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Dalla rilevazione annuale dell'Istat: gli stranieri residenti in Italia hanno raggiunto quota tre milioni.

03 ottobre 2007

Continuano a crescere gli immigrati stranieri nel nostro Paese. Dalla rilevazione annuale dell'Istat sulla presenza degli stranieri in Italia risulta che al primo gennaio 2007 gli stranieri residenti in Italia erano poco meno di tre milioni (2.938.922 - 1.473.073 maschi e 1.465.849 femmine) con un aumento del 10,1 per cento (268.408 unità) rispetto all'anno precedente. L'incremento relativo del 2006 è leggermente inferiore a quello registrato nell'anno precedente.
Va ricordato, chiarisce l'Istituto di statistica, che nel periodo 2002-2004 il forte aumento dei residenti stranieri era stato determinato in larga misura dall'ultimo provvedimento di regolarizzazione, grazie a esso, infatti, numerosi immigrati già presenti in Italia avevano potuto regolarizzare la propria posizione e iscriversi successivamente in anagrafe.

La crescita è dovuta all'aumento dei nati di cittadinanza straniera (figli di genitori residenti in Italia, entrambi stranieri).
Nel complesso l'aumento della popolazione straniera contribuisce alla crescita della popolazione residente in Italia, che nel corso del 2006 è passata da 58.751.711 a 59.131.287 unità. L'incidenza percentuale degli stranieri sulla popolazione complessiva, che all'inizio dell'anno 2006 era del 4,5%, raggiunge così alla fine dello stesso anno quota 5%. Si tratta di valori che collocano l'Italia tra i Paesi europei con una presenza straniera relativamente contenuta rispetto alla popolazione complessiva: al primo gennaio 2006 in Germania i residenti di cittadinanza straniera erano l'8,8%; in Spagna e nel Regno Unito rispettivamente il 6,2% e il 5,2% del totale dei residenti. In Francia, già al Censimento del 1999, la quota degli stranieri era pari al 5,9% della popolazione complessiva.

E' il lavoro la causa prevalente (1.463.058 permessi) della presenza di stranieri in Italia soprattutto tra gli uomini (circa il 78%), mentre per le donne la quota scende al 44%. Negli ultimi anni è cresciuto il numero dei permessi per motivi familiari (763.744). Al 1° gennaio 2007 le due tipologie di permessi, lavoro e famiglia, considerate insieme, rappresentano ormai oltre il 90% dei motivi di presenza.
Albanesi, marocchini e rumeni, che a livello nazionale rappresentano le prime tre comunità straniere, sono presenti in modo significativo in quasi tutte le aree del Paese, seppure con intensità maggiore in alcune regioni. Gli albanesi sono maggiormente presenti in Lombardia (circa 76 mila unità, il 20,3% dei circa 376 mila residenti in Italia), Toscana (13,7%), Emilia Romagna (11,8%), Piemonte (9,6%). I marocchini sono maggiormente presenti in Lombardia (circa 84 mila individui, 24,4% dei 343 mila residenti in Italia), Emilia Romagna (15,6%), Piemonte (14,6%) e Veneto (13,6%). I rumeni risiedono prevalentemente nel Lazio (circa 76 mila, 22,2% dei 342 mila rumeni in Italia), in Piemonte (17,4%), Lombardia (16,5%), Veneto (14,1%). Tra gli immigrati di più antica presenza spiccano filippini, senegalesi e tunisini, in circa la metà dei casi in Italia da più di 10 anni.
Tra le cittadinanze straniere in aumento soprattutto gli ucraini, passati nell'arco degli ultimi tre anni da meno di 58.000 unità a 120 mila, e i rumeni. Anche i cittadini dell'Asia orientale continuano a far registrare aumenti consistenti, in particolare i cinesi, cresciuti da 87 mila a 145 mila unità. Mentre sono ultimamente più modesti gli aumenti degli stranieri provenienti dai Paesi africani. Tra i cittadini provenienti dall'America centro-meridionale a crescere sono soprattutto degli ecuadoriani, passati dalle 34.000 unità del 2004 alle 69.000 del 2007.

L'insediamento della popolazione straniera nel nostro Paese è localizzato prevalentemente nelle regioni del Centro-nord; nel Mezzogiorno risiede soltanto l'11,6% della popolazione straniera, la parte restante è suddivisa fra il Nord-ovest (36,3%), il Nord-est (27,3%) e il Centro (24,8%). Un quarto degli stranieri residenti in Italia (il 24,8%) è in Lombardia e, in particolare, nella provincia di Milano dove si concentra il 10,8% del totale degli stranieri residenti in Italia.

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03 ottobre 2007
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