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Dieci metri sotto il fango

Dopo dodici giorni di ricerche sono stati ritrovati i corpi di Francesco e Lorenzo Lonia, i due fratellini di 6 e 2 anni

14 ottobre 2009

Sono stati ritrovati i corpicini di Francesco e Lorenzo Lonia, i due fratellini di 2 e 6 anni che risultavano ancora nella lista dei dispersi a Giampilieri dopo l'alluvione che si è abbattuta nel messinese lo scorso 1 ottobre. I loro cadaveri sono stati recuperati a una decina di metri di profondità e a circa 100 metri dalla loro abitazione.
Nella tragedia ha perso la vita anche la madre
Maria Letizia Scionti, il cui corpo senza vita era stato recuperato nei giorni scorsi in via Puntuale. Con Francesco e Lorenzo sale a 30 il numero delle vittime della tragedia di Messina, mentre quello dei dispersi è ora pari a sei: un anziano di Altolia e cinque persone di Scaletta Zanclea.

Il vertice in Prefettura - "Bisogna dotare il territorio della provincia di Messina di modelli di previsione meteorologica ad area limitata, che esistono nel resto d'Italia e non certo in Sicilia, che danno previsioni dell'entità delle precipitazioni con un anticipo fino a 72 ore e su una superficie di 15 Km quadrati". E' quanto si legge in una nota della Provincia di Messina approvata durante una riunione tra il presidente della Provincia Regionale Nanni Ricevuto e i sindaci del Messinese. "Bisogna inoltre procedere - continua la nota - ad un aggiornamento dei piani di assetto idrogeologico, già operativi e predisposti dalla Regione Siciliana, utilizzando scale di maggiore dettaglio e con l'individuazione di tutte le aree a rischio". L'Ente si fa carico di "predisporre un piano a diretta salvaguardia della vita umana per individuare tutte le zone abitate a rischio di eventi franosi e i tratti di viabilità principale da mettere in sicurezza". I sindaci hanno dato mandato a Ricevuto di "istituire un tavolo di confronto permanente con i governi nazionale e regionale per reperire in tempi brevi risorse necessarie al superamento di tutte le emergenze".

Il dibattito all'Assemblea Regionale Siciliana - "Basta con lo sciacallaggio compiuto da chi ha voluto attribuire all'abusivismo la causa delle case distrutte dall'alluvione. Così non è", ha commentato in aula, intervenendo nel dibattito all'Assemblea regionale siciliana, Giuseppe Buzzanca, deputato regionale del Pdl e sindaco di Messina."Al comune di Messina - ha aggiunto - il giorno prima della tragedia è arrivato un allerta meteo con scritto: 'criticità ordinaria'. Alle 19 del primo ottobre è arrivato l'allarme della protezione civile quando già l'emergenza era alta". Il sindaco ha sottolineato che la popolazione di Messina "non vuole essere abbandonata al suo destino" ed ha auspicato: "in futuro dobbiamo essere più sicuri nelle nostre case. In passato avevo chiesto fondi ma mi sono stati negati".
"L'alluvione di Messina che ha provocato 28 vittime, otto dispersi, una ventina di feriti e tanti sfollati è stato un evento imprevedibile, nonostante le segnalazioni meteo sulla perturbazione proveniente dalle Baleari: se lo fosse stato i sindaci avrebbero provveduto ad evacuare i centri".
Ha detto in aula all'Ars, il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, nominato con un'ordinanza della protezione civile commissario straordinario per la ricostruzione. "Quella è un'area particolarmente a rischio interessata da fatti analoghi nel 2007 quando fu dichiarato lo stato di emergenza e furono stanziati tre milioni di euro - ha aggiunto -. Il gruppo di lavoro alle 20 del primo ottobre era già entrato in azione per liberare le strade. Poi la notte si è avuta la notizia delle vittime".
"Migliaia gli operatori che sono intervenuti per estrarre le vittime dalle macerie - ha ricordato il governatore - Il motivo della tragedia è stato provocato anche dalle frane cadute dalle colline ripidissime. Smottamenti causati anche dalle campagne abbandonate dalle coltivazioni. La maggior parte delle case colpite dalla frana erano state costruite anche 200 anni fa". Per Lombardo "quindi nulla a che vedere con il fenomeno dell'abusivismo, abbiamo deliberato in giunta interventi per rinaturalizzare il territorio. Ci si operi ora per accertare i danni e verificare quali siano le abitazione da evacuare. Piantare nuovi alberi per creare bosco e sottobosco".

A rischio c'è anche la salute mentale dei sopravvissuti - L'alluvione che a Messina ha spazzato via case e palazzi, portando con sè decine di vite umane, rischia di provocare danni significativi alla salute mentale di chi ne è rimasto coinvolto.
E' l'allarme lanciato dagli esperti italiani riuniti a Roma per il 45esimo Congresso della Società italiana di psichiatria. Gli psichiatri prevedono infatti che fra i cittadini colpiti dall'alluvione, tre su dieci andranno incontro al cosiddetto disturbo post-traumatico da stress entro 3-6 mesi e sei su dieci manifesteranno segni di disagio psicologico. Forte anche il rischio di sviluppare forme depressive: secondo gli esperti, nell'arco di uno o due anni potrà colpire in grado lieve il 35% dei sopravvissuti al disastro, mentre circa il 15% delle persone coinvolte potrà sviluppare una patologia depressiva grave e poco meno del 10% una depressione cronica.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, La Siciliaweb.it, Ansa.it]

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14 ottobre 2009
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