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Devono rimborsare 12 milioni di euro...

La Corte dei conti ha condannato i componenti dell'ex giunta Cuffaro

01 marzo 2013

La sezione d'appello della Corte dei conti per la Sicilia ha condannato (sentenza nr. 62/A/2013 depositata mercoledì 27 febbraio 2013), al pagamento di 12.481.474,56 di euro (il danno erariale in primo grado era era stato quantificato in oltre 37 milioni) i componenti della ex giunta regionale guidata da Salvatore Cuffaro. I giudici d'appello hanno parzialmente accolto il ricorso della Procura regionale contro l'assoluzione dei componenti dell'esecutivo tra il 2006 e il 2008 e dei membri della commissione sanità dell'Assemblea siciliana, sempre nello stesso periodo.

La vicenda riguarda il potenziamento (ritenuto "arbitrario") del servizio di emergenza 118, all'epoca gestito dalla Sise (società interamente partecipata dalla Cri). In prossimità delle elezioni regionali del 2006, "senza alcuna preventiva verifica di utilità - scrivono i giudici - ed economicità, e nonostante il legislatore avesse previsto la non prorogabilità della convenzione oltre il 2005", la giunta e alcuni parlamentare facenti parte della commissione Sanità, decisero il potenziamento del numero delle ambulanze, quasi raddoppiandolo (da 167 a 280) e la diminuzione, da 36 a 30, del monte ore settimanale del personale già in servizio, consentendo l'assunzione diretta di circa tremila persone individuate nel bacino del precariato (precari della Sise e corsisti dell'ente di formazione Ciapi, di recente al centro di un'indagine della Guardia di finanza anche per il resto di finanziamento illecito ai partiti).

I condannati sono: Salvatore Cuffaro (729.877,88 euro), Innocenzo Leontini (598.612,38), Carmelo Lo Monte (598.612,38), Antonio D'Aquino (729.877,88), Francesco Scoma (729.877,88), Francesco Cascio (729.877,88), Fabio Granata (598.612,38), Michele Cimino (598.612,38), Mario Parlavecchio (729.877,88), Giovanni Pistorio (729.877,88) e i componenti della Commissione Sanità dell'Ars: Santi Formica (729.877,88), Antonino Dina (729.877,88), Giuseppe Basile (729.877,88), David Costa (729.877,88), Giuseppe Arcidiacono (729.877,88), Giancarlo Confalone (729.877,88), Angelo Moschetto (729.877,88).

- I politici in coro: "Sentenza che lascia sbalorditi" di Accursio Sabella (LiveSicilia.it)

Codacons: "Questi soldi siano restituiti ai cittadini siciliani" - Dopo la sentenza della sezione siciliana della Corte dei Conti, che ha condannato 12 componenti della giunta Cuffaro a rimborsare 12,4 milioni di euro per danno erariale, il Codacons chiede ora che questi soldi siano restituiti ai cittadini siciliani.
"Ancora una volta è stato dimostrato come in Sicilia i soldi pubblici vengano gestiti con sprezzo delle regole e del semplice buonsenso - afferma il Segretario Nazionale, Francesco Tanasi - Mentre infatti gli ospedali siciliani sono al collasso e il servizio sanitario appare sempre più scadente, c’è chi ha pensato di raddoppiare le ambulanze e diminuire le ore di lavoro del personale di servizio, dando vita ad assunzioni inutili e costose, pagate dalla collettività". "Appare chiaro come questi soldi debbano ora essere restituiti direttamente ai cittadini siciliani, attraverso una riduzione delle tasse o mediante un potenziamento dei servizi in quei settori, come la sanità o i trasporti, che vedono la regione assai indietro rispetto alle altre realtà italiane" conclude Tanasi.

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01 marzo 2013
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