Dopo 10 anni negli Usa è ancora allarme terrorismo

Scatta l'allarme terrorismo negli Stati Uniti per un possibile attacco di al Qaida nel giorno del decimo anniversario degli attentati dell'11 settembre 2001. L'intelligence americana parla di "minaccia credibile, specifica, ma non confermata".
Nel riferire alla Cnn di quanto era stato informato sulla minaccia insieme ad altri membri del Congresso, il deputato Usa Peter King ha detto che "vi sono motivi per credere che la minaccia sia vera" e che l'intelligence stava prendendo tutte le misure necessarie per farvi fronte. I media americani hanno riferito che New York e Washington sarebbero tra i bersagli. In particolare si teme l'impiego di auto-bomba contro ponti, strade o gallerie. I sospetti, come confermato anche dalle autorità, ricadrebbero su tre persone, di cui una di nazionalità americana, che sarebbero arrivate negli Stati Uniti dall'Afghanistan in agosto, con l'intenzione di lanciare un attacco terroristico con un veicolo carico di esplosivo.
Il terzetto ha lasciato il Pakistan, è passato in un secondo paese - gli Emirati o l’Iran - ed ha poi raggiunto gli Stati Uniti. La segnalazione ha spinto l’Fbi a compiere delle verifiche su episodi e persone «sospette». E alcune intercettazioni avrebbero raccolto qualcosa di interessante. Dopo l’uccisione di Osama e l’analisi dei documenti trovati nella sua casa, gli americani hanno rivelato che il capo di Al Qaeda aveva ipotizzato un nuovo attacco agli Usa. Come date aveva indicato la festa nazionale del 4 luglio, il decimo anniversario dell’11 settembre o Natale.

L'informazione è giunta alle autorità americane, ieri, verso mezzogiorno e benché ancora in corso di definizione, sarebbe stata presa "seriamente" sia dalla Casa Bianca che dal Sindaco di New York, Michael Bloomberg. Secondo un responsabile della Casa Bianca, il Presidente Barack Obama "ha chiesto all'antiterrorismo di raddoppiare gli sforzi per rispondere alla minaccia", mentre Bloomberg ha già annunciato che in giornata terrà una conferenza stampa congiunta con i responsabili dell'Fbi e della polizia di New York. Il sindaco ha inoltre riferito che sono state rafforzate le misure di sicurezza in prossimità dei ponti, dei tunnel e nella rete di trasporto pubblico, ed ha invitato i newyorchesi a non farsi condizionare dalle minacce e a non modificare il proprio stile di vita, assicurando l'impiego di forze di polizia aggiuntive in città.

Intanto il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale cerca di mitigare l'allarme che ha seguito la notizia pur confermando che alzerà il livello di guardia. "Come abbiamo sempre fatto alla vigilia di ricorrenze importanti come quella dell'11 settembre, raccoglieremo maggiori informazioni nelle prossime ore", ha dichiarato alla Cnn Matthew Chandler, portavoce degli Interni. "Prendiamo tutte le informazioni su possibili minacce terroristiche seriamente e anche in questo caso, come in passato, prenderemo tutte le misure necessarie per contenere la minaccia. Per questo - ha continuato Chandler - chiediamo anche agli americani di restare vigili con l'avvicinarsi del fine settimana". "La risposta - ha insistito il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale - sarà proporzionata alla minaccia, in base all'evolversi delle informazioni acquisite e non sono escluse misure come un ulteriore rafforzamento dei pattugliamenti negli aeroporti e nelle aree di transito, nei porti, alle frontiere, negli edifici federali e in tutte le altre infrastrutture sensibili".
Misure che erano comunque già state previste sulla scorta dei documenti rinvenuti nel rifugio dove fu ucciso Osama Bin Laden. "Sappiamo che l'11 settembre è una data simbolica per Al Qaeda - ha dichiarato il ministro per la Sicurezza nazionale Janet Napolitano - anche per via di ciò che abbiamo trovato nel compound (di Osama Bin Laden)".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Corriere.it]