Due sculture di Giorgio De Chirico donate alla Civica Galleria d'Arte moderna Empedocle Restivo

''Ettore e Andromaca'' e ''Oreste e Pilade'', sculture di Giorgio De Chirico, saranno esposte alla Civica Galleria d'Arte moderna ''Empedocle Restivo''. Le due opere, la prima in gesso e la seconda in bronzo, sono state donate al Comune dal proprietario Roberto Bigotti Ruggi D'Aragona ''per arricchire la nuova Galleria d'arte comunale con l'opera del grande maestro metafisico di origine palermitana''. Venerdì scorso la Giunta ha autorizzato l'acquisizione delle opere che entrano a far parte del patrimonio artistico monumentale della città.

''Ettore e Andromaca'' (o ''L'abbraccio'') è alta due metri e mezzo ed è un ingrandimento di un modello in terracotta del 1966, fatto realizzare nel 1986 dalla vedova dell'artista, Isabella De Chirico Pakszwer. Si tratta di uno dei soggetti di maggior impatto emozionale per la sua imponenza e rappresenta uno dei miti antichi più ricorrenti nell'immaginario dechirichiano. Quest'opera comunica il valore assoluto e universale dell'ultimo gesto di addio tra i due coniugi omerici, interpretato dai consueti manichini dechirichiani, ormai quasi del tutto umanizzati e colpiti dal vento che ne scuote le vesti. Il valore dell'opera è stimato in 130 mila euro.
''Oreste e Pilade'' (o ''Gli archeologi'') è in bronzo. La scultura, alta 28 centimetri, venne fusa a New York nel 1965 in sei esemplari, prendendo a modello una terracotta colorata eseguita dallo stesso De Chirico nel 1940. L'opera è un omaggio al tema dell'amicizia rappresentata, appunto, da Oreste e Pilade, inseparabili anche nella disperata impresa del primo, matricida per vendicare l'uccisione del padre. Il valore della scultura è stimato in 90 mila euro.

Comune di Palermo