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Dal tabaccaio con la carta d'identità

Stretta anti-tabacco in un disegno di legge bipartisan. No tassativo anche al tabacco nelle scuole

10 marzo 2009

Fumo vietato agli 'under 18', divieto di vendita delle sigarette a chi non ha ancora raggiunto la maggiore età, con l'obbligo per i tabaccai di chiedere un documento d'identità, e no "tassativo" al fumo nelle scuole di ogni ordine e grado.
E' la stretta anti-tabacco prevista da un disegno di legge bipartisan presentato in Commissione Sanità del Senato. Il Ddl presentato da Ignazio Marino, del Pd, ha come cofirmatario Antonio Tomassini (Pdl), presidente della Commissione.

Una volta chiusa la complicata partita sul testamento biologico, unico provvedimento all'esame della Commissione di Palazzo Madama fino alla sua approvazione, comincerà l'iter del Ddl anti-bionde, nuovo passo per prevenire i danni del consumo di tabacco dopo la legge Sirchia che, da gennaio 2005, ha messo al bando il fumo in tutti i locali aperti al pubblico.
Il Disegno di legge bipartisan rilancia adesso la lotta al fumo, con "l'obiettivo - si legge nella relazione introduttiva - di contribuire realmente a disincentivare e prevenire l'abitudine al fumo, soprattutto nei confronti dei giovani, i più suscettibili ed esposti a un vizio che troppo spesso, per ignoranza, viene considerato una 'moda' e che, invece, a lungo andare può portare alla morte".
In Italia - secondo una recente indagine della Commissione sanità del Senato, ricordata nel testo del Ddl - fumano il 32,6% dei ragazzi e il 20,7% delle ragazze tra i 15 e i 24 anni. Inoltre, l'età in cui si comincia ad accendere una sigaretta è sempre più bassa: appena 13 anni, in media, "con un'allarmante precocità nelle adolescenti, sette su 10 iniziano già a 12 anni", sottolineano i senatori. Non solo. Secondo l'Oms, sono 700 milioni i baby 'fumatori passivi' che mettono a rischio la propria salute semplicemente stando vicino ai propri genitori con il vizio. E anche i danni da sigarette altrui sono nel mirino del Ddl.

L'articolo 2 del Ddl è perentorio: "E' vietato ai minori di anni 18 acquistare o consumare in luogo pubblico o aperto al pubblico i prodotti del tabacco". Pena una sanzione amministrativa da 50 a 150 euro. Tabaccai e rivenditori di sigarette che ignorano il divieto, sono puniti con una multa da 250 a 1.000 euro e con la sospensione, per sei mesi, della licenza all'esercizio dell'attività.
Per essere certi che il giovane cliente non abbia meno di 18 anni, i tabaccai hanno l'obbligo di chiedere un documento di identità. Stesso destino per i distributori automatici, che devono essere dotati di un sistema per rilevare l'età degli acquirenti attraverso la lettura di carte a banda magnetica. Altrimenti, vengono disabilitati o, dopo 6 mesi, confiscati.
E ancora, il Ddl prevede "il divieto tassativo di fumare nelle scuole di ogni ordine e grado". Un divieto già presente, ma troppo spesso ignorato. Si prevede poi l'istituzione, al ministero del Welfare, di un "Fondo per la prevenzione e la riduzione dei danni del tabagismo", con il compito di svolgere campagne e programmi di informazione e corsi di aggiornamento per i medici di base e di predisporre agevolazioni per l'acquisto dei sostituti della nicotina per smettere di fumare. Un'altra "novità importante - come si sottolinea nello stesso testo - è rappresentata dall'obbligo per i fabbricanti dei prodotti del tabacco di riportare la tipologia delle sostanze contenute sul foglietto illustrativo all'interno dei pacchetti di sigarette e delle confezioni degli altri prodotti del tabacco, con i possibili effetti causati dal consumo di questa sostanze". [Adnkronos Salute]

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10 marzo 2009
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