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Due secoli di carcere al clan Lo Piccolo

La Corte d'appello di Palermo ha pronunciato la sentenza del processo ''San Lorenzo V''

22 dicembre 2008

La quarta sezione della Corte d'appello di Palermo ha confermato quasi del tutto le condanne nei confronti dei 39 imputati del processo cosiddetto "San Lorenzo V", contro un gruppo di persone considerate vicine ai boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo e della parte occidentale del capoluogo siciliano, fino ai paesi di Carini, Capaci e altri della costa che va verso Trapani.
La sentenza è stata pronunciata sabato alle tre e mezza del mattino, dopo dodici ore di camera di consiglio, dal collegio presieduto da Rosario Luzio, a latere Renato Grillo e Gabriella Di Marco, che ha accolto le richieste del pg Carmelo Carrara e di alcuni difensori.
Ribadite anche le assoluzioni di Carlo D'Arpa e Giuseppe Prati, impugnate dalla pubblica accusa.

Rispetto alla sentenza emessa dal Gup Donatella Puleo (anche in quel caso col rito abbreviato) il 22 dicembre 2006, sono state pronunciate altre tre assoluzioni, nei confronti di Francesco Balestrieri e Filippo Cinà (che avevano avuto 5 anni ciascuno), e Michele Di Chiara, che ne aveva avuti quattro e quattro mesi. Nel complesso le pene ammontano a circa due secoli di carcere.

Rispetto alla sentenza di primo grado è stata ridotta la pena ad Antonino Lupo, considerato il capo di una banda che trafficava in stupefacenti: da 14 anni è sceso a 10.
Da 5 a 2 anni è stata ridotta la pena nei confronti di Cosimo Vitrano; per Davide Buttacavoli, da 7 anni a 4 anni e 4 mesi; per Giovanni Ferrara da 6 anni e 4 mesi a 4 anni; per Antonio Cusimano, da 6 anni a 3 anni e 6 mesi.
Più che dimezzata la pena nei confronti di Calogero Chianello, che da 7 anni passa a 3 e 2 mesi; quella di Antonino Caminita passa da 3 anni e 10 mesi a 2 anni; Fabio Daricca da 3 anni a 2 e 4 mesi; Giuseppe Di Maria da 4 anni a2 e 4 mesi; Ignazio Gallidoro da 3 anni e 8 mesi a 2 e 8 mesi; Marcello La Barbera da 4 a 3 anni e 2 mesi; Federico Liga da 5 anni e 4 mesi a un anno e mezzo; Francesco Messineo da 6 anni a 4 e mezzo; Carmelo Militano, da 8 anni e 8 mesi a 5 anni. Rosario Sgarlata ha ottenuto una riduzione di un anno: da 6 passa a 5. Pietro Lupo, che si è visto ridurre la pena da 7 anni a 5 anni e 4 mesi, ha ottenuto il condono ed è stato scarcerato, come i 3 assolti.

Per il resto la sentenza è stata interamente confermata. Condannati dunque Settimo Affronti, a 4 anni e 4 mesi; Andrea Barone, 5 anni; Giuseppe Campisi, 11 anni e 8 mesi; Nicolò Cusimano, 5 anni; Eugenio De Marco, 4 anni e 4 mesi; Antonio Canizza, 2 anni e 8 mesi; Angelo Fontana, 8 anni; Antonino Lo Brano, 8 anni; Domenico Mazzè, 6 anni; Angelo Mineo, 16 anni; Giuseppe Musso, 6 anni; Giovanni Niosi, 5 anni; Giovanni Palazzolo, 6 anni; Giovanni Rosselli, 7 anni e 4 mesi; Salvatore Vassallo, 6 anni; Ruggero Vernengo, 7 anni; Gabriele Viviano, 18 anni; Filippo Zito, 6 anni.

Gli imputati dovranno risarcire anche le parti civili costituite, Confcommercio e Sos Impresa. Carmelo Militano dovrà risarcire personalmente una delle parti civili private.  [La Siciliaweb.it]

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22 dicembre 2008
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