Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Dall'Assessorato regionale alla Famiglia un decreto per la realizzazione di asili nido aziendali

La Cisl perplessa sulle nuove norme regionali

15 aprile 2005

Da oggi, venerdì 15 aprile, sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, potrà essere consultato  il decreto dell'assessore regionale alla Famiglia, Raffaele Stancanelli, con i criteri e le modalità di concessione dei contributi regionali per la realizzazione e la gestione degli asili nido aziendali.

All'interno delle aziende private e degli uffici pubblici potranno essere creati degli asili nido per i figli dei dipendenti, grazie al sostegno finanziario dell'Assessorato regionale per la Famiglia e le Politiche sociali.
Da oggi quindi, le aziende pubbliche e private, in forma singola o associata, avranno sessanta giorni di tempo per presentare l'istanza per ottenere il contributo regionale. ''Le risorse disponibili sono, in totale, 13.431.752 euro - dice Stancanelli - Di questi, quasi 9 milioni e mezzo serviranno per finanziare la realizzazione di asili nido e micro asili aziendali. E' un intervento dal fortissimo impatto sociale e che integrerà il livello di assistenza alla prima infanzia da parte delle strutture pubbliche. Spero che il primo nido aziendale ad essere aperto in un ufficio pubblico, sia quello dell'assessorato Famiglia''.
Gli altri 4 milioni di euro verranno, invece, utilizzati per finanziare le spese dei comuni per l'adeguamento e il miglioramento degli asili nido pubblici esistenti.
Gli asili nido potranno ospitare da 25 fino a 60 bambini, mentre i micro asili nido aziendali potranno accoglierne da 6 a 24, di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni, i figli di lavoratori ai quali verranno garantiti locali e professionalità in grado di fornire tutta l'assistenza e i servizi adeguati al tipo di utenza prevista.
Potranno essere realizzati direttamente nelle sedi delle aziende o nelle immediate vicinanze, e, sostanzialmente, andranno ad integrarsi con gli asili comunali già esistenti o, addirittura, a sostituirli laddove non esistono. L'orario minimo di apertura è fissato in 8 ore al giorno, ma con la possibilità di introdurre l'orario flessibile, in sintonia con le esigenze dei genitori - lavoratori.
Possono presentare istanza di contributo le aziende pubbliche e private, anche in forma consorziata indicando un soggetto capofila.

L'apertura di asili nido aziendali deve essere concordata con il comune e non deve sovrapporsi con strutture pubbliche già esistenti e sufficienti.
Possono essere finanziati gli interventi di costruzione o ristrutturazione di locali da destinare a asilo nido o micro asilo, per l'acquisto di attrezzature e dell'arredamento o per la gestione.
Il contributo regionale ammonterà all'80% del costo del progetto e, comunque, fino a un massimo di 240 mila euro per gli asili nido e fino a 140 mila euro per i micro asili; le aziende dovranno coprire il restante 20%. La realizzazione dell'asilo o del micro asilo dovrà avvenire entro 18 mesi dalla concessione del finanziamento. Per la ristrutturazione, l'adeguamento degli asili nido comunali già esistenti o per la creazione di nuovi mini asili nido, potranno presentare istanza i comuni, singoli o associati, anche in sinergia con istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza.

Le perplessità della Cisl
Asili nido, congedi per maternità e paternità, donne sole con figli, partecipazione femminile alla vita politica e del sindacato. Sono i temi che le donne siciliane della Cisl porranno al centro nei prossimi mesi della propria azione.
Punto di snodo della strategia, informa Mimma Calabrò, responsabile regionale del coordinamento, la ''campagna di informazione e sensibilizzazione'' che sarà condotta ''nei luoghi di lavoro e nelle sedi siciliane della Cisl'', sulla questione della ''mancata spesa dei fondi dell'articolo 9 della legge 53 del 2000'' per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
All'incontro tenutosi ieri, giovedì 14 aprile, erano presenti Paolo Mezzio, leader siciliano del sindacato, e Anna Maria Parente, responsabile nazionale del Coordinamento donne Cisl. L'assise in rosa ha espresso apprezzamento per la quota del 30% della rappresentanza negli organismi di base, riservata alle donne nei congressi provinciali e di categoria che si vanno svolgendo nell'isola in vista dell'assise di maggio della Cisl Sicilia.
Sul tema degli asili nido, a cui l'assessore regionale alla Famiglia Stancanelli ha dedicato un decreto, le donne Cisl hanno dichiarato ''perplessità'' per il varo del provvedimento ''in assenza - sostengono - del monitoraggio del fabbisogno del territorio. Esistono solo informazioni frammentarie e disorganiche sull'attuale realtà degli asili nido'', affermano.
Secondo Mezzio, quello di Stancanelli è un ''approccio alla questione verticistico e di tipo paternalistico. Ha ritenuto di adottare il provvedimento senza neppure sentire il punto di vista delle dirette interessate''.
Riguardo ai congedi parentali, la coordinatrice nazionale ha osservato che ben 20 milioni di euro stanziati dalla legge restano in gran parte inutilizzati ''perché le aziende non concordano col sindacato i necessari progetti, mostrando di ignorare le opportunità che la norme offrono''. Ad esempio, in materia di telelavoro, par time e altri istituti che agevolano uomini e donne che si confrontano sul terreno della paternità e maternità. Da qui la campagna di informazione e sensibilizzazione, che le donne Cisl lanceranno a breve. [Umberto Ginestra]

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

15 aprile 2005
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia