Dalle zanzare della ... Malesia, al super mosquito
Dai rimedi per contrastare le temibili zanzare tigri all'"invezione" della zanzara antimalarica
E' scattato l'allarme zanzare in Sicilia e dalla seconda metà di luglio, complici l'umidità e il rialzo delle temperature, si è verificato un forte aumento della temutissima zanzara Tigre (+ 46%).
E' stato questo il responso del Meteo Zanzare sviluppato da Vape Foundation, l'organizzazione senza fini di lucro che promuove la ricerca scientifica per sostenere la lotta agli insetti nocivi. Il servizio, completamente gratuito e consultabile sul sito www.vapefoundation.org, informa i cittadini sulla presenza delle zanzare con dati aggiornati ogni settimana e per tutta l'estate basterà selezionare la provincia di interesse per scoprire il livello dell'infestazione.
Sviluppato in collaborazione con il Professor Giampiero Maracchi, Direttore dell'Istituto di Biometereologia del CNR di Firenze, e con Claudio Venturelli, esperto di Entomologia Urbana e Sanitaria del Dipartimento di Sanità Pubblica di Cesena, il servizio si basa su un modello matematico che incrocia l'andamento stagionale e climatico con le attività e il ciclo biologico delle diverse specie di zanzara. Il modello usa come campione 1 ettaro di terreno rappresentativo del capoluogo di provincia e ne analizza la concentrazione di zanzara Tigre.
Il Meteo Zanzare è, inoltre, scaricabile gratuitamente come widget sul proprio computer.
Oltre al Meteo Zanzare, Vape Foundation mette a disposizione degli utenti molti altri servizi innovativi per affrontare al meglio l'arrivo della "stagione delle zanzare" e organizzare i weekend e le vacanze in tutta tranquillità:
- la nuova Guida Vivere all'Aria Aperta, che si aggiunge all'ormai nota Guida Estate Senza Punture entrambi scaricabili gratuitamente dal sito.
La Guida è focalizzata sulla vita all'aperto: grazie a questo prezioso vademecum, la Fondazione fornisce una ricca serie di consigli pratici ed efficaci per vivere al meglio l'estate godendo degli enormi benefici del contatto con la natura.
Dopo un'introduzione volta a sottolineare i vantaggi che la vita all'aria aperta procura all'umore, alla salute e al benessere, la Guida ha un consiglio per ogni fascia d'età: si parte dai bambini e dai genitori, ai teens, agli sportivi, agli stressati per arrivare agli over 60. Raccoglie una serie di "must" da seguire per un maggiore benessere (alimentazione, sport, abitudini) e per prevenire le punture di zanzare.
- il Bollettino Zanzare: è uno strumento in grado di fornire ipotesi previsionali e aggiornare gli utenti, attraverso grafici semplici e chiari, sull'intensità dell'infestazione e sul tipo di zanzara presente in ogni regione e offre informazioni sull'andamento delle precipitazioni e della temperatura in Italia e in Europa durante l'estate.
Attraverso le sue attività, Vape Foundation si propone come la più autorevole fonte di informazione sugli insetti per assicurare benessere e qualità della vita ai cittadini.
Fastidiosi ed insistenti "compagni sgraditi" della Bella Stagione, per combatterli "è fondamentale affidarci al buonsenso, eliminando tutti i potenziali focolai di sviluppo larvale nei nostri giardini, non lasciando ristagni d'acqua o intervenendo con prodotti larvicidi sui recipienti che non è possibile chiudere ermeticamente. Con queste buone azioni quotidiane, riusciremo a interrompere il ciclo di sviluppo delle zanzare prima ancora che queste possano diventare la nostra ossessione e rovinare le nostre giornate e serate estive!”, dichiara Claudio Venturelli, membro del Comitato Scientifico di Vape Foundation.
E intanto, sono state create le super-zanzare per sconfiggere la malaria... - Zanzare geneticamente modificate e rese incapaci di trasmettere la malaria all'uomo. E' la strategia per arginare la diffusione di una malattia che colpisce oltre 300 milioni di persone l'anno, uccidendone 800.000, adottata da un gruppo di ricercatori dell'Università di Perugia, dell'Imperial College di Londra e dell'University of Washington a Seattle, autori di uno studio eccezionale pubblicato su 'Nature'. Un passo avanti importante verso lo sviluppo di misure di controllo della malattia nel Sud del mondo.
I ricercatori coordinati dall'italiano Andrea Crisanti, che si 'divide' tra l'Imperial College e l'ateneo perugino, hanno dimostrato come alcune mutazioni genetiche possono essere introdotte ad hoc in grandi popolazioni di zanzare nell'arco di poche generazioni, partendo da un piccolo numero di insetti geneticamente modificati. "In pratica, abbiamo visto che bastano 10-20 individui per trasformarne 1.000 nel giro di 12 generazioni - spiega Crisanti - Non solo, abbiamo dimostrato che basta inserire una modificazione genica mirata per impedire la trasmissione della malattia".
Una vera e propria rivoluzione copernicana, che anziché focalizzarsi nella protezione delle vittime, gli esseri umani, punta a 'disinnescare' il veicolo del contagio. In futuro questa rivoluzione potrebbe consentire di introdurre una modifica genetica in una popolazione di zanzare che perderebbe così la capacità di trasmettere il parassita mortale della malaria, il Plasmodium falciparum, all'uomo. Oggi in Africa, un bambino muore di malaria ogni 45 secondi.
"I meccanismi di eradicazione della malattia che pure hanno funzionato in Paesi come Italia e Francia, nel Sud del mondo non stanno funzionando. Servivano strumenti migliori e, soprattutto dai costi più bassi - spiega lo studioso - per raggiungere l'obiettivo".
I ricercatori hanno allevato le zanzare con un gene fluorescente verde, che fosse riconoscibile negli esperimenti. Poi hanno introdotto un enzima capace di 'tagliare' una sequenza genetica bersaglio: un segmento di Dna che codifica per un enzima capace di disattivare permanentemente il gene fluorescente 'nel mirino'. Infatti dopo il taglio si "attiva il meccanismo di riparazione del Dna, che copia e incolla sulla parte asportata il gene dell'enzima. In questo modo tutta la progenie porterà la modifica", prosegue l'esperto. Insomma, l'elemento particolare del Dna utilizzato nello studio non solo produce l'enzima che inattiva il gene fluorescente verde, ma allo stesso tempo inserisce una copia di se stesso al posto del gene 'spento'.
Gli insetti Ogm sono poi stati inseriti in un gruppo di zanzare normali per vedere cosa accadeva. Di generazione in generazione, la modifica anti-malaria si è trasmessa alla popolazione. "Si tratta della prima dimostrazione che questa tecnica può essere utilizzata per propagare una mutazione genetica all'interno di una popolazione di zanzare selvatiche", dice Crisanti. "Questo è un entusiasmante sviluppo tecnologico che, mi auguro spianerà la strada per la soluzione di molti problemi di salute globale. Ora abbiamo in programma altri esperimenti per determinare la sicurezza e affidabilità del sistema, che si è finora dimostrato molto specifico e selettivo". E soprattutto, in grado di conservarsi nel tempo.
"La malaria è ancora una malattia terribile. Ci sono circa 3.500 specie di zanzare in tutto il mondo, ma solo alcune trasmettono il parassita mortale. Questa tecnologia - sottolinea Austin Burt del Dipartimento di Scienze della Vita dell'Imperial College - ci permette di concentrarci esclusivamente sul controllo di queste specie più pericolose".
Gli scienziati ora stanno lavorando su "nuovi bersagli nel genoma della zanzara, valutando un gruppo di geni essenziali per la riproduzione o per la trasmissione della malattia", prosegue Crisanti. Con questa tecnologia, il rilascio di un piccolo numero di zanzare modificate potrebbe dar luogo a una "riduzione drammatica del numero di zanzare portatrici di malaria su aree molto ampie, in Paesi dove la malattia è endemica". Una fase che dovrebbe durare 5-6 anni.
Il gruppo di ricerca prevede di continuare gli esperimenti presso la nuova Ue Infravec Mosquito confinati Confined Release Facility, in fase di realizzazione. Lo studio è sostenuto dalla Fondazione per i National Institutes of Health (FNIH), della Comunità europea e dalla Bill & Melinda Gates Foundation.
Flaminia Catteruccia, l'italiana a caccia della zanzara Ogm antimalaria - Ha dichiarato guerra alla zanzara che trasmette la malaria da 15 anni, vincendo in laboratorio diverse battaglie che hanno aperto la strada a nuove strategie, basate sulla manipolazione genetica, per arrivare alla sterilizzazione di questi insetti. Con l'obiettivo finale di giungere, entro 10 anni, all''arma letale': uno spray in grado di rendere infertili le specie 'cattive'. Sono molti i successi già collezionati, nonostante la giovane età, da Flaminia Catteruccia, 43 anni, biologa molecolare. Un 'cervello rientrato' in Italia, all'università di Perugia, dopo aver lavorato per anni all'Imperial College di Londra, dove ancora ha un gruppo di lavoro con il quale ha pubblicato nei giorni scorsi un importante studio, firmato insieme a un altro italiano, Andrea Crisanti, docente dell'ateneo perugino.
"Abbiamo scoperto che un maschio della specie anopheles, sterilizzato in laboratorio, potrebbe essere un'alternativa efficace all'uso degli insetticidi per combattere la diffusione della malaria. Questo perché questi individui, anche se non fertili, trasmettono comunque alla zanzara femmina il messaggio di aver fecondato le uova. E visto che le femmine si accoppiano solo una volta nella vita, 'sostituire' i maschi fertili con quelli sterili è sicuramente una strategia vincente". Ciò che serve ora è sviluppare un metodo rapido per modificare geneticamente i maschi, spiega all'Adnkronos Salute Catteruccia, che dal prossimo anno, pur continuando a lavorare a Perugia, realizzerà le sue ricerche anche nella prestigiosa università statunitense di Harvard, a Boston.
"I colleghi americani sono molto interessati a questi studi e sono lusingata di poter lavorare con loro", spiega ancora la scienziata. Fino ad oggi gli studi di Flaminia Catteruccia hanno permesso di capire in che modo è possibile modificare geneticamente le zanzare - nel primo studio, 15 anni fa, il suo gruppo di lavoro riuscì a inserire un gene fluorescente nel Dna, per riconoscere al microscopio le zanzare Ogm da quelle normali - ma anche di comprendere meglio il loro comportamento riproduttivo. Elementi fondamentali per arrivare al vero obiettivo. "Spero si possa mettere a punto una sostanza in grado, attraverso uno spray, di sterilizzare le zanzare, maschi e femmine, che trasmettono la malaria". Un prodotto da poter usare, per esempio, insieme agli insetticidi, e che potrebbe rappresentare la soluzione definitiva al problema. I tempi? "In laboratorio le cose, a volte, possono procedere lentamente ma anche avere improvvise accelerate. Poi, però, ci sono i tempi per le verifiche e i test prima dell'impiego sul campo. Credo, comunque, che in 10 anni l'obiettivo potrebbe essere raggiunto", aggiunge Catteruccia.
In questo modo si potrebbero cancellare completamente le zanzare 'cattive' e battere la malaria che uccide 800.000 persone l'anno, soprattutto bambini. "Esistono migliaia di specie di zanzare, ma solo una trentina trasmettono la malaria e vivono soprattutto in zone localizzate del globo. Il punto è eliminare solo queste".
La passione per la battaglia contro la malaria "è cominciata per caso - conclude la ricercatrice - per un'opportunità di lavoro. Ma, alla fine mi ha molto appassionata, perché si tratta di un ambito che coinvolge diversi 'attori': il parassita, l'uomo, la zanzara che si presenta, a sua volta, con due elementi diversi tra loro, il maschio e la femmina. Questo complesso sistema pone sfide e domande interessati che rendono la ricerca più avvincente". [Adnkronos/Ing, Adnkronos Salute]