Dopo 35 anni riapre il Museo Civico Archeologico di Noto
Il MuCiAN era stato aperto nel 1965 e chiuso definitivamente (fino a oggi) nel 1986
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Noto ha ritrovato il suo Museo Civico Archeologico (MuCiAN), allestito nei locali del Complesso Monumentale del Santissimo Salvatore - Ex Monastero delle Benedettine. L'inaugurazione si è svolta domenica scorsa, alla presenza del Soprintendente di Siracusa Salvatore Martinez e del direttore del Parco Archeologico di Siracusa, Carlo Staffile.
All'interno del museo si potranno ammirare dieci sale espositive con centinaia di reperti che vanno dall'Età Preistorica a quella Medievale.
Foto di trolvag, CC BY-SA 3.0
"Dopo tanta fatica e il coinvolgimento di tante persone e tanti enti - ha detto il sindaco Corrado Bonfanti - riapriamo un Museo che è espressione ritrovata delle nostre radici. Un Museo che aveva cominciato le sue attività nel 1965, per poi chiudere i battenti definitivamente nel 1986".
Dopo 35 anni Noto ritrova dunque le sue origini, tra manufatti e oggetti risalenti a decine di campagne di scavi realizzate tra Monte Finocchitto e la Necropoli di Castelluccio, con l'epigrafe del Gymnasium recuperata a Noto Antica e i resti del santuario di Demetra e Kore dell'antica Eloro, la colonia Greca sul mare.
Direttore del Museo è l'archeologo netino Paolo Marini, egittologo, curatore e coordinatore delle mostre itineranti del Museo Egizio di Torino, mentre, curatrice dell'allestimento del MuCiAN è Laura Falesi, un'altra archeologa netina.