E' Catania o Napoli la città dove avvengono più scippi? I sindaci dei due capoluoghi in disaccordo sulle cifre
Qualche settimana fa nel mensile di tendenza ''Men's Health'' sono stati pubblicati i risultati di una ricerca, condotta da Acqua Research, sulle città italiane dove si vive meglio. Sui 103 capoluoghi italiani presi in esame, Catania è risultata una delle prime in classifica, città caratterizzata da locali alla moda, fermento musicale e possibilità lavorative per i più giovani.
I ricercatori si sono basati su alcune variabili fondamentali come ricchezza, ecosistema urbano, salute, sport, creatività, costo della vita, infrastrutture e attività culturali, stilando un elenco delle città italiane più vivibili. Un grande contributo al fascino del capoluogo etneo lo da anche la presenza dell'Etna Valley, che offre molte opportunità ai laureati in materie scientifiche.
''Negli ultimi cinque anni - ha detto Giuseppe Scaloni, docente di Sociologia all'Università di Catania - sono molti i giovani, non solo siciliani, ad aver deciso di trasferirsi qui''.
Catania si è anche distinta, sempre secondo i ricercatori, anche per il basso indice di criminalità. Le stime dell'Istat evidenzierebbero, infatti, che i reati sono diminuiti del 33,3% dal 1997 a oggi.
Un punto di vista questo, non condiviso dal sindaco di Napoli, Rosa Russo Jervolino, che in un intervista rilasciata nei giorni scorsi ad un quotidiano nazionale, dichiarava che proprio a Catania il numero di scippi sarebbe dieci volte superiore a quello di Napoli.
Dichiarazioni che hanno fatto arrabbiare parecchio il primo cittadino catanese, Umberto Scapagnini: ''Non è assolutamente vero che a Catania c'è un numero di scippi dieci volte superiore a quello di Napoli. Quella della Jervolino - ha detto il sindaco di Catania - è stata una gaffe inaccettabile''.
''La mia affettuosa stima e considerazione pluriennale nei confronti del sindaco Jervolino - ha sottolineato l'esponente di Fi, che è napoletano d'origine - è convinta e antica. Al di là di ogni considerazione politica sono convinto delle sue capacità e della sua onestà intellettuale a tutti i livelli. Sono altrettanto certo, però - ha aggiunto - che i dati che sono stati forniti all'onorevole, ex ministro dell'Interno e attuale sindaco di Napoli, sono o errati nel presente o si riferiscono ad epoche antiche che non ci appartengono''.
''In base a dati disponibili sui reati minori - ha sostenuto ancora Scapagnini - a Catania continua il trend positivo di discesa sia in assoluto sia in proporzione alla popolazione e si trova al di sotto di Napoli smentendo l'affermazione del sindaco Jervolino. Nel dire questo - ha osservato Scapagnini, che si definisce un catanese nato a Napoli - sono orgoglioso di sottolineare che tutto ciò non è prevalente merito del sindaco e dell'amministrazione ma della grande cooperazione con tutte le Forze dell'ordine che a Catania si battono per l'affermazione della legalità. Peraltro, oggi Napoli ha la fortuna di avere alcuni dei più validi vertici di queste Forze che fino a ieri hanno operato con successo a Catania''.
''Infine, questa volta lo dico con forza - ha concluso Scapagnini - i responsabili dell'ufficio stampa del sindaco Jervolino, forse addirittura inconsapevole, anziché immaginare e fantasticare, tutto sommato, potevano fargli evitare di commettere una gaffe inaccettabile. Sono profondamente addolorato per Napoli, ma sono profondamente "incazzato" per quanto di errato si dice su Catania e invito una rappresentanza dell'amministrazione comunale partenopea, anche in incognito, di girare in qualsiasi ora del giorno e della notte in questa città che, attraverso l'incremento positivo delle infrastrutture del commercio, dell'arte e della movida ha allargato la sua fascia vitale''.