Dopo una strana telefonata l'intercettazione di un'imbarcazione. Ancora clandestini a Lampedusa
''Pronto, mio marito è arrivato? Sono preoccupata.''
''Pronto, mio marito è arrivato?''. Dall'altro capo della linea telefonica, il volontario del centro di accoglienza di Lampedusa è rimasto a bocca aperta.
La donna si esprimeva in un francese un po' stentato. Poi il collegamento si è interrotto. La donna ha telefonato altre cinque volte: ''Pronto, mio marito dov'è? Sono preoccupata''.
Il mistero è stato svelato qualche ora dopo, quando su un barcone la Guardia costiera ha intercettato dieci clandestini, tra cui c'era anche il marito della donna.
Gli uomini del centro di accoglienza di Lampedusa si sono subito domandati in che modo la donna abbia avuto il numero di telefono della struttura dove ogni anno transitano le migliaia di clandestini che dalla Libia o dalla Tunisia intraprendono i viaggi della speranza attraverso il Canale di Sicilia.
Sono stati proprio i volontari della Misericordia ad avvertire la Capitaneria di quelle strane telefonate della donna, che con tono preoccupato chiedeva informazioni sul marito.
L'allarme ha fatto scattare le ricerche in mare. All'inizio si è temuta una nuova tragedia, ma all'alba di ieri le motovedette hanno avvistato l'imbarcazione.
Prima dell'identificazione di rito, gli uomini della Guardia costiera hanno chiesto se a bordo ci fosse un uomo di nome... L' uomo si è fatto avanti, la moglie è stata rassicurata, ma il giallo della telefonata rimane.
Fonte: La Sicilia del 22 Febbraio 2005