DROPS - GOGGE
Alla Galleria Pittalà di Bagheria personale di Arrigo Musti. L'arte contemporanea e la bellezza dei luoghi culturali
Fino al 20 novembre 2013, a Bagheria (Pa), nei locali di Villa Casaurro, sede della Galleria Pittalà di Adalberto Catanzaro e Roberto Prestigiacomo, si potrà assistere alla mostra Drops-Gocce di Arrigo Musti, a cura dello storico dell’arte Lorenzo Canova.
L’evento, patrocinato dalla Fondazione Sant’Elia di Palermo, dalla Presidenza dell’Assemblea Regionale Siciliana e con il contributo di Mediolanum Banca, fa parte del calendario della Settimana delle Culture di Palermo, voluto dal comitato scientifico Insieme per Palermo, costituito in seno al Comune "ad hoc" per rilanciare l’immagine della città e del suo circondario, in prospettiva della candidatura del capoluogo siciliano a Capitale Europea della Cultura nel 2019.
Coniugare l’arte contemporanea e la bellezza dei luoghi della Sicilia è l’obiettivo primario degli organizzatori di questo evento. Un artista bagherese, che sta percorrendo una carriera degna di nota all’altezza della migliore tradizione cittadina, esporrà le sue opere all’interno di uno scenario degno della migliore tradizione Gattopardesca.
"Ho scelto Bagheria come luogo per ospitare la mia mostra - spiega l’artista -, per un duplice ordine di motivi: il primo è che la mia recente ricerca, non solamente formale, si è focalizzata sulle cose piccole e neglette ma che trasudano una prestigiosa tradizione artistico-culturale, come dettagli fatiscenti di palazzi d’epoche lontane, di cui città come Palermo e Bagheria sono ricche. Il secondo: - continua Musti - la galleria sita in Villa Casaurro sembra la naturale allocazione dei miei recenti lavori ed, inoltre, chi la gestisce è Adalberto Catanzaro, giovanissimo gallerista con tante idee e progetti da portare in una Bagheria che potrebbe continuare la sua nobile tradizione grazie alle nuove generazioni.
Credo che la nostra terra, non solamente Siciliana, abbia disperato bisogno di un cambio generazionale e di investire sui giovani e sulle loro iniziative. è un piccolo, ma sincero, atto d’amore - conclude Arrigo - per questa martoriata, eppur meravigliosa, terra natia".
"Negli ultimi due anni Musti - scrive Lorenzo Canova - ha voluto percorrere una geografia interiore della memoria e della nostalgia senza perdere la tensione della sua ricerca, celebrando la magnificenza assoluta e dispersa di luoghi, edifici e opere che rendono unica la Sicilia ed evocandone al tempo stesso la perdita, come accade nel sontuoso ciclo 'Beautiful Decadence' del 2012 che evoca balconate, portali barocchi e stanze vuote di antichi palazzi con un sentimento ineluttabile della fine di un’epoca e di una civiltà che trova ne Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (e nel film di Visconti) un evidente e magnifico punto di riferimento trasfigurato in una pittura fatta di vuoti e di vibrazioni, di accentramenti di pulsazioni cromatiche e di sospensioni che sembrano percorse dagli echi di antiche voci che risuonano nel labirinto della polvere e del tempo".
"Questi lavori - continua il critico d’arte - possono paradossalmente rappresentare una sintesi che parte dalle immagini dei capolavori classici citate nei quadri, che formano una sorta di radice archetipa dell’arte in Sicilia, per inserirsi in una linea sospesa tra ornamento e rigore che potrebbe unire il nitore assoluto delle decorazioni di Giacomo Serpotta alla tendenza a superare il disordine e la libertà espressiva che può legare l’opera di Antonio Canova a quella di Lucio Fontana, nella dialettica tra il fermento originario della materia e la sua sublimazione nello territorio idealizzato dell’immaterialità".
ARRIGO MUSTI - Dopo aver lasciato la professione di avvocato si dedica alla pittura da autodidatta, ma rimane docente presso gli istituti superiori. Tra il 2006 e il 2008 ha svolto, per la città di Bagheria, l'attività di consulente alla promozione artistica nel territorio, inoltre, ha tenuto numerosi convegni in diverse università, riguardo al manifesto Impop Art. In seguito, due suoi dipinti vengono acquistati per conto delle Nazioni Unite da Serge Brammertz, primo procuratore presso Tribunale Penale Internazionale per l'ex-Jugoslavia, per esporle permanentemente nelle aule di Giustizia.
Nel 2011 partecipa alla 54ª Esposizione internazionale d'arte di Venezia- Arsenale di Venezia, curata da Vittorio Sgarbi e su indicazione del regista Giuseppe Tornatore, oltre che ad essere finalista al Concorso Mondiale D’Arte Contemporanea promosso dalla cattedra UNESCO di Bioetica e Diritti Umani.
Nella sua carriera ha esposto alla Wright State University, con presentazione del noto critico d'arte Maurizio Calvesi e di Augusta Monferini, oltre che al Peace Museum e in alcune località italiane ed estere.
Nel 2012, una mostra personale, viene allestita presso la sede istituzionale di Montecitorio in Roma, a cui ha partecipato anche l'Istituto Professionale I.P.S.I.A. A. Miraglia di Sciacca. Il catalogo è presentato dallo storico dell’arte Marisa Vescovo e dal figlio di Renato Guttuso, Fabio Carapezza Guttuso, è stata autorizzata dal presidente della Camera dei Deputati, On.Gianfranco Fini.
INFO
Galleria Pittalà
Via Casaurro, 78 - Bagheria (PA)
Orario mostra: dalle ore 17.00 alle 21.00. Si prevedono anche ingressi serali con date da stabilire - INGRESSO LIBERO
Per ulteriori informazioni contattare Adalberto Catanzaro: +393271677871