Di Europa unita si parlò 60 anni fa a Messina
"L'Europa dovrà pensare ad una politica comune sull'ambiente". I Geologi protagonisti della Conferenza "1955 - Messina Europa Mediterraneo - 2015"
"Aumenteranno i flussi migratori causati dai cambiamenti climatici, alluvioni e dissesto. L’Europa dovrà pensare ad una politica comune sull’ambiente".
E’ quanto affermato da Gian Vito Graziano, Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi, intervenuto a Messina alla convention "1955 - Messina Europa Mediterraneo - 2015" dedicata al ricordo della Conferenza svoltasi nel capoluogo messinese l’1-2 Giugno del 1955 che gettò le basi per la nascita dell’Europa.
"L’Europa ha bisogno di una politica di sviluppo energetico comune. Sessanta anni fa la Comunità Europea - ha proseguito Graziano - nacque come Comunità del Carbone e vide l’Italia in prima linea come paese fondatore. Oggi il mondo è certamente cambiato ma devono restare ben saldi i valori che unirono allora i popoli. L’Europa deve dare vita ad una politica unica per lo sviluppo delle materie prime".
In un Palacultura particolarmente affollato, grandi esperti hanno affrontato il tema dei cambiamenti climatici. Presenti: Gian Vito Graziano (Presidente del Consiglio Nazionale dei Geologi), Gianni Silvestrini (del Kyoto club), Andrea Pedroncini (del DHI), Riccardo Petrella (Fondatore dello IERPE - Istituto Europeo di Ricerca sulla Politica dell'Acqua), Samira Gueddiche (della Société civile, Tunisia), Nicola Cipolla (del CEPES), Salvatore Mazzola (del CNR).
"Dobbiamo saper cogliere le opportunità che giungono dalle sfide in materia di acqua, oggi abbiamo quasi 2 miliardi di persone senza acqua potabile - ha proseguito Graziano - di una migliore distribuzione del cibo. Dobbiamo creare una politica comune sull’energia, sull’ambiente ed in particolare sul come adeguarsi ai cambiamenti climatici e fronteggiare anche il dissesto idrogeologico. L’Europa unita dovrà dare risposte precise".