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Dopo la sconfitta di venerdì del Palermo, ecco i risultati del Catania e del Messina

La squadra etnea ha pareggiato con la Ternana. La squadra messinese sconfitta dal Piacenza

15 marzo 2004
Catania - Ternana 1-1
Catania (4-4-2): Squizzi, Fusco, Terra, Zoppetti, Giallombardo, Fini, Behi, Genevier (1' st Pagliuca), Mascara (11' st Zeoli), Oliveira, Taldo (43' st Sedivec). (1 Concetti, 19 Montervino, 23 Sturba, 27 Berrettoni). All. Matricciani.
Ternana (4-4-2): Brunner, Nicola, Paci, Terni, Grava, Esposito (38' st Frara), Migliaccio, Kharja, Ferrarese, Zampagna (21' st Frick), Borgobello (42' st Adeshina). (12 Berni, 18 Pesaresi, 29 Corrent, 30 Savino). All. Beretta.
Arbitro: Preschern di Mestre.
Reti: nel pt 12' Borgobello, 27' Mascara.
Note: recupero 1' e 4'. Angoli 4-4. Espulso: Fusco al 6' st per doppia ammonizione. Ammoniti Zoppetti, Kharja, Ferrarese e Migliaccio per gioco falloso, Fini per proteste. Spettatori 3.156 paganti, 4.660 abbonati, 776 mini abbonamenti.
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Un punto a testa e appuntamento con la vittoria rinviato. Catania e Ternana si accontentano di un pareggio che muove la classifica di entrambe le formazioni, ma non basta ad assicurare il cambio di passo auspicato.
I catanesi, in cerca di riscatto dopo la sconfitta di Vicenza, pagano l'espulsione di Fusco che li costringe a giocare tutta la ripresa sulla difensiva dopo un primo tempo volenteroso. Un episodio, il cartellino rosso rimediato dal difensore di casa, che penalizza Oliveira e compagni obbligandoli a giocare solo di rimessa per tutto il secondo tempo. Anche i ternani, a secco di successi da ormai nove incontri, paradossalmente mostrano le cose migliori nella prima frazione di gioco, non sfruttando oltre quaranta minuti di superiorità numerica nella ripresa, quando avrebbero potuto mettere alle strette i padroni di casa.

Privo di ben otto elementi, il Catania propone la formazione annunciata. Fusco e Terra rilevano gli squalificati Diliso e Stendardo in difesa, Genevier gioca al posto di Grieco a centrocampo, in avanti torna Taldo. La Ternana, senza Brevi, Scarlato e Jimenez, ritrova Migliaccio sulla mediana e conferma il duo d'attacco Zampagna-Borgobello.
La partita si anima subito. Già al 2', Oliveira si presenta solo davanti a Brunner, ma angola troppo la conclusione. Cinque minuti dopo lo stesso Oliveira mette in crisi la difesa ospite saltando Paci e Nicola e sfiorando il palo con un diagonale di sinistro. La Ternana non resta a guardare e al 12' sblocca il risultato. Zoppetti manca un rinvio ed è costretto ad atterrare al limite Borgobello. Sulla punizione che ne segue, la barriera devia la conclusione di Esposito finendo con il favorire l' accorrente Borgobello, che non ha difficoltà a battere Squizzi.

L'undici di Beretta prova a sfruttare il momento positivo per mettere in difficoltà il Catania, che ha qualche problema a centrocampo, dove il francese Genevier non riesce a dirigere la manovra come dovrebbe. Gli ospiti, che cercano le accelerazioni sulle fasce per aggirare la difesa avversaria, sfiorano il raddoppio al 17' con Esposito, il cui diagonale s'infrange sul palo a Squizzi battuto. L'incontro è molto combattuto, Preschern deve intervenire spesso, ammonendo ben cinque giocatori nei primi 45 minuti.
Superato il momento critico, gli etnei trovano il pari al 27'. Taldo serve Mascara, che dal vertice sinistro dell'area lascia partire un destro calibrato che supera Brunner. La formazione di Matricciani e Colantuono insiste e impegna Brunner con un tiro di Oliveira. Dopo una conclusione alta di Esposito, è Taldo a non trovare la deviazione vincente su tiro di Fini corretto da un difensore.

Nella ripresa, i catanesi sostituiscono Genevier con Pagliuca, ma dopo appena sei minuti restano in dieci a causa dell' espulsione di Fusco, che, già ammonito, sbaglia un disimpegno e mette giù Zampagna rimediando il secondo cartellino giallo. Per puntellare la difesa, i tecnici etnei sacrificano Mascara mandando in campo Zeoli, che va a fare il centrale con Zoppetti spostato a destra.
Con un uomo in più, la Ternana potrebbe spingere maggiormente, ma per rendersi pericolosa deve aspettare il 24', quando Frick, appena entrato al posto di Zampagna, si fa luce in area trovando però Squizzi pronto a chiudergli lo specchio della porta. E' l'unica palla gol di una ripresa povera di emozioni. Gli ospiti non riescono a rendersi incisivi e il Catania può controllare la situazione sino al triplice fischio di Preschern.

Piacenza - Messina 1-0
Piacenza (4-3-3): Guardalben, Cristante, Fattori, Mangone, Radice, Lucenti, Miceli, Riccio, D' Anna (12' st Edusei), Colombo (17' st Patrascu), Beghetto. (1 Orlandoni 5 Abbate 18 Bocchetti 28 Minopoli 23 Ambrosetti). Allenatore: Cagni.
Messina (4-4-2): Storari, Accursi, Fusco, Rezaei, Parisi, Lavecchia (33' pt Giampà), Coppola, Mamede, Sullo (34' Gentile), Sosa (20' st Zaniolo), Di Napoli. (22 Bonnefoi 6 Aronica 8 Zoro 20 Guzman). Allenatore: Mutti.
Arbitro: Cassarà di Palermo.
Rete: nel st 48' Beghetto.
Note: Angoli: 4-1 per il Piacenza. Recupero: 3' e 4'. Ammoniti: Accursi, Rezaei e Riccio per gioco scorretto, Lucenti e Radice per condotta non regolamentare. Al 23' st Parisi ha fallito un rigore calciando sulla traversa. Spettatori: 6.000.
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Decide l'ultima giocata al "Garilli" di Piacenza. Una punizione di Beghetto in pieno recupero regala tre punti importantissimi alla formazione di Cagni contro il Messina nel big match del campionato cadetto.
Il pareggio sarebbe stato certamente più giusto in virtù del grande equilibrio che si è visto in campo e il Messina, adesso fuori dalla zona promozione, recrimina molto anche per l'occasione sprecata da Parisi che ha mandato sulla traversa un calcio di rigore.

Gigi Cagni ritorna all'antica rilanciando il modulo 4-3-3 dopo la rivoluzione operata a Salerno, mentre Bortolo Mutti recupera in extremis Lavecchia, che supera il test prima della partita, e il bomber Di Napoli: il modulo è il classico 4-4-2. Parte bene il Messina che appare più reattivo e determinato, il Piacenza invece è piuttosto contratto nei primi minuti e le grida di Cagni nei riguardi dei suoi giocatori non tardano ad arrivare. Già al 3' i peloritani avrebbero un ottima opportunità per andare a segno con Di Napoli ma il suo tiro al volo con il sinistro termina di poco alto la porta di Guardalben. Al 5' ci prova Parisi su calcio di punizione, buono il tiro anche se la distanza è notevole.
Dopo il brutto avvio i padroni di casa si riprendono e si fanno vedere con più frequenza in avanti anche se non riescono a impensierire Storari. La partita si mantiene sostanzialmente equilibrata con parecchi errori in fase di costruzione di gioco: il Piacenza ci prova al 23' quando, su cross di Cristante, Colombo colpisce di testa troppo centrale e non sorprende Storari. Dura soltanto 32' la partita di Lavecchia che, già in precarie condizioni fisiche, è costretto a lasciare il campo a Giampà dopo uno scontro di gioco.

La partita è gradevole e a tratti offre spunti interessanti come al 37' quando su azione di calcio d'angolo un colpo di testa a botta sicura di Miceli viene respinto sulla linea da Coppola. Al 41' bel dialogo in area tra Colombo e Beghetto con conclusione di quest'ultimo che non inquadra di poco lo specchio della porta. Il risultato non si sblocca e il primo tempo si chiude giustamente sullo 0-0. Non cambia il tema della partita nel secondo tempo con molto equilibrio i gli errori in fase di costruzione di gioco.
Cagni prova la carta Edusei al posto di D'Anna, ma la manovra del Piacenza stenta a decollare, anche perchè cerca con insistenza i lanci lunghi verso le due torri Beghetto e Colombo. Al 17' buono l'inserimento proprio di Edusei che trova sulla sua strada Storari, poi sulla respinta del portiere non trova la giusta coordinazione. Al 22' Cassara non ha dubbi assegnando il rigore al Messina per un fallo di mano di Radice in anticipo su Giampà. Batte Parisi che tira di potenza e colpisce in pieno la traversa.

Il Piacenza riprende quota e al 34' ha una buona occasione: su traversone di sinistro di Patrascu (entrato al posto di Colombo), su punizione Beghetto di testa manda di poco alto. Lo stesso Patrascu con una punzioone a girare al 37' manda alto. In pieno recupero al 47' il gol decisivo di Beghetto che su calcio di punizione buca la barriera e supera Storari che riesce solo a smorzare il tiro. Brutta la rissa dopo il triplice fischio finale tra Edusei e Coppola che rovina una partita corretta.

Fonte: La Sicilia

La classifica di Serie B
Palermo, Atalanta 54 - Piacenza 52 - Cagliari 51 - Livorno, Ternana 50 - Messina 49 - Torino 47 - Triestina 46 - Fiorentina 44 - Catania, Vicenza 43 - Napoli, Albinoleffe 39 - Verona, Salernitana 38 - Treviso 37 - Ascoli, Venezia 36 - Pescara 35 - Bari, Genoa 34 - Como 31 - Avellino 25

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15 marzo 2004
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