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Dall'Unhcr un appello affinché le ricerche del barcone carico di migranti scomparso lunedì si facciano più intense

24 maggio 2007

Sono state sospese ieri mattina dalle autorità maltesi, le ricerche di un barcone con 57 clandestini a bordo, tra cui donne e bambini, di cui non si hanno più notizie da lunedì scorso.
L'imbarcazione era stata avvistata a 80 miglia dall'isola da un aereo delle Forze Armate maltesi, dopo l'allarme lanciato da alcuni extracomunitari residenti in Italia che avevano ricevuto una richiesta di aiuto con un telefono satellitare da parte di alcuni loro congiunti a bordo del natante.
Alla notizia della sospensione delle ricerche, Laura Boldrini, portavoce dell'ufficio dell'Onu per i rifugiati (Unhcr), ha lanciato un appello affinché le ricerche proseguano e si intensifichino.

Tutto, purtroppo, fa pensare all'ennesima tragedia dell'immigrazione nel Mediterraneo.
Eppure lunedì mattina, alle 9,30, i passeggeri avevano visto un aereo maltese volteggiare sulle loro teste e avevano creduto di essere in salvo. In quel momento, uno di loro stava parlando con la sorella, Lepeten, una donna eritrea residente a Bologna. Le ha detto di quel piccolo aereo che da un paio d'ore passava e ripassava. Ha aggiunto che dalla barca avevano già fatto, col telefono satellitare, molte chiamate per chiedere aiuto. E per fortuna l'aiuto era arrivato.
In realtà l'aereo partito da Malta stava svolgendo una ricognizione e non era idoneo a un intervento di salvataggio. Il pilota ha segnato le coordinate, ha scattato foto, ed è tornato alla base. Sulla barca la situazione è diventata sempre più difficile. Entrava acqua. E le telefonate continuavano. Con Bologna, con Bergamo, con l'Inghilterra. Appelli disperati, ma precisi, indicando il numero esatto dei passeggeri: non 53 come dicevamo i maltesi, ma 57. Un errore determinato dal fatto che oltre agli uomini (28) e alle donne (23) c'erano anche sei bambini piccoli, così piccoli che quasi tutti erano sfuggiti al conteggio.
Tra le 14,30 e le 15 di lunedì le comunicazioni tra i passeggeri della barca e i connazionali residenti in Europa si sono interrotte. Verso le 16, l'aereo ricognitore maltese è tornato nella zona e non ha trovato nulla. Poco dopo, quello stesso punto mare (a una ottantina di miglia a sud di Malta) è stato raggiunto, all'ora programmata, le 18 della sera, da una motovedetta.
La barca non c'era più e il mare era molto mosso. Lo era già quando i passeggeri hanno chiesto soccorso.

Inoltre il motore era rotto e lo scafista stava male, vomitava, non era nelle condizioni fisiche per governare la barca che il vento trascinava verso sud. Ma è difficilissimo che abbia raggiunto la terra. Le fotografie scattate dall'aereo mostrano i passeggeri, molto probabilmente nelle ultime ore di vita, che indossano i salvagenti e armeggiano con delle taniche.

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24 maggio 2007
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