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E alla fine Casini sbottò contro Alfano

Il leader dell'Udc contro il guardasigilli a Montecitorio: "La rottura nell'Udc siciliano è opera tua, la pagherai"

30 settembre 2010

Ieri, nell'Aula di Montecitorio, il deputato siciliano Saverio Romano, appena uscito dall’Udc e fondatore del Pid (Popolari per l'Italia di domani), ha affermato che quello avvenuto ora in Sicilia è stato "il più grande ribaltone di tutti i tempi". Dai banchi della maggioranza sono arrivati numerosi applausi. Il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, invece, rivolgendosi al ministro della Giustizia Angelino Alfano, ovviamente seduto ai banchi del governo, ha gridato: "bene, questa è l’operazione che hai fatto tu! Sarebbe meglio che tornassi ad occuparti di giustizia". Il Guardasigilli, infatti, è considerato dai centristi "il vero regista dell’operazione che ha portato i quattro deputati siciliani: Calogero Mannino, Saverio Romano, Giuseppe Gravo, Giuseppe Ruvolo a lasciare il partito per costituire la nuova componente 'Pid'. "Queste cose - ha aggiunto Casini agitando il dito verso Alfano - vanno dette!".
Il ministro chiamato in causa, non ha risposto ed è rimasto serio e un po' turbato. Solo il parlamentare Amedeo Laboccetta ha gridato al segretario Udc: "Abbassa quel dito!". "La pagherai! Non usare la giustizia in Sicilia a fini politici", avrebbe poi detto Casini rivolgendosi sempre ad Alfano ed esprimendo così tutta la sua irritazione.
Qualcuno nel Pdl adesso teme che quanto accaduto possa portare i centristi ad un ripensamento sul Lodo Alfano. Spingendoli magari a non votare il provvedimento all'esame del Senato.

In precedenza Romano si era scagliato contro Casini: "Mi ha offerto di fare il ministro in un governo Pd-Udc in cambio di un sostegno dell'Udc Sicilia alla sua linea politica che prevede una deriva a sinistra e un accordo con D'Alema e Bersani. Credo che questa proposta di Casini possa tranquillamente configurarsi come un caso di scuola di tentata compravendita politica. Risultano pertanto gratuite oltre che infondate le sue accuse nei confronti di noi deputati di Pid che abbiamo scelto la libertà delle nostre idee e i valori politici del moderatismo, della tradizione popolare sturziana, del senso delle istituzioni, e i principi di un partito di centro di ispirazione cristiana" (LEGGI).

[Informazioni tratte da Ansa, La Siciliaweb.it]

 

 

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30 settembre 2010
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