Domenica partono per la Cina due container di Arance Rosse Oranfrizer
Le arance salperanno dal porto di Catania domenica e arriveranno a Shanghai il 18 marzo
Il conto alla rovescia per l'export di arance rosse in Cina è finito. Oranfrizer parte con la prima esportazione, che rappresenta il primo test logistico e di mercato. Oggi, giovedì 31 gennaio, due container da quaranta piedi ciascuno saranno caricati nell'impianto dell'azienda sita a Scordia, in provincia di Catania. La destinazione è Shanghai.
Per questa prima partenza si viaggerà via nave, i container salperanno dal porto di Catania il 5 febbraio, giorno di Sant'Agata amatissima santa patrona della città etnea. L'arrivo dei due container a Shanghai è previsto per il 18 marzo.
Il team di Oranfrizer (in foto) ha lavorato con attenzione per mesi a questa operazione che finalmente si realizza. Le arance selezionate dall'azienda siciliana per la prima esportazione sono le arance rosse Moro, le più pigmentate, le più ricche di antocianine, quelle che si presentano rosse sia sulla buccia che nella polpa, e le arance rosse Tarocco, le più ricche di Vitamina C.
"Oranfrizer è orientata da sempre all’internazionalizzazione dell’arancia rossa coltivata in Sicilia - afferma il Ceo Nello Alba - è giunto il momento di prendere il largo e raggiungere anche la Cina. Quando si superano certi confini con le nostre arance rosse siamo consapevoli di rappresentare la Sicilia, il made in Italy ed uno dei tesori agroalimentari più importanti d'Europa".
"Stiamo esportando un'eccellente selezione di Moro e Tarocco Ippolito - aggiunge Alba -, in un momento in cui il gusto e la pigmentazione sono al massimo della loro espressione. L'intento è far sì che il prodotto venga percepito da subito in tutta la sua naturale alta qualità. Ovviamente la partenza di domani per noi rappresenta un primo test, ma ci auguriamo che questi due container possano diventare presto 20 ed in futuro 200".
L'azienda esprime un vivo ringraziamento a tutte le istituzioni politiche e governative, nazionali e regionali, che dal 2015 a pochi giorni fa hanno contribuito alla firma dell'accordo Italia-Cina, a cominciare dal MIPAAFT, il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, e continuando con i servizi fitosanitari centrali e della Regione Sicilia, l'ambasciata italiana in Cina, il CSO Centro Servizi Ortofrutticoli, le organizzazioni di settore tra le quali il Distretto Agrumi, che hanno collaborato all’apertura di questa nuova rotta.