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Dopo il conclave...

Habemus 100 miliardi di fondi per il Sud. Da dove ricomincerà il governo dopo il Consiglio dei ministri straordinario

13 gennaio 2007

Il conclave governativo di Caserta si è concluso e la novità più importante, la fumata bianca diciamo, riguarda il Meridione d'Italia: un piano di 100 miliardi per il rilancio del Sud.
Possiamo dire che la maggioranza di governo dal Consiglio dei ministri straordinario (il primo della storia repubblicana tenutosi in trasferta) non ne esce più forte e coesa di prima né più indebolita e slegata. Sostanzialmente i problemi interni del governo sono rimasti uguali a quelli di sempre (immaginabili e prevedibili dal primo momento che è nato), ma tutti i ministri - dai progressisti ai teodem, dai moderati ai radicali massimalisti -hanno detto che tutto e andato benissimo e che tutti sono rimasti soddisfatti da quanto è accaduto all'interno delle stanze casertane.

Ma vediamo, cominciando proprio dallo stanziamento miliardario per il Sud, come procederà adesso il governo Prodi...
 
Piano per il Sud: 100 miliardi in 7 anni - 123 miliardi da erogare tra il 2007 e il 2013. Di questi 100 miliardi sono riservati al Mezzogiorno, per ''avvicinare il Sud al Nord del Paese''. Ha questa entità il pacchetto, presentato dal ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani e approvato dal Consiglio dei ministri. Per la prima volta il governo potrà usare congiuntamente sia risorse del fondo aree sottoutilizzate, sia risorse dei fondi strutturali. ''Questo si tradurrà - assicurano da Palazzo Chigi - in tempestività e certezza nella programmazione degli investimenti''.
Il governo punta su valorizzazione delle risorse umane, ricerca, turismo e servizi per migliorare la qualità della vita, a partire dal settore della sanità.
Gli investimenti sulle risorse umane balzeranno dal 4,8% al 9%, così come aumenteranno dal 9 al 14 per cento quelli sul fronte della ricerca e dell'innovazione per migliorare la competitività del Paese.
All'indomani dello scandalo sanitario dell'Umberto I di Roma, il governo ha voluto focalizzare l'attenzione anche sul comparto della salute e, in generale, sui servizi per la qualità della vita: gli investimenti verranno triplicati nei prossimi cinque anni, passando dal 3 al 9 per cento.
Il governo Prodi, sulla scia di quanto detto dal premier nella conferenza stampa di fine anno, ha ribadito poi l'importanza dei temi dell'ambiente: infatti, aumenteranno dal 10 al 16 per cento gli stanziamenti destinati all'uso sostenibile delle risorse ambientali.
Infine, il turismo con l'obiettivo di valorizzare le risorse naturali e culturali del Bel Paese. Allo scopo di rendere più attraenti per i turisti le città italiane, il governo stanzierà nei prossimi anni il 7,2 per cento dei fondi per rilanciare il Sud del Paese.

Il Quadro strategico nazionale per il 2007-2013 è un provvedimento per l'allocazione dei fondi comunitari e del fondo per le aree sottoutilizzate. Si tratta di uno strumento previsto dal regolamento comunitario dell'Ue e che l'Italia presenterà alla Commissione europea.

Pensioni e liberalizzazioni - Ovviamente toccato il tasto delle pensioni, che ha più volte stonato fino a diventare però, un motivetto lieve e senza forzature. La riforma, infatti andrà avanti, ma adagio. ''Dovrà essere realizzata - ha spiegato Prodi - all'interno della modernizzazione dell'intero stato sociale, ma l'agenda non sarà cambiata: ho ribadito che ci sarà l'apertura del tavolo con i tempi previsti accelerando il più possibile ma se non si chiude a fine marzo sarà un poco dopo''.
Sulle liberalizzazioni, invece, il premier ha mostrato scetticismo sul termine di cabina di regia rilanciato dal vicepremier Rutelli, ma la filosofia che lo guida sembra essere chiara: ''Mi assumo io la responsabilità e sto esaminando con interesse tutti i fili della lenzuolata di Bersani''.
E rivedere lo scheletro della legge Finanziaria, come auspica Padoa-Schioppa? ''La riforma della legge di bilancio si fa in Parlamento'',  ha risposto il Professore.

Agenzia per la cooperazione - Dal Cdm di Caserta è partito anche il disco verde per una Agenzia ad hoc per la cooperazione allo sviluppo destinata ad ereditare e raggruppare compiti e attività della cooperazione allo Sviluppo della Farnesina e delle attività in tal senso degli altri enti coinvolti. Il disegno di legge che delega il governo a riformare il settore della cooperazione dell'Italia con i Paesi in via di sviluppo - approvato in via preliminare su proposta del ministro degli Esteri D'Alema - dovrà ora ricevere il parere della Conferenza Stato-Regioni.

Sul Commercio Estero - Nella mattinata di ieri Prodi ha firmato l'atto conclusivo che ricostruisce il ministero per il Commercio Estero, affidato ad Emma Bonino. ''Il decreto legge di inizio legislatura scorporò le competenze sul commercio Estero e le affidò a Bonino - ha detto Marco Pannella, leader radicale - il decreto di oggi è l'atto conclusivo per sbloccare tutte le procedure ed i fondi''.

Novità sul fronte dell'immigrazione - Il governo ha recepito una direttiva comunitaria che vieta l'autorizzazione di espulsioni, per via aerea, di immigrati verso paesi che utilizzano la tortura o prevedano la pena di morte. Il provvedimento, in conformità alle convenzioni internazionali, riguarda anche i semplici ''transiti'' in aeroporti di tali paesi.

La conclusione generale - ''Da Caserta usciamo più coesi'' anche se le differenze rimangono, ha detto infine Romano Prodi. ''Nella sostanza e non nella forma - chiosa Prodi - il governo ha proceduto finora in modo unitario''. I sondaggi, che ''stanno risalendo'' (sostiene Prodi), daranno un mano. ''Non mi sono mai illuso di poter avere il plauso nei momenti di cambiamento e delle decisioni coraggiose. Sono sicuro di averlo in seguito''.

Rispetto alla soddisfazione dei ministri della maggioranza, le conclusioni del conclave di Caserta fatto dalla Casa delle libertà, ovviamente, sono state molto diverse. ''Quello che si vede a Caserta - ha detto Maurizio Gasparri di An - è il governo del nulla. Come un sughero sull'acqua, Prodi galleggia ma non naviga. Rinvii su tutto, indecisioni sulle pensioni, equivoci sulla famiglia. In realtà Prodi non è in grado di fare scelte chiare perché se va avanti sulle pensioni rompe a sinistra, ma se va avanti sui Pacs rompe al centro''.
Duro il giudizio del centrodestra anche sull'annuncio di 100 miliardi di stanziamenti a favore del Meridione. ''Fumata nera al conclave di Caserta, anche sul Sud'', ha denunciato il presidente dei senatori di Forza Italia Renato Schifani. ''Dopo aver bloccato il Ponte di Messina e aver penalizzato il Mezzogiorno con una manovra disastrosa - ha detto ancora Schifani - Prodi e compagni ora sono in grado di produrre solo un incerto stanziamento di fondi, ripartito su 7 anni, dal valore puramente simbolico''.
Molto critico, ma per motivi opposti, il leghista Roberto Maroni. Con la ''cancellazione dall'agenda del governo della questione del federalismo fiscale e della riforma federale - ha detto - il Nord non può attendersi nulla di buono''. Per l'esponente del Carroccio l'unica novità è ''un ritorno al passato: c'è una riedizione della famigerata cassa del Mezzogiorno, nulla sulle riforme, nulla sulla questione settentrionale solo rinvii sulla riforma delle pensioni, nessuna delle questioni importanti è stata affrontata''.
Infine, fortemente negativo anche il commento portavoce di Berlusconi, Paolo Bonaiuti. ''Il vertice di Caserta è stata una grande ammuina, una parata di parole con poca o nessuna sostanza'', ha affermato. ''Finora - ha concluso il portavoce di Forza Italia - non c'è stato nessun fatto concreto: l'unico fatto concreto con cui gli italiani si sono confrontati è la scarica di tasse arrivata con la Finanziaria''.

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13 gennaio 2007
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