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Dopo lo spazio Parmitano vola... in Europa

Il nostro AstroLuca è ambasciatore semestre presidenza: "L'Europa è un'opportunità di crescita, e lo dice uno che viene dalla 'periferia', dalla Sicilia"

15 aprile 2014

Una grandissima opportunità per tutti e un simbolo denso di significati: è questa l'Europa per l'astronauta Luca Parmitano, nominato ambasciatore del semestre della presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea.
"Sono contentissimo e molto emozionato: è una cosa importantissima per me e un onore, ricoprire un ruolo come questo", ha detto all'ANSA l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa). "L'Europa è soprattutto un'opportunità per tutti di poter crescere e maturare in tutti i campi, personali e professionali", ha aggiunto l'astronauta, che nel 2013 ha lavorato per sei mesi a bordo della Stazione Spaziale Internazionale nella missione «Volare», la prima di lunga durata dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi).

"Dico che l'Europa è un'opportunità anche quando penso alla mia storia e al mio percorso formativo, considerando che vengo dalla Sicilia: una zona che è quasi alla periferia quando pensiamo all'Italia, figuriamoci quando pensiamo all'Europa", ha osservato Parmitano, nato 38 anni fa a Paternò, vicino Catania. La sua Sicilia è stata spesso protagonista delle spettacolari immagini che l'astronauta ha inviato a Terra durante la missione, fotografando il pianeta dalla Cupola, la grande finestra panoramica della Stazione Spaziale. È ripensando al nostro pianeta visto dalla stazione orbitale che Parmitano vede nello spazio "la colla" che tiene insieme la sua esperienza con il nuovo ruolo di ambasciatore del semestre della presidenza italiana del Consiglio dell'Unione Europea. È un ruolo, ha aggiunto, che ha un valore simbolico: "dallo spazio noi astronauti abbiamo un punto di vista privilegiato: possiamo vedere l'Italia e l'Europa da lontano e nel loro insieme, senza quella perversa creazione dell'uomo che sono i confini tra i Paesi".

Più che di confini, infatti, l'astronauta italiano preferisce parlare di orizzonti. Parmitano preferisce pensare alla stessa Europa come a "un orizzonte, un'unica terra che si estende dalla pianure ricche di fiumi del Sud alla straordinaria bellezza dei fiordi della Scandinavia: è questa - conclude - l'Europa alla quale mi piace pensare, mi piace considerarla un paesaggio all'interno del quale noi italiani siamo perfettamente integrati". [ANSA]

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15 aprile 2014
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