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Disastro alla stazione di Viareggio

L'esplosione di un treno merci carico di Gpl ha causato una vera e propria strage. Decine i morti

30 giugno 2009

Un disastro. Una strage. Diciassette morti tra cui due bambini, una cinquantina di feriti di cui molti feriti ustionati in modo molto grave, altre decine di persone contuse, sotto schock, disperse, un migliaio di abitanti evacuati. E ancora: due palazzine distrutte e altre tre evacuate, alcune centinaia di sfollati. Un disastro. Una strage, in un posto che da sempre evoca allegria e benessere, Viareggio, città del carnevale e paradiso delle vacanze al mare. Tutto è stato causato dal deragliamento  di un treno merci carico di Gpl (Gas propano liquido), incidente occorso intorno alla mezzanotte che ha innescato l'apocalisse nel centro della città: una serie di esplosioni e l'incendio.
"Non è che andasse proprio piano, almeno a 90 all'ora" ha raccontato qualche testimone. "Il treno sferragliava sui binari, ho visto delle scintille" è la testimonianza di un altra persona. "La cabina è stata invasa dal gas, siamo riusciti a scappare - raccontano i due macchinisti, feriti in modo non grave - Siamo vivi per miracolo".
Purtroppo, il numero tragico delle vittime è ancora provvisorio. Alle sei di stamane i vigili del fuoco e gli uomini della protezione civile stavano ancora scavando tra le macerie, dalle quali hanno estratti vivi tre bambini, un uomo e una donna.

A causare l'incidente, sostiene una nota di Ferrovie, sarebbe stato il cedimento di un carrello di uno dei primi carri cisterna. Proseguono infatti le operazioni per la messa in sicurezza delle altre cisterne del treno, in tutto tredici, che ancora sono piene di Gpl e che componevano il convoglio che viaggiava sui binari della linea ferroviaria La Spezia-Pisa, proprio poche centinaia di metri oltre la stazione di Viareggio. In quel punto la linea ferrata è costeggiata dai palazzi, in parallelo corre via Ponchielli. I tecnici dei vigili del fuoco dovranno provvedere a svuotarne il contenuto e trasportarlo altrove senza pericoli. Una operazione che si preannuncia lunga e complessa, ma che non dovrebbe comportare particolari rischi. La circolazione dei treni subisce cancellazioni e ritardi.

Intanto da ore è in corso un pellegrinaggio ininterrotto di amici, parenti e conoscenti al pronto soccorso dell'Ospedale Versilia, dove si è concentrata l'emergenza sanitaria. Sono ancora da identificare alcuni tra i deceduti, e fra i numerosi feriti ci sono ancora persone senza nome. Nella sala d'aspetto del pronto soccorso si avvicendano viareggini, ma anche stranieri alla ricerca di notizie di congiunti e conoscenti.

Come dicevamo sono un migliaio le persone evacuate dalle loro abitazioni in seguito all'esplosione. A confermarlo è il sindaco della città, Luca Lunardini, che ha spiegato che 200 di queste sono state accolte in un centro di prima assistenza allestito nel municipio. "Nella piazza davanti al Comune - ha detto il sindaco - sono state installate cinque tende da campo che ospitano un centinaio di persone. Altrettante hanno passato la notte all'interno del municipio". Il sindaco ha spiegato inoltre che gli edifici crollati sono due mentre "altri 4 o 5 sono stati interessati dallo scoppio anche se non sono interamente crollati. Le altre persone sono state evacuate per una questione di sicurezza. Cercheremo di trovare accordi con gli albergatori in Versilia per ospitarle".

Sull'incidente sono in corso gli accertamenti della procura di Lucca. Parlando con i giornalisti, il questore Maurizio Manzo e il prefetto Carmelo Aronica hanno spiegato che sulle cause dell'incidente sarà la magistratura a cercare di dare una risposta, aggiungendo che la procura sta acquisendo le varie relazioni dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine.
Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha nominato una Commissione di inchiesta. Lo comunica l'ufficio stampa del Ministero, precisando che intanto alcuni funzionari dell'Agenzia per la Sicurezza Ferroviaria si trovano sui luoghi del disastro per le prime verifiche.
Sul luogo del disastro è arrivato questa mattina anche il responsabile della Protezione, Civile Guido Bertolaso per un sopralluogo nelle zone colpite con le autorità locali. Per tutta la notte il capo della Protezione civile è rimasto in contatto con il prefetto di Lucca e con i vertici delle Ferrovie dello Stato. [Informazioni tratte da Repubblica.it, Corriere.it]

La rabbia dei ferrovieri: "Sottovalutati i precedenti incidenti" - "La rottura di un asse di un carrello del vagone merci è un incidente tipico che non è stato mai tenuto nella giusta considerazione nonostante l'elevatissimo rischio connesso. Esso si è ripetuto innumerevoli volte, sempre fortunatamente con conseguenze meno gravi, da ultimo nei giorni scorsi sempre in Toscana, a Pisa S. Rossore ed a Prato". E' quanto affermano in una nota i delegati Rsu-Rls dell'Assemblea Nazionale dei Ferrovieri, organismo trasversale composto da lavoratori e iscritti a tutte le sigle sindacali, intervenendo così sull'incidente di questa notte a Viareggio. "Il fatto che i carri possano essere di proprietà delle singole aziende produttrici delle merci trasportate e non del gruppo Fs - prosegue la nota - non può essere utilizzato come giustificazione, anzi, questa circostanza pone drammatici interrogativi sulle modalità di controllo e di verifica adottate per l'ammissione a circolare sulla rete". "Esprimiamo - continuano i ferrovieri - il nostro profondo dolore per le tante vittime innocenti di questa tragedia e il ringraziamento ai soccorritori". "Facciamo appello - dicono ancora i ferrovieri nella nota - a tutte le autorità istituzionali affinché non ignorino le segnalazioni di pericolo che come ferrovieri portiamo a conoscenza dell'opinione pubblica poiché il trasporto ferroviario è un servizio complesso in cui anche il più piccolo incidente, o guasto, può determinare immani tragedie e come tale va analizzato e preso, sempre, nella massima considerazione". "Rinnoviamo la più ferma critica al gruppo dirigente delle Ferrovie che - conclude la nota - ha dirottato risorse e tecnologia sul servizio 'luccicante' dell'alta velocità lasciando che il resto del servizio ferroviario, in particolare merci e pendolari, deperisse sia in termini di qualità che di sicurezza". [Adnkronos/Ing]

I drammatici racconti di chi ha visto l'inferno - Passava con il motorino proprie mentre c'è stata la prima esplosione. "È caduto a terra e bruciava come una torcia", racconta un testimone che dalle finestre di casa ha assistito alla scena. "Completamente carbonizzato", dice dopo averlo visto sdraiato a terra, poco vicino ad un altro corpo, quello di una donna, anche lei morta per l'esplosione. "Siamo nell'inferno, c'è gente da aiutare", grida un'altra persona nel tentativo di raccogliere volontari per far fronte all'emergenza. E poco più in là, una ragazza racconta sconvolta: "Ho visto almeno cinque senza casa che bruciavano".
Nella sciagura, uno si è salvato: "Qualcuno è riuscito a gettarlo a terra e coprirlo con una coperta". C'è poi chi ha assistito al momento dell'incidente. "Dopo la frenata si è alzata una nuvola bianca", racconta un testimone. "Poi il boato delle esplosioni". Accanto alla stazione, aggiunge, un uomo "con una camicia bianca urlava 'perché va così veloce?'". E poi è esploso tutto. Racconto ribadito anche da un'altra persona: "Ho visto quel treno arrivare veloce ed entrare nella stazione e frenare senza riuscire a fermare la corsa". Dalle ruote, racconta, "mandava scintille dalle ruote, poi ad un certo momento dev'essere deragliato perché partivano dei sassi e dopo sono venute le esplosioni". [Adnkronos/Ing]

 

 

 

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30 giugno 2009
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