E c'è anche Oscar Giannino...
"Fare per fermare il declino": né con la vecchia destra, né con la vecchia sinistra, né con Monti
"Né con la vecchia destra, né con la vecchia sinistra, né con Monti". Non sta con nessuno Oscar Giannino, aspirante premier per la lista "Fare per fermare il declino", nei giorni scorsi al Palacultura di Messina per presentare la sua candidatura.
"Abbiamo deciso di scendere in campo l'8 dicembre, togliendo le feste di Natale e Capodanno, circa due mesi fa, e lo abbiamo fatto perché ci siamo resi conto che, dopo diciotto anni di questa politica, nessuno di noi sarebbe andato a votare".
"Non siamo la costola di un partito, né transumanti della politica, bensì - ha puntualizzato - un piccolo gruppo fatto da persone provenienti da culture diverse, unite dall'avere saputo leggere i numeri di un Paese in ginocchio. Perché, come recita uno degli slogan di 'Fare per fermare il declino', il Paese vero ha i piedi per terra". "Anche se nessuno ci credeva, abbiamo raccolto per ben tre volte le firme autenticate per questa campagna elettorale - ha detto - e siamo qui per restare, per restare per anni. Il Pd ha sprecato una grande occasione con le primarie chiuse. Attorno a Renzi come candidato premier probabilmente una parte del partito non sarebbe andata con Sel e una buona parte di società civile si sarebbe avvicinata. Ribadisco che non faremo alcuna alleanza con la sinistra, né con la destra. Temo un governo debole, con un Parlamento zoppo, destinato a non durare nel tempo. Cosa che, invece, né Berlusconi, né Bersani vedono".
Poi sulla Sicilia: "Questa è una parte dell'Italia dove la politica ha compromesso più che altrove la possibilità di fare, togliendo la speranza e la fiducia nelle capacità e nella meritocrazia. Il totale dei dipendenti pubblici siciliani costa allo Stato 1 miliardo e 700 mila euro, tanto quanto il totale dei dipendenti di tutte le altre regioni italiane. L'Italia è un Paese che ha vissuto di spesa pubblica e la Sicilia in particolare. E, in questa situazione, ha finito per inabissarsi. Qui è più complicato agire, ma sono certo che i primi frutti del cambiamento partiranno proprio da questa terra. L'Italia ha ancora voglia di fare e sicuramente ha tutte le capacità per riscattarsi". [Informazioni tratte da ANSA, Lasiciliaweb.it]