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Dovremmo essere meno poveri.. ce lo chiede l'Europa

In Italia, rialzo dell'indebitamento e consumi in calo. E c'è pure chi si affitta un pezzo di casa...

09 gennaio 2013

Sono stati oltre 122 i miliardi che le famiglie italiane nel 2011 hanno ottenuto in prestito per acquistare prodotti come elettrodomestici, automobili, mobili. Rappresentano quasi un quinto di tutti i prestiti sostenuti dagli italiani - il 56% è costituito da mutui per acquisto delle case - per una cifra che sfiora i 5mila euro a nucleo familiare.
E' quanto emerge da un'elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati della Banca d'Italia diffusi lo scorso dicembre.
"Un fenomeno - sostiene la Camera di commercio - in crescita del 41% in cinque anni (la cifra spesa nel 2006 in credito al consumo era stata di circa 87 miliardi di euro) e che vede rispetto a quel periodo le famiglie italiane indebitate di oltre mille euro in più".

L’aumento dell’indebitamento corrisponde ad un calo dei consumi. Ad esempio, in Sicilia la contrazione dei consumi nel 2012, e parliamo della spesa complessiva per l'acquisto di beni durevoli, si è attestata a 3.046 milioni (-12,8% rispetto ai 3.494 milioni del 2011), un dato in linea con la media nazionale del -12,9%. Questi i dati della diciottesima edizione dell'Osservatorio di Findomestic Banca.
Il comparto delle auto, nuove e usate, e delle moto è quello ad aver subito il calo più significativo in Sicilia: in particolare, per le moto sono stati spesi 88 milioni (-34,8%). In diminuzione anche il dato alle auto: la spesa per quelle nuove è calata del 24,9%, (assestandosi a 600 milioni ), quella per le usate del 14,2% (per complessivi 760 milioni ). L'arredamento chiude l'anno facendo segnare una contrazione del 6,9%, per una spesa totale di 982 milioni. Per quanto riguarda l'acquisto di elettrodomestici c'è stata una contrazione del 7,9% per una  spesa complessiva di 242 milioni.
L'unico dato in crescita è l'elettronica di consumo che ha registrato un aumento pari al 9,9% (per una spesa complessiva di 247 milioni di ), favorita anche dallo switch-off del segnale analogico. In calo il settore dei prodotti informatici che si attesta a quota 126 milioni  (-4,3%).

Complessivamente nel 2012 il Pil della Sicilia ha subito gli effetti di una situazione economica molto difficile, sia a livello nazionale che a livello macroregionale. Il reddito disponibile pro capite è diminuito dell'1,6%, attestandosi a 13.317 euro.

E con la crisi è boom delle locazione di parte della casa, con un aumento del 14% in un anno e del 26,5% in 24 mesi. Infatti, gli italiani che non riescono a mantenere la propria casa, sia a causa dell'Imu che per la crisi, hanno deciso di affittare una porzione dell'immobile in cui risiedono. Tale dato emerge da un'indagine condotta da Immobiliare.it, in cui si evidenzia che il costo di una porzione della casa può variare dai 170 ai 500 euro, a seconda delle città.
Tanti italiani, si legge in una nota del sito, "hanno deciso di condividere la propria abitazione con estranei", con particolare preferenza dei lavoratori con settimana corta perché meno invadenti. Si stima, poi, che "oltre il 50% dei casi i contratti non sono registrati, per consentire la massima flessibilità tra le parti". L'offerta in aumento "è un volano per la crescita della domanda che - secondo le rilevazioni di Immobiliare.it - nel corso del 2012 è raddoppiata, passando dal 9% al 18%". In particolare, per la prima volta in assoluto i lavoratori superano gli studenti nella richiesta di affitto condiviso , 58% contro 42%.

Il fenomeno degli affitti "parziali" non si limita solo al mercato residenziale: "nell'ultimo anno l'offerta di stanze di uffici a terzi è più che raddoppiata", si legge ancora nella nota. A concedere in locazione stanze ad uso ufficio "sono soprattutto imprenditori o piccole società che offrono spazi disponibili all'interno dei loro immobili operativi. Si punta alla condivisione di spazi, di tecnologie o di personale (receptionist, pulizie), per avere una riduzione per tutti dei costi operativi", conclude la nota.

E l’Unione europea ci dice di "essere meno poveri"... - L'Imu "può essere migliorata, al fine di rafforzare la sua progressività". E' una delle indicazioni della Commissione Europea contenute nel Rapporto 2012 su Occupazione e sviluppi sociali, in cui si sottolinea anche la necessità di migliorare le disparità sociali nel nostro Paese, dove cresce il rischio di una "trappola povertà".
Nel documento si ricorda come "nel 2012 in Italia è stata introdotta una nuova tassa sulla proprietà in base alle raccomandazioni sulla riduzione del trattamento fiscale" precedente, che era "favorevole" per quanto riguardava le abitazioni. L'Imu - ricorda il rapporto Ue - "è applicata anche alle abitazioni principali e non va ad aggiungersi alla formazione della base imponibile personale ma è tassata separatamente".

La Commissione ricorda la variazione dei valori catastali ed evidenzia alcuni aspetti di equità, come le detrazioni per la prima casa e quelle per figli a carico, oltre alla "notevole differenza" nelle aliquote per le seconde case. "Tuttavia - si legge ancora nel rapporto - altri aspetti, come gli aggiornamenti dei valori catastali e detrazioni non legate ai redditi dei contribuenti, oltre alla definizione di abitazione principale e secondaria) potrebbero essere ulteriormente migliorati per rafforzarne la progressività".
"Le tasse sulla proprietà non hanno impatto sulla disuguaglianza sociale in Estonia e Italia e si ritiene che aumentino leggermente la povertà in Italia", continua il rapporto. Tuttavia, nella conferenza di presentazione del rapporto il commissario agli Affari sociali, Laszlo Andor, ha evitato di commentare il dibattito in atto in Italia sull'Imu sottolineando che si tratta di un "tema di campagna elettorale in Italia". "E molto importante che il governo uscente abbia dato priorità al consolidamento del bilancio assicurando che i gruppi sociali svantaggiati - come giovani e donne - abbiano un migliore accesso al mercato del lavoro".

[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign]

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09 gennaio 2013
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