E alla fine Palermo disse no a Decathlon
La multinazionale aveva chiesto il posto dell'ex stabilimento Coca-Cola di Partanna-Mondello, ma per il Comune si tratta di una "Destinazione urbanistica incompatibile"
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"Destinazione urbanistica incompatibile". Con questa risposta, gli uffici dello sportello unico delle attività produttive del Comune di Palermo hanno rigettato l'istanza per l'apertura di un punto vendita Decathlon al posto dello stabilimento ex Coca Cola di Partanna- Mondello. Gli uffici del Suap hanno rilevato che la destinazione urbanistica dell'area, classificata come D1, la rende incompatibile con attività che non siano esclusivamente industriali, artigianali e simili.
"Nessuna valutazione di tipo politico o di altra natura - spiega Leopoldo Piampiano, assessore alle Attività produttive del Comune di Palermo - può e deve interferire con una valutazione tecnica e di legittimità formale che compete unicamente agli uffici, che hanno correttamente sottoposto questa pratica ad un'analisi approfondita e circostanziata". La decisione passerebbe anche da un parere dell'Avvocatura comunale.
"Siamo ovviamente contenti del fatto che nel tempo Palermo abbia riconquistato un interesse per gli investimenti e per i grandi brand, come testimoniato dall'avvio di tante attività commerciali in questi anni - afferma il sindaco di Palermo Leoluca Orlando - ma soprattutto e ancor di più in un momento come questo in cui il rispetto di regole è un imperativo, nessuna attività economica, piccola o grande, tradizionale o innovativa può essere al di sopra della normativa. L'amministrazione comunale è sempre aperta al dialogo con quanti vogliano investire in città e creare nuove opportunità di sviluppo, purché ciò avvenga in quadro certo di attenzione per la normativa urbanistica e per la pianificazione della città".