Due morti e 516 feriti
L'ennesimo e assurdo bilancio di sangue nella notte di San Silvestro
Ieri, primo giorno del nuovo anno, gli organi di informazione hanno abbondantemente parlato dell'ennesima, assurda, inaccettabile tragedia di fine anno causata dai botti. Quanto riporteremo di seguito non aggiunge niente a quanto già si è appreso - chi con sconcerto, chi con indignazione -, ma vogliamo prolungare la vita di questa notizia, per poter riflettere un giorno in più su quanto ogni "maledettissimo" fine d'anno accade per colpa dell'immane idiozia umana.
È di due morti e 561 feriti (tra i quali 76 minori di 12 anni) il bilancio complessivo degli incidenti legati ai festeggiamenti del Capodanno. Il dato, reso noto dal dipartimento di pubblica sicurezza, è più pesante di quello dell'anno scorso, quando una sola persona aveva perso la vita e 498 erano rimaste ferite; ed è il peggiore dal 2001, quando le vittime furono quattro.
A Roma, nel quartiere di San Basilio, periferia est della Capitale, un 31 enne è morto a seguito di una drammatica esplosione nel suo appartamento. Ferita in modo grave una bambina che era in casa con la vittima. L'altra vittmia nel napoletano, un trentanovenne di Casandrino è rimasto ucciso vittima forse di un proiettile vagante.
Decine i feriti in Sicilia. A Catania sono una decina le persone rimaste ferite la notte scorsa da botti e colpi di arma da fuoco sparati durante i festeggiamenti. Il primo ad arrivare in uno degli ospedali della città è stato, prima della mezzanotte, un uomo al quale è scoppiato un piccolo petardo in mano: l'esplosione gli ha procurato ustioni agli arti superiori giudicate guaribili in 15 giorni. Stessa prognosi per tre persone centrate alle gambe da colpi di arma da fuoco sparati in quartieri alla periferia di Catania.
Rischia di perdere la mano sinistra, invece, un 52enne che ha raccolto per strada un petardo che è improvvisamente esploso. L'episodio è avvenuto a Mascalucia. L'uomo è ricoverato nell'ospedale Cannizzaro di Catania con la prognosi riservata per un trauma complesso.
Durante la notte i vigili del fuoco hanno compiuto 23 interventi, per spegnere altrettanti incendi. In fiamme, nel centro storico della città, anche otto cassonetti per la raccolta dei rifiuti e quattro automobili. Un incendio, avvenuto alle 1.45, ha danneggiato il chiosco di piazza Europa.
Sono invece 11 a Palermo e in provincia le persone che, a causa dei botti, hanno dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari. Il dato è stato fornito dai carabinieri, che hanno impegnato 220 uomini per garantire la sicurezza. Nel corso dei servizi sono state elevate 132 multe per violazione al Codice della strada e denunciate 12 persone per reati molestie e guida in stato di ebbrezza.
I vigili del fuoco nel corso della notte hanno effettuato oltre venti interventi per spegnere le fiamme dei cassonetti dei rifiuti andati a fuoco a causa dei petardi. Un botto ha anche incendiato un'automobile in viale Piazza Armerina, nel quartiere Borgo nuovo. I cassonetti sono stati dati alle fiamme in diverse zone della città: dalla centrale via Mariano Stabile ai quartieri periferici dello Zen, Borgo Nuovo e Brancaccio.
E proprio a Palermo l'episodio più grave occorso in Sicilia, quando l'esplosione di un petardo ha gravemente ferito un ragazzo di 14 anni di Palermo. Rimasto sotto i ferri per tre ore, L. A. ha perso tre dita della mano destra e ha compromesso, forse in maniera irreversibile, la vista all'occhio destro. Il ragazzo è attualmente in coma farmacologico.
Il direttore dell'unità operativa complessa di Oculistica dell'ospedale di Villa Sofia, Antonio Pioppo, che lo ha operato, ha ricostruito anatomicamente l'occhio, ma è altamente improbabile che l'organo possa riprendere funzionalità. L'occhio sinistro, invece, è integro. Il ragazzo ha lesioni e ustioni al viso, provocati dal botto esploso nella sua stanza in un appartamento del quartiere periferico dello Zen 2. Lo scoppio per la sua violenza ha anche danneggiato una finestra e le pareti della stanza. Sulla vicenda indagano i carabinieri.
Tre i feriti per l'esplosione di botti nella provincia di Ragusa. A Vittoria un giovane ha perso le falangi di due dita della mano e un altro ragazzo ha subito ustioni. Ha dovuto ricorrere al pronto soccorso anche un giovane di Comiso, a causa del contraccolpo di una scacciacani usata per sparare un petardo.
A Siracusa il bilancio è di sei feriti, tra i quali due minori. Il caso più grave è quello che ha visto vittima un uomo di 65 anni, giunto al pronto soccorso dell'ospedale Umberto I una decina di minuti prima dello scoccare della mezzanotte: un petrado gli è scoppiato in mano causandogli una vasta e profonda ferita. I medici ne hanno disposto l'immediato trasferimento al Cannizzaro di Catania per la ricostruzione di due dita dell'arto infortunato. C'è il rischio che l'incidente impedisca il recupero della completa funzionalità della mano. Dopo la mezzanotte - secondo le rilevazioni della polizia - altre cinque persone, tra le quali due minorenni, hanno fatto ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso per farsi medicare delle lievi ustioni causate dai "botti".
[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, Repubblica.it, Lasiciliaweb.it]