E dopo il partito del non voto...
La metà dei siciliani non è andata a votare, l'altra metà, invece, ha votato per...
AGGIORNAMENTO - E' tutto ancora provvisorio, ma fino a questo momento l'esito delle elezioni regionali siciliane vedono la vittoria del candidato sostenuto da Pd e centristi, la sconfitta del Pdl e l'exploit del MoVimento 5 Stelle.
Quando sono stati scrutinati i voti di 2.654 sezioni su 5308, in testa c'è l'ex sindaco di Gela Rosario Crocetta che col 30,80%, che stacca di 6 punti percentuali lo sfidante di centrodestra Nello Musumeci. Terzo, il candidato del Movimento 5 Stelle Giancarlo Cancelleri quasi al 19%, mentre Miccichè con Grande Sud raggiunge a malapena il 15%.
Il primo a cantare vittoria è stato Beppe Grillo. "Seguite lo spoglio in diretta. Boom 5 Stelle", ha scritto in mattinata su Twitter. E in effetti il M5S hanno di che festeggiare, considerando che sono al momento il primo partito in Sicilia in termini percentuali con 15,3%, seguiti dal Pd al 13,5 % (perde 5 punti percentuali rispetto alle regionali del 2008) e dal Pdl al 12,3%. Sotto la soglia di sbarramento del 5% Fli. Nessun seggio neanche per Idv e Sel. "Vediamo alla fine, perché comunque Grillo c'è e c'è in modo serio", il commento del leader dei democratici Pierluigi Bersani.
Pippo Baudo: tra amarezza e speranza - "Sono al tempo stesso molto amareggiato e molto speranzoso". E' duplice lo stato d'animo con il quale Pippo Baudo commenta all'Adnkronos i risultati che emergono a metà scrutinio delle elezioni in Sicilia.
Baudo si dice "amareggiato per il grande astensionismo, pur comprensibile. Sembra che noi siciliani abbiamo perso il senso dell'appartenenza alla democrazia, ma non è così". Per lo showman catanese "è solo la reazione, la più immediata, di chi è spento, di chi si sente oramai ai margini del Paese e della vita nazionale. E' una reazione che va oltre il qualunquismo politico: disertare le urne così in massa ha la stessa valenza di un voto di protesta", spiega.
Quanto a Grillo, "conoscendo bene Beppe penso sia preoccupatissimo di questo risultato perché non se lo aspettava, almeno in queste dimensioni. Ha fatto una campagna elettorale spettacolare e a noi siciliani, che siamo un popolo molto teatrale, lo spettacolo piace. Lui ha cominciato attraversando a nuoto lo Stretto, poi è salito sull'Etna: ha dimostrando di conoscerci bene, di conoscere la predilezione dei siciliani per la dimostrazione eplicita di simpatia e l'uso dell'ironia". Anche il voto per il candidato grillino, secondo Baudo, "può farsi risalire a un moto di protesta, espresso però in termini democratici a differenza del rifiuto del voto. E questo mi rende speranzoso".
La vittoria di Crocetta, invece, "se confermata sarebbe il preludio di un'alleanza di tipo nazionale fra il Pd e l'Udc: cadrebbero tutti i distinguo finora sollevati contro un matrimonio che, a questo punto e soprattutto dopo le ultime dichiarazioni di Berlusconi contro il governo Monti, s'ha da fare...".
Le operazioni di scrutinio in Sicilia per le elezioni regionali sono cominciate alle 8 di stamane. Lo spoglio è in corso nelle 5.307 sezioni delle nove province dell'isola dove si è votato ieri, dalle 8 alle 22. L'affluenza è stata del 47,42% pari a 2.203.885 elettori. Oltre la metà degli elettori ha dunque disertato le urne.
Alle regionali del 2008 si erano recati ai seggi il 66,68% degli aventi diritto, ma in quel caso si votava domenica e lunedì per la concomitanza tra elezioni regionali e politiche. Prima ancora, nel 2001, la percentuale era stata del 63,47%.
Il calo dell'affluenza alle urne ha riguardato tutte le province ma soprattutto i due capoluoghi principali: Palermo e Catania. A Palermo nel 2008 aveva votato il 69,11 % degli elettori mentre ieri il 46,31 % con un calo dell 22,8 %. A Catania alle scorse regionali aveva votato il 71,05% degli aventi diritto mentre ieri il 51,12% con un calo del 19.93%.
Entrambe le città hanno superato la media regionale. Grosso calo di affluenza anche a Ragusa dove nel 2008 aveva votato il 70,29 % (la provincia con la percentuale più alta di votanti) e questa volta il 49,79 % con un calo del 20,5%. A Trapani l'affluenza nel 2008 era stata del 68,23 per cento e ieri del 47,55 con un calo del 20,68 %.
Il Comune con la percentuale di affluenza più alta è Maniace (CT) con il 77,76%, quello con la più bassa, invece, Acquaviva Platani (CL) con il 20,68%. La Provincia con la percentuale di affluenza più alta è Messina, con il 51,32%, quella con la più bassa Caltanissetta con il 41,34%.
Un diritto al voto al quale non ha voluto rinunciare Marianna Ragonese, che compirà oggi cento anni: ha votato nella prima sezione del comune di San Mauro Castelverde, nel Palermitano, dove è nata. Urne chiuse invece a Ginostra nell'arcipelago delle Eolie dove per esprimere le loro preferenze i 50 isolani avrebbero dovuto recarsi a Stromboli, ma per il mare agitato l'aliscafo della compagnia delle Isole non ha effettuato il collegamento.
Grande incognita nei risultati per il voto cosiddetto disgiunto: i cittadini hanno potuto scegliere tra un candidato governatore e una lista non ad esso collegata. L'elezione è a turno unico e quindi non è previsto alcun ballottaggio. Sarà eletto presidente della Regione il candidato che totalizzerà il maggior numero di preferenze.
La legge di riforma costituzionale, che prevede l'abbassamento a 70 deputati, è in attesa della 'seconda lettura alla Camera', a sala d'Ercole, quindi, entreranno 80 deputati selezionati nelle liste provinciali, oltre al presidente della Regione, al candidato governatore arrivato secondo e agli 8 nomi presenti nel listino del vincitore.
Sono dieci i candidati in corsa per la presidenza della Regione, 1.629 quelli inseriti nelle 19 liste collegate, tra cui 32 inquisiti con diversi guai giudiziari.
[Informazioni tratte da Adnkronos/Ign, ANSA, GdS.it, Lasiciliaweb.it]
- Perché il voto in Sicilia è lo specchio di un Paese di Gian Antonio Stella (Corriere.it)