Dal Maestro di Porcata, Roberto Calderoli, arriva un'altra ''brillante'', ''gradevole'' idea: il ''Maiale-day''
Complimentoni Calderoli! Sei sempre il più gradevole (insieme al tuo amico Borghezio, attenzione), spiritoso, intelligente rappresentante della politica italiana! Di te non c'è da buttare proprio niente, sei proprio come il porco.
Ci permettiamo di cominciare così l'articolo perché sappiamo di poter contare sul grande senso dell'umorismo dell'on. Leghista Roberto Calderoli, un uomo di spessore notevole (è vice presidente del Senato e coordinatore delle segreterie nazionali della Lega, ed è stato anche un ministro della Repubblica) ma che non ha mai dimenticato quanto è importante la spiritosaggine. Prova ne è l'ultima sua irresistibile trovata, quella del Maiale-day, per rendere ''omaggio'' ai musulmani che proprio ieri sono entrati nel mese di Ramadan. Ma che mattacchione! Ma che gusto raffinato della comicità!
''Metto personalmente fin da subito a disposizione del comitato contro la moschea sia me stesso che il mio maiale per una passeggiata sul terreno dove si vorrebbe costruire la moschea''. Così si è espresso ieri Calderoli, per manifestare il proprio dissenso alla realizzazione di una nuova moschea che deve sorgere a Bologna. Una proposta che ricalca una sua omologa azione fatta in passato a Lodi ''dove - ricorda Calderoli - la fatidica moschea non è mai stata realizzata in quanto il terreno, dopo la passeggiata del mio maiale fu considerato infetto e pertanto non più utilizzabile''. Ah ah ah, uno sketch così riuscito che il senatore della Lega vuole, dunque, riproporre. ''Visto che dalle nostre parti c'è ne piena l'aria potremo organizzare in futuro il Maiale-day ovvero concorsi e mostre per i maiali da passeggiata più belli da tenersi nei luoghi dove chiunque pensi di edificare non un centro di culto ma il potenziale centro di raccolta di una cellula terroristica''.
Ecco, adesso noi finiamo di scherzare ed esprimiamo - permettetecelo - la nostra indignazione nei confronti dell'ennesima uscita di chi, ministro delle Riforme del governo Berlusconi, ebbe a dimettersi perché durante una trasmissione televisiva sfoggiò una maglietta con una vignetta su Maometto, episodio che fece esplodere la protesta davanti al consolato italiano a Bengasi, in Libia, con 11 morti e 25 feriti. La nostra contrarietà nei confronti di Calderoli parte sempre dallo stesso tempo: finché è un comico a gridare in piazza vaffanculo nei confronti delle istituzioni (per altro per motivi ben condivisibili) siamo d'accordo, ma quando è un politico del Parlamento, e quindi si voglia o meno, rappresentante dell'intero Paese, a dare uno spettacolo penoso e a lanciare messaggio di assurda intolleranza, ebbene questo non può e non deve essere accettato.
All'offensiva sortita di Calderoli ha risposto il portavoce dell'Ucoii (Unione delle comunità islamiche in Italia), Issedin Elzir, che ha accusato il senatore di incitare all'odio religioso e di non conoscere l'Islam, perché ''il maiale i musulmani non lo mangiano, proprio come gli ebrei, ma se l'animale passeggia su un terreno non fa nessuna differenza''.
Il ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero ha chiesto scusa alla comunità islamica italiana: ''Capisco che Calderoli sia più esperto di maiali che di Islam, ma un po' di rispetto per i convincimenti religiosi altrui non guasterebbe. Colgo l'occasione per scusarmi, anche a nome di tutti gli italiani che si ritengono civili, con i musulmani residenti in Italia che cominciano il mese del digiuno. Invierò subito una lettera a Prodi affinché si discuta in tempi brevi la legge sulla libertà religiosa, mi sembra la migliore risposta alle parole di Calderoli''.
Distante dalle posizioni di Calderoli anche il senatore dell'Udc Rocco Buttiglione, contestato però da alcuni politici del suo stesso schieramento. Buttiglione ha detto: ''Come pretendiamo rispetto per i cristiani nei paesi islamici, così dobbiamo rispettare la religione musulmana a casa nostra''. Il senatore ha concluso con una promessa: ''Difenderò sempre le religioni da chiunque le offenda''.
Il porcaro Calderoli ha però trovato la solidarietà di Francesco Storace, leader del movimento 'La destra', e che fu collega di Calderoli nello stesso governo ricoprendo la carica di ministro della Sanità. Storace ha annunciato che parteciperà alla manifestazione che si terrà sabato, a Bologna, proprio per opporsi alla costruzione della nuova moschea: ''Servirà anche per sollecitare norme legislative che condizionano la costruzione delle moschee al placet del Viminale e che obblighino gli imam a predicare in italiano''.
La questione moschea a Bologna - La costruzione di una nuova moschea a Bologna già da tempo è oggetto di discussioni. Questa dovrebbe essere realizzata su un vasto terreno (52.000 mq, di cui 6.000 edificabili) che l'amministrazione comunale ha concesso alla comunità islamica in cambio della sede che ospita adesso i riti dei musulmani. Le polemiche sulla sua costruzione, investono diversi settori: dalle forze politiche di destra contrarie al progetto, ai movimenti religiosi fino agli esponenti della stessa Curia, che in più occasioni hanno spiegato perché la nuova costruzione è, a loro avviso, inopportuna.
All'interno della giunta comunale bolognese si era prospettata una moratoria di 2 anni in attesa di chiarire tutti gli aspetti del progetto emersi in questi mesi, ma il sindaco Cofferati ha 'bocciato' l'idea affermando che si va avanti sulla strada già avviata. Oggi emerge la possibile presenza di una servitù militare sul terreno che dovrebbe ospitare la costruzione della moschea (un oleodotto della Nato che rifornisce le basi del nord d'Italia), quindi in caso di costruzione di un edificio di culto, sarebbe necessaria l'autorizzazione dell'Aeronautica, che gestisce la rete di gasdotti. La questione sembra ancora tutta aperta.