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Dopo le dimissioni di Allegra

Gianfranco Micciché contro l'assesssore alla Sanità Massimo Russo: "Ci spieghi la vicenda delle dimissione dell'ex manager del Civico di Palermo"

08 febbraio 2011

Dopo le dimissioni del manager dell'ospedale Civico, Dario Allegra, richieste pubblicamente dell'assessore alla Sanità siciliana Massimo Russo e scaturite dallo scandalo della donna ricoverata per tre giorni su una sedia (LEGGI), il scontro si fa sempre più acceso.
Dalla scorsa domenica, il sottosegretario alla Presidenza e leader di Forza del Sud, Gianfranco Micciché, nel suo blog ha fatto partire il count-down (un orologio digitale di colore arancione partito alle ore  10:12 di domenica 6 febbraio) in attesa delle spiegazioni dell'assessore regionale alla Sanità riguardanti la vicenda delle dimissioni dell'ex manager dell'ospedale Civico di Palermo e sul presunto tentativo dell'assessore stesso di "imporre una sua conoscente" (Vinnuccia Di Giovanni) come dirigente della Farmacia del Civico. "Non abbiamo ottenuto nessuna risposta. Rimaniamo in attesa e conteremo i secondi che ci separano dal preteso chiarimento, perché ne abbiamo il sacrasanto diritto, sia come parte politica lesa, sia soprattutto come siciliani. Leopardi scrisse che 'il silenzio è il linguaggio di tutte le forti passioni... anche del timore. Sarà mica così anche per l'assessore Russo?". Secondo quanto sostiene il blog, "le dimissioni 'indotte' del dottor Allegra, nella sostanza sono niente più che una sentenza di condanna politica: ne attendiamo le motivazioni".
La replica di Russo non si è fatta attendere. "L'on. Micciché dovrà avere la bontà di pazientare ancora un po'. Se non ammetterà di essersi sbagliato, magari consultando sul tema lo stesso ex direttore generale dell'azienda Civico Dario Allegra, la mia risposta arriverà ma non più tramite la stampa bensì nelle sedi più opportune per tutelare la mia dignità e la correttezza del mio agire".
Micciché ha controreplicato definendo l'intervento di Russo una "non risposta dai toni dipietreschi".

In qualità di presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari, Leoluca Orlando, nel richiedere fermamente "l'accertamento di tutte le responsabilità" di Allegra, ha infine lanciato una stilettata all'assessore: "Non appare istituzionalmente corretto che il direttore generale di una grande azienda come il Civico venga licenziato in diretta televisiva. Questo induce negli operatori sanitari della regione un clima di terrore che è l'esatto contrario del rispetto istituzionale. Come se ci fosse una realtà in cui se non si assecondano le scelte dell'assessore Russo si rischia senza neanche una procedura formale di essere cacciati".


E l'assessore Russo disse no al manager "straniero" - L'assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, ha replicato all'appello lanciato da "Repubblica" nel quale scrittori, attori, docenti universitari chiedono che il nuovo manager del Civico, dopo le dimissioni di Dario Allegra, venga scelto fuori dalla Sicilia. "Capisco bene lo spirito dell'appello - ha detto Russo - ma al tempo stesso ritengo fuorviante il rilievo che viene dato alla provenienza geografica. In cuor mio sono convinto, come penso che siano convinti anche i promotori dell'appello, di potere trovare in questa terra una persona che sappia fare il bene della sanità siciliana. E' anche una questione di fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità di poter dare riposte positive alla gente: credo che sia questo quello che si aspettano i siciliani". "A fine mese - ha aggiunto l'assesssore - definiremo il nuovo albo dei direttori generali. Quindi affiderò i curricula all'Agenas, l'agenzia per i servizi sanitari alle Regioni, così come avevo fatto informalmente in occasione delle precedenti nomine, per l'individuazione delle migliori professionalità, in relazione alle caratteristiche e alle tipologie delle 17 aziende e in linea con quanto voluto dalla legge di riforma del sistema sanitario. In esito a questi passaggi nominerò il nuovo direttore generale del Civico. Dobbiamo fermamente credere nelle potenzialità di questa terra, assumendoci la responsabilità di scelte di legalità e trasparenza, confidando nelle nostre risorse umane e professionali e senza per forza rivolgerci ad 'estranei' per fare scelte rigorose e di qualità". "Ho sempre manifestato - ha concluso l'assessore - la convinzione che cambiare si può e io ci credo ancora, nonostante i dolorosi, subdoli e cattivi attacchi non solo di chi è palesemente avverso al cambiamento e alla modernizzazione ma anche da parte di quelle forze che si reputano riformiste ma sono in realtà incapaci di leggere la realtà ed il suo incalzante divenire".
Sul ruolo della politica nelle nomine dei manager Russo ha infine affermato: "Poiché sono convinto che la politica, quella nobile e di alto significato, consiste nell'assicurare la buona amministrazione e il perseguimento del bene comune, il direttore generale del Civico, come di ogni altra azienda sanitaria, non dovrà essere distante dalla politica ma dovrà invece essere capace di realizzare, nella sua attività quotidiana di amministratore dell'azienda, il programma politico che sta alla base dell'azione riformatrice - se non addirittura rivoluzionaria - che quest'assessorato sta portando avanti".

[Informazioni tratte da Ansa, GdS.it, Repubblica/Palermo.it]

 

 

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08 febbraio 2011
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