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Dal ministero della Pubblica Istruzione un decreto per congelare i prezzi dei testi per le scuole elementari e le medie

09 giugno 2006

Per migliorare la Scuola italiana c'è ne vuole, ma da qualche parte bisogna pure cominciare. Dal ministero della Pubblica Istruzione il primo piccolo passo si muove a favore delle famiglie, con un provvedimento che blocca il salasso annuale per comprare i testi scolastici per i propri figli.
Quindi stop al caro libri, per quelli degli studenti delle scuole medie e delle elementari, mentre bisognerà aspettare ancora una decisione analoga per i licei.
Il decreto - firmato martedì scorso, dopo un accordo con gli editori, dal ministro Giuseppe Fioroni - blocca i prezzi dei testi scolastici per le scuole elementari e medie; inoltre mantiene costante il tetto massimo di spesa per i docenti che devono decidere quali libri adottare. Un provvedimento positivo anche per le casse dei comuni, che coprono le spese dei testi per le scuole elementari.

Dal ministero hanno spiegato che questa è ''una decisione necessaria per alleviare la sofferenza economica delle famiglie, per le quali l'inizio dell'anno scolastico comporta una spesa non indifferente''.
Per fare dei numeri, la spesa prevista è di 500 euro per uno studente di prima media, con un aumento di prezzi che, nel 2005, ha superato il 10% per alcune categorie di studenti.
''Quando i dati Istat - ha detto Tiziana Ragni, del ministero della Pubblica Istruzione - ci parlano di famiglie che riducono i consumi per pagare cure mediche o addirittura i libri scolastici dei figli, diventa necessario intervenire punto per punto per non gravare ulteriormente sulla crisi che si sta vivendo''.
Ma, come dicevamo in apertura, questo decreto è solo un piccolo primo passo. Per questi giorni il ministro Fioroni ha fissato una serie di incontri con gli editori per affrontare tutti i problemi relativi all'editoria scolastica, in primo luogo un analogo provvedimento di blocco dei prezzi per i licei (che nel caso di un primo anno al classico arriva a 700 euro). ''Speriamo - hanno detto dal ministero - di arrivare a un accordo anche per i licei prima dell'inizio della scuola''.

Questa prima iniziativa del ministero della Pubblica Istruzione è stata giudicata ''positiva'' dal Codacons, che però ha sottolineato che ''non si tratta di una novità''. ''Anche in passato - ha spiegato in una nota Carlo Rienzi, presidente dell'associazione - ministri ed editori avevano raggiunto accordi in tal senso. Nella realtà però le cose vanno diversamente. Ogni anno infatti le case editrici diffondono libri di nuova edizione, oppure testi modificati solo nel titolo, nel numero delle pagine, nella grafica o nelle figure, e con questa scusa aumentano i prezzi. Ci auguriamo che questa volta il ministro della Pubblica Istruzione, a differenza dei suoi predecessori, non si faccia prendere in giro''. E conclude: ''Noi vigileremo e denunceremo qualsiasi surrettizio aumento dei prezzi. Riteniamo che il ministero debba incentivare più controlli nel settore e meno tavoli''.

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09 giugno 2006
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