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Dopo la posticipazione della stagione venatoria in Sicilia la LAV rivolge un appello a tutti i cittadini

31 agosto 2007

''Denunciate chi non rispetta lo stop''
Come noto il TAR Palermo, su ricorso di WWF e Legambiente, ha sospeso la caccia in Sicilia - che sarebbe dovuta iniziare sabato 1 settembre - riconoscendo che il ''Calendario Venatorio'' emanato dalla Regione Siciliana produrrebbe gravi ed irreparabili danni alla fauna, già stremata da siccità, caldo e incendi.
Per effetto di tale provvedimento, è stata sospesa su tutto il territorio regionale qualsiasi forma di caccia fino al 7 settembre p.v. Qualunque attività di caccia che venga ciononostante esercitata, pertanto, è penalmente rilevante e sanzionata ai sensi dell'art. 30, comma 1, lett. a), della Legge statale sulla caccia n. 157/1992 e del codice penale.

La LAV, quindi, ha subito trasmesso una circolare contenente il decreto del TAR alla Prefettura e Questura di Caltanissetta, alle Procure di Caltanissetta e Gela ed ai comandi provinciali di Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale nonché alla società Multiservizi che svolge il servizio di vigilanza venatoria per la Provincia nissena.
«Considerata la forte pressione venatoria nelle nostre zone ed il radicamento sul territorio di fenomeni di bracconaggio diffuso, infatti, abbiamo motivo di ritenere che sin da sabato 1 settembre potrebbero verificarsi casi di esercizio abusivo della caccia», ha dichiarato Ennio Bonfanti, responsabile provinciale della LAV. «A tal proposito abbiamo puntualizzato che per l'integrazione del reato di ''esercizio venatorio in periodo di divieto'' non occorre necessariamente che si verifichi lo sparo e la conseguente uccisione di fauna - ha precisato Bonfanti - posto che la stessa legge sulla caccia 157/92 considera ''attività venatoria'' anche il ''mero vagare o il soffermarsi con i mezzi destinati a tale scopo o in attitudine di ricerca della fauna selvatica o di attesa della medesima per abbatterla''».

La LAV, quindi, sollecita i competenti Organi di vigilanza ad organizzare di adeguati servizi di controllo e prevenzione, affinché venga garantita sull'intero territorio provinciale l'immediata e piena esecuzione del citato decreto del T.A.R. «Le Forze dell'Ordine di Caltanissetta hanno già mostrato un'encomiabile attenzione alla lotta al bracconaggio (ricordiamo, come ultimo esempio, l'ottimo intervento dei Carabinieri di Serradifalco che, qualche settimana fa, hanno denunciato un bracconiere che cacciava nottetempo) e dunque siamo sicuri - prosegue Bonfanti - che anche nei prossimi delicati giorni verranno perseguiti eventuali illeciti venatori, non fosse altro perché l'abusivo esercizio della caccia costituirebbe grave danneggiamento del ''patrimonio indisponibile dello Stato'' costituito dalla fauna selvatica (L. 157/92, art. 1)».

Ma l'Ente animalista rivolge un appello anche ai cittadini: ''Aiutateci a tutelare la fauna denunciando chi non rispetta lo stop''. Per questo sul sito www.lavsicilia.it è già pronto una sorta di vademecum con consigli e suggerimenti: qualunque cittadino che, scoprendo un cacciatore nell'esercizio dell'attività venatoria o ''in attitudine di ricerca della fauna'', ravvisi la violazione della sospensione della caccia, ha il diritto-dovere di denunciarlo subito alle competenti Autorità in quanto palese attività di bracconaggio.
Per segnalazioni la LAV di Caltanissetta ha messo a disposizione una segreteria telefonica - attiva 24h24 - gestita dai propri volontari: il numero è 06. 916500053.

INFO
www.lav.it
www.lavsicilia.it

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31 agosto 2007
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