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Dal ''sono matti questi magistrati'' all'eroismo di Vittorio Mangano... Quando le dichiarazioni lasciano a bocca aperta

09 aprile 2008

Come vuole la legge sulla par condicio tutti i principali partiti e/o movimenti politici devono avere la garanzia di poter disporre, durante il periodo della campagna elettorale, della medesima attenzione da parte degli organi di informazione. Sia nel bene che nel male, aggiungiamo noi. Dunque, in un periodo come quello che stiamo vivendo, se uno critica personaggi di una parte avrebbe l'obbligo di farlo anche con quelli della parte opposta. Sì, avrebbe, avete letto bene, abbiamo utilizzato il condizionale per un semplice motivo, ossia: se a sparare strafalcioni degni di nota sono soltanto alcuni personaggi di una parte, viene difficile pareggiare i conti, a meno che non si decida di inventarne qualcuno altrettanto clamoroso da mettere in bocca a qualcuno dell'altra sponda. Capiamo tutti che ciò non si può fare, e allora, andando contro, nostro malgrado, quanto affermato dalla legge sulla par condicio, non possiamo fare altro che riportare quanto detto da due dei più importanti personaggi di uno dei partiti più grossi della politica italiana e tirare le nostre somme, invitando tutti a tirare le proprie.

I due personaggi di cui si accennava prima fanno parte del Popolo della Libertà e sono il capo del partito, nonché candidato premier Cavalier Silvio Berlusconi, e il senatore uscente Marcello Dell'Utri, inventore di Forza Italia, partito che cambiò (??) il volto della politica italiana,  noto collezionista di libri antichi nonché instancabile animatore di circoli culturali.
Ebbene, che negli ultimi giorni si sarebbe alzato il tono della campagna elettorale era scontato. Meno scontato era che Berlusconi tornasse ad attaccare con argomentazioni oramai trite e ritrite. Ma a pochi giorni dal voto certi messaggi (subliminali?) forse possono fare effetto su quanti si ritrovano ad essere ancora indecisi per chi votare. Fatto sta che ad appena quattro giorno dal voto il Cavaliere è tornato ad attaccare l'accerrimo suo nemico di sempre: la magistratura. Infatti, durante un comizio tenuto a Savona, Berlusconi ha così affermato: "Il pubblico accusatore dovrebbe essere sottoposto periodicamente a esami che ne attestino la sanità mentale". Berlusconi riparte dallo stop alla riforma dell'ordinamento giudiziario firmata dall'allora Guardasigilli Roberto Castelli che prevedeva "test psico-attitudinali" per entrare in magistratura. Test divenuto obbligatorio per legge ma che in verità non è mai stata applicata in verità, perchè cassata prima ancora di entrare in vigore dalle modifiche messe a punto dal governo Prodi. Berlusconi, dunque, ha rilanciato: non solo test, ma un vero esame medico. E non solo all'inizio, ma periodicamente.
Secondo il deputato di An Alfredo Mantovano, ex pubblico ministero, quanto detto dal Cavaliere, non è da bocciare per partito preso: "I piloti e molte altre categorie professionali che hanno la responsabilità della vita delle persone sono sottoposti periodicamente a test di verifica del loro equilibrio fisico e psichico".

Ma passiamo adesso all'altro personaggio, o meglio, alla vera e propria perla che è riuscito a regalare con l'intervista rilasciata a Klaus Davi per KlausCondicio, primo contenitore di approfondimento politico in Rete, in onda su YouTube. Dell'Utri (ricordiamo: condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa e in secondo per tentata estorsione) ha detto la sua sulla lotta alla mafia, sull'allarme della politica, sui pentiti, sull'omosessualità, su Moggi e, dulcis in fundo, sui i libri di storia, a suo parere tutti "da rivedere".
E proprio dal dulcis vogliamo cominciare: "I libri di storia, ancora oggi condizionati dalla retorica della resistenza, saranno revisionati, se dovessimo vincere le elezioni. Questo è un tema del quale ci occuperemo con particolare attenzione". Questo ha dichiarato Dell'Utri aggiungendo: "La Sinistra ha ancora in mano le università e le case editrici. E' anche un luogo comune che la cultura sia a sinistra, ma non tanto poi comune se si considera come stanno le cose. Sono dappertutto e impediscono che ci possano essere delle novità che non arrivino dalla loro parte". Per Dell'Utri inoltre "gli storici di sinistra hanno ignorato l'olocausto dei gay avvenuto durante la seconda guerra mondiale".

Volendo continuare con la tematica sull'omosessualità, Dell'Utri ha detto a Klaus Davi: "Ho tanti amici gay e sono stati tra i migliori che abbia avuto. Sono delle persone di elevato livello e di grande intelligenza". "Non è una lobby quella dei gay, è piuttosto una potenza, poichè sono bravi ed estremamente creativi. Per quanto riguarda le unioni gay - ha proseguito - noi siamo per i diritti individuali, ma certo non possiamo pensare di avallare famiglie dello stesso sesso. Manca la ragione per cui si deve formare la famiglia, ovvero la procreazione".

Dell'Utri poi ha voluto dire la sua anche su Calciopoli... "Moggi è una persona simpaticissima e sono convinto che le presunte manovre che gli vengono attribuite non siano vere. Le accuse sono nate dal suo grande successo. Moggi aveva organizzato bene le cose e così sarebbe stato ancora per molti altri anni. Il successo non è risparmiato né perdonato a nessuno, neanche a Moggi"...
Ma è sull'antimafia, sul pentitismo e su Vittorio Mangano che l'inventore di Forza Italia ha dato il meglio: "L'antimafia è importantissima, ma quando diventa una sorta di brand non è un fatto positivo. Dopotutto, lo aveva già detto Sciascia... quando inventò la categoria dei professionisti dell'antimafia". L'allarme mafia, ha aggiunto, "spesso serve ai partiti per coprire la loro mancanza di contenuti".
Quanto ai pentiti: "Posso dire di conoscere quasi tutti i pentiti di mafia, ma oggi faccio fatica a individuarne uno sano, anche se ce ne saranno". "Non bisogna però scordare - ha aggiunto - quelli che vengono tirati fuori per essere incisivi durante un processo importante, per poi essere dimenticati dallo Stato quando non servono più, a rischio della propria vita".
Infine, la quasi santificazione di Vittorio Mangano, lo stalliere di Arcore condannato nel 2000 all'ergastolo per associazione mafiosa. "Il fattore Vittorio Mangano, condannato in primo grado all'ergastolo - ha affermato Dell'Utri - è morto per causa mia. Era malato di cancro quando è entrato in carcere ed è stato ripetutamente invitato a fare dichiarazioni contro di me e il presidente Berlusconi. Se lo avesse fatto, lo avrebbero scarcerato con lauti premi e si sarebbe salvato. A modo suo è un eroe"...

Beh, come ovvio appena le agenzie hanno rilanciato il ''Dell'Utri-pensiero'' si è scatenato un vero e proprio putiferio. C'è chi ha parlato di denigrazione indegna, chi di discorsi antidemocrati, chi si è espresso descrivendo col termine ''allucinate'' le parole di Dell'Utri.
Come abbiamo detto all'inizio, noi abbiamo riportato quanto rilanciato dalle agenzie e tirato le nostre somme. Adesso, se volete, sta a voi tirare le vostre...

 

 

 

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09 aprile 2008
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