Dopo 41 anni arriva il risarcimento per le persone vittime di una frana avvenuta ad Agrigento nel 1966
Una circostanza sicuramente inaspettata, un riconoscimento dovuto ma del quale sicuramente si erano perse tutte le speranza: dopo 41 anni di attesa, entro fine di quest'anno alcune famiglie agrigentine delle zone colpite dalla frana che il 19 luglio del 1966 distrusse centinaia di abitazioni, potrebbero ricevere i risarcimenti.
Lo ha reso noto ieri il Genio Civile di Agrigento che dopo avere concluso le perizie nel quartiere Addolorata si appresta a definire anche i procedimenti relativi agli immobili delle altre zone. ''In questo modo - ha detto il capo del Genio civile, Rino La Mendola - tutti i cittadini avranno diritto a percepire le indennità entro l'anno''. Una legge regionale ha destinato nel 2005 sette milioni di euro per il risarcimento di 66 famiglie.
Il 19 luglio del 1966 migliaia di metri cubi di terra si abbatterono sulle case ad Agrigento: centinaia i feriti, 1.200 le famiglie rimaste senza tetto. La frana fu uno choc per il Paese e aprì il dibattito sulla questione urbanistica visto che a causare il cedimento era stato il sovraccarico edilizio: 8.500 immobili edificati in barba alle norme ambientali.
Il governo dell'epoca (ministro dei Lavori pubblici era Giacomo Mancini) alcuni mesi dopo si trovò a fronteggiare anche l'alluvione di Firenze e corse ai ripari con un disegno di legge: la cosiddetta legge Ponte, varata nel 1967. Per la prima volta in Italia si metteva un limite all'edificazione se non c'era una programmazione urbanistica.