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Discariche armate...

Via al piano per l'emergenza rifiuti in Campania: a controllare le discariche ci sarà l'esercito

22 maggio 2008

Discariche in tutte e cinque le province campane, presidiate dai militari; carcere per chi blocca o viola i siti; compensazioni economiche per quei Comuni che ospiteranno le discariche.
Queste le misure che il governo ha deciso di mettere in campo per fronteggiare l'emergenza rifiuti in Campania. A illustrare il piano dell'esecutivo contro l''invasione' della spazzatura è stato lo stesso premier Silvio Berlusconi, al termine del Consiglio dei ministri che si è tenuto ieri nella Prefettura di Napoli.
Il governo ha scelto lo strumento del decreto legge: 17 articoli, tra i quali anche quello che prevede il coinvolgimento della direzione distrettuale antimafia di Napoli, chiamata a occuparsi dei procedimenti per reati in materia ambientale e di rifiuti. "Abbiamo adottato un decreto legge che fa piazza pulita delle incertezze e che mira a tutelare la salute pubblica", ha detto Berlusconi, ringraziando l'ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro, per il lavoro svolto ("Il commissario ha avuto difficoltà ad attuare ciò che riteneva necessario, ma ha lavorato egregiamente") e annunciando come già da oggi il sottosegretario, nominato ieri, Guido Bertolaso, avrà carta bianca per l'individuazione e l'attivazione dei siti che dovranno ospitare le discariche.

La lista dei "siti" dove saranno portati i rifiuti, che all'inizio era stata secretata, è rimasta segreta solo per poche ore. Già ieri sera si conosceva l'elenco delle aree individuate durante il Consiglio dei ministri e trasformate in "zone di interesse strategico nazionale", che comprende: Terzigno con due siti, Valle della Masseria (già scelta da Bertolaso quando era commissario e poi abbandonata per l'opposizione dell'allora ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio), Savignano, Santa Maria La Fossa, Sant'Arcangelo Trimonte, Andretta. Potrebbe aggiungersi Chiaiano. Qui si smaltiranno i rifiuti, ma è soltanto il primo passo.

"Non saranno più accettate le azioni di minoranze organizzate", ha assicurato Berlusconi, spiegando che i siti saranno considerati "aree di interesse strategico-militare", e per questo saranno presidiate dall'esercito: "Chiunque si introducesse abusivamente o impedisse l'accesso - ha aggiunto il premier - sarà punibile con l'arresto da 3 mesi a un anno. I promotori di disordini rischieranno fino a cinque anni".
Inoltre, in Campania verranno costruiti ed attivati quattro termovalorizzatori: tra trenta mesi sarà pronto quello di Salerno, poi ce ne sarà uno a Santa Maria La Fossa e uno nel Comune di Napoli. "Il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, ha 30 giorni per indicare a Bertolaso il sito dove costruire il termovalorizzatore, altrimenti il neo segretario sceglierà da solo", ha detto Berlusconi. Questi tre termovalorizzatori si aggiungono a quello di Acerra.

Il governo, inoltre ha intenzione, come ha annunciato il premier, di vigilare sulla raccolta differenziata, verificando che siano raggiunti i livelli necessari a contribuire alla soluzione del problema rifiuti: i Comuni della Regione che non raggiungeranno gli obiettivi della raccolta differenziata di rifiuti urbani, 25% per quest'anno, 35% per il 2009, del 50% per il 2010, subiranno un'imposta maggiorata sulla tariffa dei rifiuti pari rispettivamente al 25%, al 35% e al 50% per ogni tonnellata di rifiuto. Napoli ha un mese di tempo per presentare un piano per la raccolta differenziata. In caso contrario, ha detto Berlusconi, "provvederà autonomamente il sottosegretario Bertolaso". Il neo sottosegretario Bertolaso "in caso di mancata attuazione delle norme da parte dei comuni potrà nominare dei commissari ad acta per sostituire le amministrazioni comunali". Per i Comuni e alle amministrazioni anche l'obbligo di presentare mensilmente i dati sulla produzione dei rifiuti e sulla raccolta differenziata.
Il governo, inoltre, chiuderà sette impianti di combustione dei rifiuti e li trasformerà in impianti per il compostaggio di qualità, ha detto tra l'altro il premier che ha annunciato altre visite nel capoluogo campano: ''Tornerò a Napoli con continuità, per monitorare l'azione del sottosegretario Bertolaso e per confermare che lo Stato c'è e agirà con determinazione a una situazione che non è propria di un Paese civile''.

Il governo, ha spiegato tra l'altro Berlusconi, ha deciso di affidare la gestione dell'emergenza rifiuti alla Protezione civile perché "è come fosse un terremoto o un'eruzione vulcanica". Ma la battaglia contro l'emergenza rifiuti si vince anche a scuola, ha sottolineato il premier: "Il governo - ha spiegato - ha dato disposizioni ai dirigenti scolastici affinché, a partire dal prossimo anno, possano iniziare dei corsi di formazione rivolti agli studenti per promuovere la corretta gestione dei rifiuti domestici".
Infine, un "battaglione" di 200 «medici sentinella» monitoreranno e forniranno bollettini settimanali per evitare rischi alla salute dei cittadini.

Il presidente del Consiglio ha fissato un termine per verificare i risultati dell'azione di governo: "Napoli - ha detto - è una città ospitale e io sarò qui a lavorare anche nel prossimo futuro, ma per tornare alla normalità e uscire dall'emergenza rifiuti dovremo aspettare trenta mesi. Io penso che l'emergenza possa rientrare e che i rifiuti debbano sparire in un tempo molto breve. Su questo punto garantisco che ciò avverrà. Ma per fare tutto questo bisognerà farsi aiutare anche da altre Regioni, e trovare discariche a norma di sicurezza in attesa che entrino in funzione i termovalorizatori, a cominciare da quello di Acerra".

[Informazioni tratte da Adnkronos.com e Corriere.it]

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22 maggio 2008
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