Diminuiscono i cacciatori siciliani
Nell’Isola, inoltre, sono aumentate le segnalazioni per il bracconaggio
L’apertura della caccia anticipata in Sicilia, quest’anno, ha diviso l’Isola. Da una parte continuerebbe la caccia senza il rispetto dei recenti paletti imposti, ma dall’altra è aumentato il numero di cittadini che segnalano atti di bracconaggio.
"Quest’anno sono state imposte ulteriori regole - spiega Ennio Bonfanti, coordinatore guardie Wwf Sicilia - come la possibilità di cacciare il colombaccio soltanto per 5 giorni fissi decisi dal calendario, e tre giorni per la tortora. Purtroppo parte del mondo venatorio non ha accettato lo stop temporaneo della caccia al coniglio e ha duramente contestato questa scelta dell'Assessorato. Tuttavia, abbiamo potuto notare la perfetta collaborazione tra istituzioni, Wwf e forze dell’ordine che sono scese in campo per salvaguardare gli animali e condannare gli atti di bracconaggio e di inosservanza delle regole. Purtroppo, sul fronte della caccia, quel che manca sull’Isola, al momento, sono controlli più serrati".
Nonostante in certe fasce della popolazione la caccia venga ancora vista come un'attività socialmente accettabile e la fauna un trofeo da conquistare, in Sicilia è sensibilmente diminuito il numero di cacciatori: "Su oltre 5 milioni di abitanti, infatti, nell’Isola il numero di cacciatori si attesta a quota circa 34 mila", conclude Bonfanti. [Articolo di Gabriella Di Carlo - GdS.it]