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Diego Cammarata si dimette

Il sindaco di Palermo: "Atto di amore e responsabilità per la città"

16 gennaio 2012

Il sindaco di Palermo, Diego Cammarata si è dimesso. Lo ha annunciato oggi durante una conferenza stampa organizzata a villa Niscemi a Palermo. "Mi dimetto perché non intendo dare alibi a nessuno e rimanere abbarbicato alla poltrona per l'indennità non è un comportamento che mi appartiene", ha detto. "Sicuramente, non me ne vado - ha aggiunto - perché mi sono stancato di fare il sindaco, questa è una sciocchezza. Ma è un atto di amore e responsabilità per questa città".
"La politica non è un contratto a tempo indeterminato. Le mie dimissioni non sono motivate da una poltrona già pronta per me", ha poi assicurato. "L'ipotesi di un posto a Mediaset per me - ha aggiunto - è una bufala". "Torno a fare l'avvocato e mi occuperò della mia famiglia". E su eventuali nuove avventure politiche ha aggiunto: "Vedremo, anche se non credo che la politica sia a tempo indeterminato".

"Ho portato a termine il mio impegno e penso che sia venuto il momento di passare la mano - ha proseguito -. Credo che una gestione commissariale costringerà la Regione ad assumersi piena responsabilità nei confronti di Palermo. Lombardo non lo ha fatto nel passato e con me sindaco non lo farebbe di certo nei prossimi mesi di campagna elettorale". "Lombardo in questi anni è stato ostile nei confronti di Palermo - ha detto il sindaco dimissionario -, non c'è uno degli impegni assunti nei confronti della città durante la sua campagna elettorale che è stato rispettato".
"Chiudo questa esperienza durata 10 anni a testa alta, con la consapevolezza di non dover abbassare lo sguardo davanti agli avversari politici", ha dichiarato Cammarata. "Passo la mano - ha aggiunto - con l'orgoglio di lasciare i conti in ordine e un bilancio strutturalmente sano. Ho chiesto alla Ragioneria generale del Comune di predisporre un bilancio di fine mandato accompagnato da una relazione sullo stato delle nostre finanze per evitare che qualcuno straparli in maniera irresponsabile di un comune sull'orlo del dissesto o di grave situazione di indebitamento".

Il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo, nel replicare alle dichiarazioni del sindaco, sottolinea: "Diego Cammarata è il peggiore sindaco della storia di Palermo. Ha distrutto una città meravigliosa e oggi fugge tentando di scaricare su altri le evidenti responsabilità della sua pessima amministrazione. Ci vorranno anni e anni di lavoro faticoso per risanare Palermo. La Regione, che ha titolarità per nominare in tempo brevissimo un commissario, farà, come sempre ha fatto, la sua parte e tutti gli sforzi - ha assicurato - saranno orientati al rilancio di questa meravigliosa città".
Per Rita Borsellino, candidata alle primarie del centrosinistra per il sindaco di Palermo, "la parabola del centrodestra palermitano si è conclusa nel modo più vigliacco". "Cammarata - ha affermato - si è dimesso per non affrontare l'enorme buco di bilancio creato con la sua amministrazione fallimentare. Per salvare il Comune - ha aggiunto -, noi palermitani saremo costretti nei prossimi mesi a pagare un conto salatissimo e a sostenere sacrifici enormi. Altro che amore per la città". "Ha distrutto la nave e l'abbandona mentre affonda", ha concluso.

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign]

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16 gennaio 2012
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