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Dopo quattro giorni di tregua...

Sbarcati a Lampedusa 208 migranti. Il barcone è arrivato al porto senza essere avvistato

19 maggio 2011

Sbarco, poco prima delle due della scorsa notte, a Lampedusa dove sono approdati direttamente al porto 208 profughi. Tra i migranti, di presumibile origine sub-sahariana, e partiti dalla Libia, 23 donne e 3 bimbi. L'arrivo, dopo quattro giorni di tregua, coincide con il miglioramento delle condizioni meteo-marine.
L'imbarcazione in legno, lunga circa 15 metri, è riuscita ad arrivare al porto della Madonnina senza essere stati avvistati precedentemente né dalla Guardia costiera né dalla Guardia di Finanza.
I profughi stanno tutti bene e sono stati già trasferiti al Centro di prima accoglienza di contrada Imbriacola, dove ci sono altri 285 migranti, metà dei quali tunisini. Come affermato dagli stessi profughi al loro arrivo a Lampedusa, l'imbarcazione è partita dal porto di Zuwara, in Libia, due giorni fa ed è rimasta in mare per oltre quaranta ore.
Il mare calmo e l'assenza di vento non esclude per oggi l'arrivo di altri barconi di immigrati. L'ultimo sbarco era avvenuto nella notte tra venerdì e sabato con l'arrivo di due barconi e 418 migranti. Sempre sabato un terzo era giunto a Licata (AG) un'imbarcazione con 213 migranti.

Ieri Lampedusa ha ricevuto la visita del presidente della Cei, il card. Angelo Bagnasco (LEGGI). Insieme a lui il cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo e presidente della Conferenza episcopale siciliana. Il porporato, interpellato ieri dai giornalisti all'aeroporto di Lampedusa poco prima della sua partenza per Palermo, ha detto: "Ho sentito da alcuni resoconti di stampa e delle associazioni umanitarie che è stata notata una strana cadenza negli sbarchi a Lampedusa, che sembrano avvenire a ritmi regolari ogni cinque giorni: c’é dietro un’organizzazione?". Romeo teme che al di là del Mediterraneo e in particolare in Libia, ci possano essere "organizzazioni che speculano sulla disperazione della gente, preparando la partenza di grossi contingenti in momenti prefissati. E’ una tragedia che continua".
Il suo appello è rivolto alle autorita?, gli hanno chiesto i cronisti. "Che autorità può esserci - ha risposto Romeo – dove si bombarda?". Quanto agli episodi di autolesionismo ed alle proteste avvenute ieri nel centro d’accoglienza di Lampedusa, "chi è disperato – ha osservato il cardinale – vorrebbe avere visibilità: la protesta va letta in questo senso. Chi ha davanti a sé la prospettiva di essere rimpatriato, cerca di far sentire la sua voce per dire 'lasciateci qui'".

Idv: "Berlusconi ha preso in giro l'isola" - "Chiediamo al governo in che tempi e con quali modalità intenda definire e coordinare le iniziative per il riconoscimento delle misure compensative di carattere economico, anche mediante risarcimento dei danni subiti, annunciate per l'isola di Lampedusa e per l'isola di Linosa, misure che ancora non sono state prese. Berlusconi ha preso in giro i lampedusani ha recitato un spot elettorale e li ha abbandonati al loro destino una volta spenti i riflettori dei media". E' quanto ha affermato il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, che ha presentato un'interrogazione al ministro dell'Interno e alla presidenza del Consiglio dei ministri.
"C'è l'esigenza di procrastinare le scadenze fiscali più immediate - sostiene il parlamentare dipietrista - per concedere una piccola boccata d'ossigeno alla fragile economia dell'isola, ridurre le forti penalizzazioni che Lampedusa subisce rispetto al resto del Paese, in materia di collegamenti aerei e navali, forniture energetiche, benzina, elettricità, gas, acqua e beni di prima necessità. Inoltre, bisogna considerare, non ultimo, l'elevato prezzo pagato dai cittadini di Lampedusa per il vertiginoso calo di presenze turistiche, la perdita di immagine e un'attività della pesca fortemente ridotta. Bisogna reperire i fondi necessari per procedere ad alcuni interventi strutturali, ad esempio la rete fognaria, senza i quali l'isola non solo non è in grado di accogliere i migranti, ma non è nemmeno in grado di offrire ai propri abitanti una vita degna di questo nome".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ing, Repubblica.it, LiveSicilia.it, Lasiciliaweb.it]

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19 maggio 2011
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