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Dall'Etna all'Everest

Per ricordare Angelo D'Arrigo, nel deccennale della sua scomparsa, centinaia di lanterne in volo dalle "sue" montagne

19 marzo 2016

Centinaia di lanterne si leveranno in volo al tramonto del 26 marzo prossimo dall'Etna e da tutte le montagne di Angelo D'Arrigo, dall'Everest all'Aconcagua, per ricordare il recordman di volo libero nel decennale della scomparsa.
Sul vulcano di Catania, nella zona dei Monti Silvestri, organizzata dalla Fondazione Angelo D'Arrigo - con la collaborazione de Parco dell'Etna, dell’Area Metropolitana di Catania, del Comune di Nicolosi e della Funivia dell’Etna - si svolgerà una cerimonia in onore dell'Icaro siciliano al quale sarà dedicato un grande monumento in pietra lavica dello scultore Luca Zuppelli.

Saranno presenti i familiari di D'Arrigo, a cominciare dalla moglie Laura Mancuso, autorità e decine di associazioni culturali, sportive e di tutela ambientale che condividono il ricordo e i principi del campione di volo. "Saremo in contatto - ha detto Laura Mancuso - attraverso il web e i social media, con tutti coloro i quali, in ogni parte del mondo, hanno conosciuto e apprezzato Angelo. A ciascuno di loro abbiamo chiesto di far volare una lanterna al tramonto del 26 marzo. Le migliaia e migliaia di luci nel cielo della sera saranno un simbolo di ciò che mio marito ha lasciato a tutti noi: la consapevolezza della necessità di superarsi, di scoprire, di studiare, di essere curiosi del mondo".
L’hashtag #angelodarrigo permetterà inoltre di renderlo un evento condiviso anche sui social, dando a tutti la possibilità di ricordare Angelo.

Nato a Catania nel 1961 e cresciuto a Parigi fino al 1984, dopo anni di agonismo in volo libero e due titoli mondiali con il deltaplano a motore, Angelo D'Arrigo aveva deciso di stabilirsi sulle falde del vulcano attivo più alto d’Europa, l’Etna, fondando un centro di addestramento al volo libero (l’Etna Fly), oggi centro turistico basato sulla pratica di sport estremi: il No Limits Etna Center. Nel frattempo iniziava a dedicarsi ai voli record e, soprattutto, all'emulazione del volo dei rapaci per la ricerca del volo istintivo, avviando un progetto intitolato "Metamorphosis" . Aveva inoltre realizzato e fatto volare la "piuma" progettata da Leonardo da Vinci, lavorato a lungo nella Galleria del Vento e compiuto approfondite ricerche in tutto il mondo sui grandi veleggiatori. Seguendo il volo di aquile alpine, rapaci himalayani, avvoltoi sudamericani e australiani, gru siberiane ha compiuto imprese memorabili, attraversando mari e deserti, sorvolando montagne. E’ stato il primo uomo a percorrere in volo libero, senza ausilio di motore, il Sahara, ad attraversare la Siberia e a sorvolare l’Everest.

Le imprese e gli studi di Angelo D’Arrigo furono purtroppo interrotti nel 2006, a soli 45 anni, quando il piccolo aereo di cui era passeggero precipitò a Comiso. L’incidente colpì tutti coloro i quali, tantissimi, in tutto il mondo si erano entusiasmati ai suoi un tempo impensabili record di volo libero. [Lasiciliaweb.it]

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19 marzo 2016
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