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Di nuovo la promessa del Ponte sullo Stretto!

Berlusconi: "Se vinco faccio il Ponte". Montezemolo: "Come una cravatta senza la camicia"

11 febbraio 2013

Silvio Berlusconi carica a testa bassa Mario Monti dopo che il professore lo aveva definito "corruttore" con i soldi degli italiani e uomo temuto dall'Unione europea. Il Cavaliere, intervistato ieri sera nel corso della trasmissione serale de La7, "In Onda", ha respinto al mittente le accuse definendo "indecenti" le parole del prof e bollando come "cazzate" le sue considerazioni sulle preoccupazioni dell'Europa nei suoi riguardi.
Berlusconi, in quasi un'ora di confronto con i giornalisti Luca Telese e Alessandro Porro, ha respinto punto per punto le accuse del premier mostrando una decisa irritazione per il paragone tra lui ed Achille Lauro, il famoso armatore e politico napoletano che in campagna elettorale, come ha ricordato il professore, prometteva ai suoi concittadini, in cambio del voto, anche un paio di scarpe. Il Cavaliere, dopo essersi tolto questi sassolini, ha rilanciato il nuovo contratto con gli italiani promettendo l'impignorabilità della prima casa e di eliminare gli interessi sulle cartelle di Equitalia, nonché di ridurre le sanzioni per chi incappa nelle maglie del fisco. E ciò insieme alla promessa di portare fino in fondo il progetto del Ponte sulle stretto di Messina, un progetto sospeso dopo la caduta del suo ultimo governo ma che l'ex premier intende portare avanti, qualora dovesse vincere le elezioni perchè rappresenta una "opportunità da non perdere".

In visita in Sicilia, ha parlato del ponte sullo Stretto Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari e di Italia futura e tra i massimi sostenitori della "Scelta civica" di Mario Monti. "Credo che quando si parla del ponte sullo Stretto - ha detto - si rischia di parlare della cravatta senza avere la camicia. Prima bisogna pensare alle infrastrutture, alle autostrade, alle ferrovie, che tra l'altro sono fondamentali se si vuole veramente parlare del turismo, ma sono fondamentali per i siciliani". "La Sicilia ha un potenziale come credo poche regioni al mondo, qui il turismo è prima di tutto ma poi ci sono grandi possibilità nell'agro alimentare e grandi possibilità anche industriali però il turismo deve essere prima di tutto", ha aggiunto Montezemolo. "Il potenziale turistico nel mondo cresce ogni giorno - ha affermato ancora - e fortunatamente paesi come Cina, India Russia stanno diventando sempre più ricchi e scoprono sempre di più l'Italia. La Sicilia ha una grande opportunità a condizione che ci si renda conto che per attrarre turisti bisogna essere competitivi, avere infrastrutture, autostrade, treni, trasporti, e poi bisogna facilitare gli aspetti burocratici perché non puoi attirare investimenti e poi servono anni per poterli realizzare, ed infine occorre la formazione: formare giovani che parlino lingue che conoscano le problematiche del turismo". [Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]

 

 

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11 febbraio 2013
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