Dopo lo stop del Tar la caccia è stata riaperta
La stagione venatoria siciliana ha ripreso il via sabto scorso e la LAV è ritornata all'attacco
La scorsa settimana l'assessore regionale all'Agricoltura, Giovanni La Via, ha firmato il decreto che approva il nuovo calendario venatorio per la stagione 2008/2009. Con questo la caccia è stata riaperta sabato scorso. Rispetto al calendario precedente, la cui efficacia era stata sospesa da un provvedimento del Tar di Palermo, è stata esclusa la caccia nelle zone umide Sic (Siti interesse comunitario) e Zps (zone protezione speciale).
Il testo completo del calendario si potrà scaricare dal sito www.regione.sicilia.it/agricolturaeforeste e sarà pubblicato anche sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana.
Di seguito riportiamo le dichiarazioni di Ennio Bonfanti (Resp. regionale "caccia" della LAV Sicilia) rilasciate giovedì scorso, 25 settembre 2008...
La LAV: "Grave ed arrogante decisione dell'assessore La Via, nessun rispetto per la magistratura".
"Apprendiamo con stupore che l'Assessore regionale all'Agricoltura on. Giovanni La Via ha firmato poco fa un decreto-truffa che emana un nuovo "Calendario venatorio" - in sostituzione di quello sospeso dal TAR su ricorso di Legambiente - per riaprire la caccia prima di conoscere la decisione dei giudici del TAR, che si riuniranno domani (venerdì 26 settembre, ndr) per decidere se mantenere o revocare la sospensione della stagione venatoria. Si tratta di un atto grave ed arrogante non solo per il suo significato di oltraggio e sfida aperta alla Magistratura ed al suo ruolo, ma anche per il suo contenuto specifico: si tratta, infatti, di un decreto-fotocopia di quello censurato dal TAR perché prevede la caccia alle stesse specie (lepre e beccaccia) e con le stesse modalità (caccia alla migratoria per 28 giornate) che il ricorso denunciava come illegittime e contrastanti con le norme statali ed europee! In pratica l'Assessore ha firmato - come se nulla fosse e calpestando apertamente il decreto n. 1007/08 del TAR - un nuovo decreto che contiene le stesse disposizioni che il Giudice amministrativo aveva già sospeso in via cautelare perché produttrici di "danni all'ambiente ed al patrimonio faunistico"!
E' sconcertante il fatto che armieri e cacciatori siano le uniche e vere "specie protette" per la Regione, che antepone gli interessi della lobby venatoria a quelli generali della collettività. Evidentemente per l'on. La Via le doppiette (ed i loro voti) contano più delle decisioni dei tribunali".
INFO
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