Crea gratis la tua vetrina su Guidasicilia

Acquisti in città

Offerte, affari del giorno, imprese e professionisti, tutti della tua città

vai a Shopping
vai a Magazine
 Cookie

Diamo Voce alla Pace

10 Marzo 2006: Ventiquattr'ore per una informazione e una comunicazione di pace

10 marzo 2006

Diamo voce alla pace
di Elisa Marincola (Articolo 21)

''Il giornalismo deve costruire ponti fra le civiltà, avvicinare culture diverse per diffondere e consolidare una cultura della pace e dell'integrazione.''
Non è uno slogan del movimento pacifista. Queste parole le ha pronunciate il Presidente della Repubblica lo scorso 28 febbraio. Una preoccupazione che il nostro capo dello Stato ha in comune con tante cittadine e cittadini stufi di un'informazione distorta ad uso dei Signori della Guerra, anche sulle tante questioni interne che costruiscono la sensibilità diffusa della gente.
Per questo il 10 marzo è diventata la Giornata nazionale per un'informazione e comunicazione di pace.
E quanto sia nazionale lo dimostrano gli oltre 150 eventi, incontri-dibattito, proiezioni, serate-spettacolo e quant'altro che riempiranno questa ''Ventiquattr'ore'' lungo tutta la penisola, fino a coprire quasi tutte le province grazie all'impegno di 125 amministrazioni cittadine e tantissimi altri enti locali, scuole e gruppi impegnati sul territorio.

Cosa sia ''Diamo voce alla pace'', così il titolo dell'iniziativa, lo dicono in parte già le sigle promotrici: Tavola della Pace, Coordinamento nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani, Federazione Nazionale Stampa Italiana, Usigrai, Articolo 21, Megachip, Redattore Sociale, Gruppo di lavoro ''Welfare della comunicazione''.
Un ponte ideale tra movimento per la pace e mondo della comunicazione che si è messo insieme per costruire un ponte reale fatto di un diverso approccio alla realtà da raccontare prima ancora che di contenuti diversi da quelli veicolati in misura quasi esclusiva dai media nostrani.
Dall'incontro di queste diverse sensibilità è nato l'appello lanciato dagli organizzatori, sottoscritto da 610 realtà grandi e piccole (dall'Arci alla Cgil, Cisl e alle Acli, fino alle localissime associazioni impegnate dall'accoglienza al commercio equo), del volontariato, di scuole e di Comuni, Province e Regioni.

In un tempo in cui si istiga allo scontro dell'inciviltà e delle religioni; in un periodo in cui lo scontro politico si alimenta non del libero confronto sulle idee e sui fatti ma di accuse e menzogne, scegliere di ''dare voce alla pace'' significa anche impegnarsi a difendere la libertà e la democrazia nel nostro paese.
Il 10 marzo, quindi, sarà una giornata di denuncia della gravità della situazione, ma anche di proposta per tutti. La diffusione della cultura e la costruzione di una politica di pace per l'Italia è responsabilità di tutti e di ciascuno.

Sono tanti i punti all'ordine del giorno della Giornata. Ne ricordiamo alcuni:
1.  denunciare la falsa idea della pace alimentata dai media e l'assenza di una vera informazione sui problemi della pace e su chi opera per la pace nel mondo;
3.  mettere al centro del confronto elettorale i problemi della pace e dell'informazione;
4.  denunciare il grave stato dell'informazione in Italia;
5.  difendere e rafforzare il ruolo di servizio pubblico della Rai.

Forse bisognerebbe dire chiaramente: costruiamo una Rai nuova che sia davvero servizio pubblico, che i cittadini sentano finalmente come punto di riferimento per avere notizie e cultura che contribuiscano a costruire la coscienza civica dell'Italia, creando dialogo e non fratture, dando la parola invece di diffondere insulti e menzogne.
Una Rai che sia in grado di guardare fuori dalla finestra al resto del mondo, soprattutto verso il Sud dimenticato.
Le Riviste missionarie hanno diffuso un appello forte, che è insieme un grido d'indignazione: ''Come missionari, siamo a contatto ogni giorno con la povertà, le carestie, le violazioni dei diritti di molti popoli del pianeta, ma anche con la creatività e la freschezza di tanti paesi. Guardando il telegiornale, però, è come se tutto questo non contasse: è un altro mondo quello che ci viene raccontato, fatto di divi dello spettacolo, sfilate di moda... Come utenti del servizio pubblico - per il quale, come tutti i cittadini, paghiamo il canone - crediamo sia nostro diritto esigere un'informazione aperta al mondo, di qualità e in un orario accessibile a tutti. È troppo chiedere più notizie e meno gossip?''
Accogliamo questo grido forte, portiamo a tutti il messaggio che è concretamente possibile ''un'altra informazione e comunicazione'' che parli il linguaggio della pace e sia in grado di intrecciarsi a un'altra istanza improrogabile: quella di riaffermare la libertà di espressione e il diritto all'informazione ma anche all'accesso ai mezzi di comunicazione.
A questo appello la Rai ha iniziato a rispondere: il Direttore generale Alfredo Meocci si è impegnato personalmente a seguire tutto l'iter per l'apertura della nuova sede a Nairobi, dedicata alla grande dimenticata: l'Africa subsahariana.
Una sede che i promotori dell'appello, per bocca di Rosa Rinaldi Vice presidente della Provincia di Roma, hanno chiesto di intestare a Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.

Non fermiamoci alla denuncia, facciamo crescere una cultura della pace. Proseguiamo il lavoro comune tra il mondo del pacifismo e quello dell'informazione e comunicazione in tutte le sue espressioni.
Andiamo tutti il 10 marzo ai 150 eventi sparsi in tutta Italia.


Eventi in Sicilia

Castelbuono (Palermo)

Ore 10,00 - Convento dei frati cappuccini
''La pace possibile?... quella che costruisci ogni giorno''. Forum-dibattito con giornalisti di alcune testate regionali con i ragazzi delle scuole elementari e medie.
Ore 17,30 - Chiesa di San Francesco
''Le povertà del sud del mondo oggi e la povertà di valori, del nostro mondo''. Incontro a cura di Don Albino Bizzotto, presidente Beati i costruttori di pace; al termine, serata di preghiera a cura dei giovani dall'Azione Cattolica. Organizzato dal Comune

Gela (Caltanissetta)
Ore 17,30 - Chiesetta San Biagio
''Diamo voce alla pace''. Dibattito, lettura di poesie sulla pace e proiezione del reportage di RaiNews24 ''Falluja, la strage nascosta'', con la partecipazione del giornalista Francesco Pira e dell'Imam di Vittoria.
Organizzato da Rifondazione Comunista - Circolo Peppino Impastato.

Condividi, commenta, parla ai tuoi amici.

10 marzo 2006
Caricamento commenti in corso...

Ti potrebbero interessare anche

Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia
Registra la tua azienda su Guidasicilia