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Decisa la "strategia" per i pazienti oncologici del Policlinico di Palermo

Il Policlinico e il Civico di Palermo insieme per assistere al meglio i pazienti oncologici che necessitano terapie parenterali

26 aprile 2012

I pazienti presi in carico dall'Unità di oncologia medica del Policlinico, che necessitano di terapia parenterale (che richiede la somministrazione dei farmaci chemioterapici per via endovenosa), continueranno ad essere assistiti dagli stessi operatori del Policlinico presso l'Unità operativa di oncologia del Civico che si sta attrezzando per garantire nei tempi stabiliti la capacità di accoglienza dei pazienti nella massima sicurezza.
La decisione è stata assunta dalla Commissione di verifica regionale e ministeriale in piena condivisione con le direzioni generali del Policlinico e del Civico di Palermo che hanno garantito la massima collaborazione.

Tale decisione, che dà seguito al provvedimento di sospensione temporanea deciso dal ministero e dall'assessorato della Salute, favorirà l'accelerazione del percorso di miglioramento e il ripristino delle attività presso l'Unità operativa di oncologia medica del Policlinico. Restano in carico al Policlinico le attività ambulatoriali (terapia oncologica orale, prime visite e controlli) e le consulenze interne. La commissione, che martedì ha effettuato un nuovo sopralluogo, ha verificato la consistenza dei provvedimenti di miglioramento finora attuati e lo spirito di collaborazione mostrato dal management e dagli operatori sanitari dell'azienda Policlinico. All'incontro, in rappresentanza dei pazienti, ha partecipato Pieremilio Vasta, presidente del comitato consultivo regionale insieme al comitato consultivo locale del Policlinico. Saranno osservate le massime cautele nell'informazione dei pazienti, che saranno seguiti in ogni dettaglio nel loro percorso assistenziale.

"Stiamo supportando il Policlinico di Palermo - ha commentato l'assessore regionale per la Salute, Massimo Russo - affinché vengano realizzate nel più breve tempo possibile quelle azioni correttive che permettano al reparto di garantire qualità e sicurezza nelle prestazioni erogate ai malati oncologici. Non dimentichiamo che alla base di questa vicenda c'è la drammatica morte di una giovane donna che si sarebbe potuta evitare con una organizzazione più efficace ed efficiente, e che c'è un'indagine della Procura di Palermo che tende ad accertare eventuali responsabilità penali". "Non capisco il senso delle ventilate dimissioni di 63 accademici - ha aggiunto -, né è accettabile la strumentalizzazione dei pazienti: il provvedimento è stato adottato per motivi di sicurezza a seguito di puntuali, rigorosi e completi controlli, come oggi ha dovuto ribadire il ministro Balduzzi, svolti da funzionari ministeriali e regionali di riconosciuta levatura professionale. Sappiamo bene che alcune criticità sono state superate ma non tutte le azioni correttive imposte dal decreto di sospensione temporanea sono state soddisfatte ed è per questo che abbiamo istituito la commissione che ha il compito di supportare l'organizzazione del Policlinico". "Ribadisco che non ci saranno ripercussioni sui pazienti le cui cure continueranno ad essere eseguite nella massima sicurezza - ha concluso l'assessore -. Se l'interesse comune è soltanto il bene del paziente non ci dovrebbero essere polemiche ma solo spirito costruttivo, senso di responsabilità e il rispetto delle diverse prerogative istituzionali". [Adnkronos/Ign]

- Dopo la decisione di chiudere l'Oncologica al Policlinico di Palermo... (Guidasicilia.it, 24/04/12)

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26 aprile 2012
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