufragio sarebbe avvenuto tra l'altro ieri sera e la notte scorsa. E' quanto emerso dall'ispezione medico legale compiuta sul corpo del migrante morto. Durante le operazioni di recupero, vicino al gozzo, i militari della capitaneria di porto hanno trovato delle foto, una trousse da donna, un corano e un'agenda.

Non sono stati invece ritrovati cadaveri sul gommone soccorso - sempre ieri - a 67 miglia a Sud di Lampedusa, dopo l'Sos lanciato con un telefono satellitare. La motovedetta della Guardia Costiera subito accorsa, ha raccolto 42 clandestini, visibilmente provati dalla traversata. L'imbarcazione era in difficoltà e rischiava di affondare, a causa del mare Forza 4. Erano stati gli stessi immigrati a sostenere telefonicamente di avere a bordo cinque cadaveri e alcuni bambini che stavano male, per sollecitare i soccorsi.

Tra i clandestini in viaggio per il Mediterraneo anche la traumatica vicenda di una donna che ha partorito in mare tre giorni fa, su uno dei tanti barconi impegnati nei viaggi della speranza in Sicilia. Protagonista di questa natività dell'immigrazione clandestina è una giovane somala, che si trova adesso ricoverata con il suo bambino nell'ospedale St. Lukès di Malta. Mamma e figlio stanno bene.
La donna è stata soccorsa nel Canale di Sicilia, insieme con altri 25 migranti, dalla motovedetta spagnola Rio Cervantes, impegnata nei pattugliamenti congiunti nel Mediterraneo nell'ambito della missione Frontex. Per motivi logistici è stato deciso il trasferimento immediato della puerpera e del neonato nell'ospedale più vicino, che era appunto quello della capitale maltese La Valletta.
Gli altri extracomunitari, tra cui il marito della donna, sono stati invece accompagnata in una caserma delle Forze Armate. Secondo quanto hanno raccontato sarebbero rimasti in mare per una settimana prima di essere soccorsi.

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26 luglio 2007
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