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E cosa ci si poteva aspettare dalla Sicilia? (2)

Per la serie "abbiamo scherzato"! "La Regione Siciliana non lascerà la guida del Cluster Biomediterraneo"

08 maggio 2015

La Regione Siciliana lascerà la guida del Cluster Biomediterraneo? Me nemmeno per sogno!
Per la serie "Abbiamo scherzato", l’Isola ha fatto un passo indietro... dal passo indietro e all’indomani dall’annuncio del ritiro dal BioCluster, il presidente Crocetta, l’assessore Caleca e il commissario unico Cartabellotta hanno assicurato che tutto è apposto e che tutto si sistemerà a prestissimo.

Intanto, come prima cosa, Dario Cartabellotta, rimane al suo posto, coadiuvato però dal comitato di controllo e di supporto nominato dal governatore Crocetta all'indomani del flop inaugurale dello spazio espositivo acquistato dalla Regione per 3 milioni di euro. Il comitato avrà un compito anche di tipo ispettivo. La Regione, infatti, sta valutando di avviare una causa civile per danni all'immagine. Sarà l'ufficio legale e legislativo della Regione a verificare, su mandato di Crocetta che ha deciso di chiedere anche un parere all'Avvocatura dello Stato, se ci sono i margini per portare in Tribunale gli organizzatori dell'Expo di Milano. Ma se da un lato sembra che Regione si prepari ad un braccio di ferro con Expo, dall'altro Rosario Crocetta cerca di chiudere definitivamente la polemica con il commissario Cartabellotta, finito sul banco degli imputati perché ha accettato la consegna del Cluster pur in presenza di troppe disfunzioni.
Per farlo Crocetta ha voluto con sé, in conferenza stampa a Palazzo d'Orleans, Cartabellotta e l'assessore all'Agricoltura Nino Caleca, molto duro nei giorni scorsi nei confronti del commissario. Per Crocetta, insomma, Cartabellotta avrebbe peccato solo "di voglia di fare", mentre "avrebbe dovuto rifiutare la consegna del Cluster in quelle condizioni".

Dalla sua Cartabellotta ha portato i primi dati che indicano un ottima performance del BioCluster, nonostante tutto. "In sei giorni abbiamo incassato 500 mila euro, soldi delle sponsorizzazioni", ha detto Cartabellotta. Un terzo dell'investimento pubblico.
Però, al commissario così come all'assessorato alle Attività produttive, che gestisce invece Piazzetta Sicilia, Crocetta rimprovera di non aver messo in campo una strategia di comunicazione. "È stato un grande errore, bisogna riparare immediatamente", ha sottolineato il governatore.

Sul versante dei disagi, qualcosa si comincia a muovere. Dopo la nota trasmessa agli organizzatori di Expo con la quale Cartabellotta minacciava di sospendere le attività già oggi se non fossero stati risolti i problemi, il commissario Sala ieri sera ha risposto con una nota ufficiale. "Già domani - ha affermato Cartabellotta - la Telecom lavorerà sulla rete wifi, entro pochi giorni sarà sistemata la copertura sopra il palco esterno".
E sulle disfunzioni ha ammesso: "Dal 24 aprile gli spazi di Expo sono stati inaccessibili per questioni di sicurezza, solo il primo maggio, giorno dell'inaugurazione, abbiamo potuto riprendere in mano il Cluster".
"Cartabellotta non avrebbe dovuto accettare la consegna - ha insistito Crocetta - Comunque, tutto questo clamore è stato esagerato. Le attività sono andate avanti comunque, con buoni risultati. Non capisco perché tutte queste polemiche sulla Sicilia, quando ci sono regioni, come la Lombardia, che non hanno ancora aperto il proprio padiglione".

Quindi va tutto bene. Tutto si è sistemato. Ma siamo sicuri? Stando alle parole di Crocetta sì: "Non è vero che non ci sono attività in questo momento. Il Cluster che ha iniziato con le isole minori ferve di attività, e non è vero che abbiamo chiuso".
Sì, qualcosa si è fatta, ma è pure vero che qualche altra cosa non è stato possibile realizzarla. Ad esempio, le proiezioni del docufilm "Terra Madre" prodotto da Tommaso Dragotto e realizzato da Pucci Scafidi con Giancarlo Giannini sono state sospese, così come non averrà al BioCluster la presentazione del SalinaDocFest 2015 (in programma dal 16 al 20 settembre) che sarà spostato al Carlyle Brera Hotel di corso Garibaldi 84 a Milano. "Abbiamo deciso - ha infatti dichiarato Giovanna Taviani - insieme all'Hotel Signum e al Salina Festival, di portare il nostro evento in un luogo alternativo, a causa della disorganizzazione mostrata dalla Regione Siciliana, proprio nella gestione dello spazio che avrebbe dovuto dare voce e visibilità ad un Mediterraneo martoriato e abbandonato a se stesso. Proprio in queste ore - ha proseguito la Taviani - Ustica Lines, impegnata in un braccio di ferro con la Regione, ha sospeso i collegamenti tra la terra ferma e le isole minori. Siamo presenti a Milano per sottolineare il nostro impegno in difesa del territorio eoliano, così gravemente penalizzato".

- E cosa ci si poteva aspettare dalla Sicilia ? (Guidasicilia.it, 07/05/15)

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08 maggio 2015
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