Dalla Somalia, dalla Siria, dall'Eritrea…
Gli sbarchi nell'Isola continuano senza sosta. A centinaia attraversano il Canale di Sicilia...
AGGIORNAMENTO - Altri due gommoni con a bordo complessivamente 210 profughi sono stati soccorsi in nottata nel Canale di Sicilia dal pattugliatore Corsi della guardia costiera, che in questi giorni ha tratto in salvo centinaia di migranti.
Il primo intervento è scattato intorno alle 22.30 di ieri, quando il Pattugliatore ha intercettato a circa 70 miglia da Lampedusa un gommone con a bordo 100 persone che procedeva con difficoltà. Mentre erano in corso le operazioni di trasbordo dei migranti la centrale operativa della guardia costiera di Roma segnalava al comandante una seconda richiesta di soccorso, pervenuta tramite un telefono satellitare, da parte di un gruppo di 110 migranti a bordo di un gommone con motore in avaria circa 35 miglia più a sud rispetto alla zona dove la nave Corsi stava operando.
Al termine della prima operazione di soccorso l'unità della guardia costiera ha fatto rotta verso il punto segnalato, raggiungendo il natante alla deriva intorno alle 2 di notte. Anche in questo caso i migranti sono stati portati a bordo della nave Corsi.
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Sono 116 i profughi, tra cui 17 donne e tre bambini, approdati a Lampedusa ieri all’alba di ieri, dopo essere stati soccorsi mentre si trovavano su un gommone alla deriva nel Canale di Sicilia.
I profughi, molti dei quali di nazionalità somala, erano stati raccolti dalla nave "Corsi" della Guardia costiera, in pattugliamento nel Canale di Sicilia, dopo essere stati intercettati dalla nave "Fenice" della marina militare. Sono stati quindi trasbordati su due motovedette della guardia costiera partite da Lampedusa prima di essere trasferiti sull'isola.
Il giorno prima, ventidue tunisini sono stati bloccati dai carabinieri sulla terraferma a Lampedusa, nei pressi dell'Isola dei Conigli. E' stata ritrovata anche la piccola imbarcazione di cinque metri usata per la traversata. Al centro d'accoglienza di Lampedusa si trovano al momento 347 migranti e al momento, non sono previsti trasferimenti.
Nella mattinata di sabato invece l'arrivo a Portopalo di Capo Passero di altri 98 migranti siriani, tra i quali 25 bambini e 8 donne, recuperati da un pattugliatore del Frontex, l'Agenzia europea per la gestione della cooperazione alle frontiere.
Pozzallo "in balia degli immigrati" - Nei giorni scorsi un immigrato somalo, ospite del centro di prima accoglienza di Pozzallo (RG), è stato picchiato selvaggiamente da due uomini, dopo aver chiesto una sigaretta. Secondo gli inquirenti, sarebbe stata la pressante richiesta da parte del giovane a scatenare la furia dei due uomini. "Le sigarette te le danno al centro di prima accoglienza, vai via" avrebbero detto gli aggressori. L’aggressione è avvenuta nel centro della cittadina marinara.
Secondo alcuni testimoni, il somalo, ubriaco, si sarebbe avvicinato ai due uomini chiedendo una sigaretta. Dopo una prima risposta negativa, l'africano è tornato alla carica, chiedendo nuovamente da fumare ai due uomini. Dalla richiesta si è passati nel giro di pochi secondi alle mani. Botte pesanti al somalo, che girava da solo per le vie di Pozzallo. Solo l'intervento di altre persone avrebbe fermato la mano dei due uomini, che si sono dati alla fuga. I testimoni hanno chiamato i carabinieri e il 118. Giunto sul posto, il personale medico ha ordinato il ricovero urgente dell'uomo al "Maggiore" di Modica.
"Non si può lasciare la città in mano agli immigrati, altrimenti prima o poi accadrà qualcosa di davvero grave. Il pestaggio del giovane somalo è soltanto un episodio, fra tutti quelli che quotidianamente siamo costretti a registrare". E' ancora una volta Luigi Ammatuna, sindaco di Pozzallo, a intervenire sull'emergenza che la città del ragusano continua a vivere. "Il Cpa è da tempo al collasso, si aspettano i trasferimenti e il pestaggio dell'immigrato somalo è la conseguenza ovvia - dichiara il primo cittadino - di ciò che andiamo dicendo da tempo". Per Ammatuna in città mancano forze dell'ordine. E ancora: "Nel centro di Pozzallo si vedono decine di immigrati che popolano la città, ma sono quasi sempre ubriachi, tendono a commettere gesti spesso incivili e poi accadono situazioni come questa del pestaggio. Non si può continuare così, capisco che le forze dell'ordine siano sottopagate ed in gravi difficoltà, ma non vi è nessuna presenza concreta che possa intimorire gli immigrati".
Oggi si terrà un vertice straordinario al Comune, con il prefetto e il questore. Intanto il sindaco Ammatuna annuncia che: "Mi è stato riferito dal deputato nazionale Nino Minardo che a breve verrà a Pozzallo il ministro Angelino Alfano per rendersi conto della situazione insostenibile. Sono davvero contento di questa visita annunciata, è ciò che chiediamo da tempo, abbiamo bisogno della vicinanza delle istituzioni. La città va controllata - conclude il primo cittadino - invece in questo momento è totalmente in mano agli immigrati".
- Profughi in Sicilia. La politica tra indifferenza e improvvisazione di F. Vassallo (Terrelibere.org)
- Vengono da tutte le guerre... (Guidasicilia.it, 20/08/13)