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Dario Cartabellotta nel mirino della Regione

Contestata la gestione del Cluster Biomediterraneo a Expo. Cartabellotta: "No alla mia delegittimazione"

23 ottobre 2015

La Regione siciliana ha commissariato Dario Cartabellotta, il responsabile unico del Cluster biomediterraneo a Expo, che a inizio maggio divenne celebre per una foto in cui, per sollecitare i ritardi dell’organizzazione meneghina, si fece ritrarre con la ramazza in mano a pulire il suo padiglione. Adesso, quasi sei mesi dopo, e a pochi giorni dalla fine dell’esposizione universale, l’assessore all’Agricoltura Rosa Barresi decreta l’invio di un commissario ad acta per "verificare e rimuovere" le anomalie nella gestione del cluster da parte di Cartabellotta.
Tutto nasce da una relazione predisposta a luglio dal collegio ispettivo sul cluster, presieduto dal capo di gabinetto della presidenza Giulio Guagliano, in cui venivano denunciate una serie di irregolarità nelle procedure amministrativo-contabili, nell’acquisizione di beni e servizi, nell’affidamento di incarichi e consulenze, nella gestione dello spazio comune del padiglione.

In sintesi, i commissari contestano a Cartabellotta l'eccessivo ricorso ad affidamenti diretti e di conseguenza alcune procedure con le quali sarebbe stato violato l'obbligo di gara per gli importi sopra i 40 mila euro. In particolare, le anomalie sotto questo aspetto investono gli incarichi per la progettazione dei quattro stand, che sarebbero stati frammentati proprio per aggirare la soglia. I dubbi del collegio ispettivo riguarderebbero anche la selezione del personale selezionato e delle ditte impegnate. nella realizzazione e nella gestione del padiglione. E in ballo ci sarebbero altre irregolarità.

A frugare nei segreti della partecipazione siciliana all'Expo milanese è stato incaricato Roberto Barberi, capo di gabinetto dell'assessore alla Formazione Mariella Lo Bello.
Dovrà verificare tutti i pagamenti fatti in questi mesi da Cartabellotta "ed emanare, se esistono i presupposti, provvedimenti di autotutela volti alla modifica, integrazione, revoca o conferma delle procedure adottati, a salvaguardia dell'erario regionale".

La risposta di Cartabellota, non si è fatta attendere. "Io non ci sto a sopportare ulteriori tentativi di delegittimazione, denigrazione e forse diffamazione" ha esordito, in conferenza stampa ieri mattina, proprio a seguito delle notizie sul suo commissariamento.
"Mi si contesta di avere frammentato gli incarichi di progettazione dei 4 stand presenti all’interno del Cluster e dedicati rispettivamente al forno, wine bar, dolceria e cucina, quando di fatto al cluster biomed la Sicilia non ha progettato nulla - ha affermato Cartabellotta - La Sicilia ha avuto affidato da Expo questi chioschi, che ad oggi hanno fruttato circa 800 mila euro di entrate, con la vendita dei prodotti siciliani, per i quali ci siamo limitati ad attrezzarli, con quanto ci è stato gratuitamente fornito dagli sponsor".

"Il cluster a parte il contributo dato dalla Regione Siciliana, nella qualità di Official Partner di Expo Milano 2015, pari a 3 milioni di euro, poi si è dovuto auto reggere con risorse proprie - ha proseguito il Commissario Unico - Tutte le risorse introitate dal Cluster sono tracciabili attraverso i movimenti di un conto dedicato, a suo tempo autorizzato dall’Assessore pro-tempore, Nino Caleca, acceso presso Banca Intesa San Paolo, in quanto Official partner di Expo. Tutte le entrate afferenti a questo conto, sono state versate con cadenza mensile, attraverso quattro decreti, per un totale di circa 1 milione e duecentomila euro sul capitolo della Regione, dal quale non è stato speso neppure un euro. Si è scritto pure - ha detto ancora Cartabellotta - che ci sarebbe il problema di un pignoramento su questo conto; si tratta di un pignoramento afferente l’attività del dipartimento acque e rifiuti, che erroneamente era stato esteso anche al conto dedicato del cluster. Attraverso una nota di diffida, che ho fatto alla San Paolo, ho ottenuto la revoca dell’atto di pignoramento e lo sblocco delle somme, anche perché vi chiedo come avremmo potuto versare le somme dal conto dedicato  alla contabilità regionale  se il conto fosse stato pignorato?".

Cartabellotta ha infine reso noto che il bilancio del Cluster risulta essere assolutamente  positivo, si registrano infatti all’attivo circa 2 milioni e 300 mila euro, ricavati dalla vendita dei prodotti, dalle entrate delle aziende e dei comuni, dalla prestazione dei servizi di gal e gac, che coprono ampiamente le uscite.
"Resto sorpreso rispetto alla nomina di un commissario ad acta, con il quale comunque ho cominciato a lavorare e continuerò a farlo nei prossimi giorni - conclude Dario Cartabellotta -  Il Cluster BioMediterraneo è stato un successo straordinario sia per la Sicilia che per tutto il Mediterraneo".

- www.siciliabiomediterraneo.com

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23 ottobre 2015
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